capitolo 21

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Bussano alla porta mentre mi faccio lo shampoo.
Io: "sono sotto la doccia"
Matteo risponde, aprendo la porta prima che io potessi protestare: "faccio in un secondo"
Si tira giù i pantaloni, si mette sul cesso e tira fuori il cellulare per giocare, ovviamente.
Mi copro con le mani, anche se so che le pareti appannate non gli permettono di vedermi. Mi vergogno, non c'è un motivo preciso...
Matteo: "si cazzo ho vinto!"
Io: "bravo amo", gli dico mentre mi sciacquo i capelli
Matteo: "sono in arena sette!"
Io: "in arena che?", chiedo da perfetta ignorante
Matteo: "come sei indietro... Aggiornati piccola, scaricatelo pure tu"
Io: "vabbeh, poi me lo metto"
Matteo: "brava la mia ragazza", dice aprendo le porte della doccia
Faccio per cacciare un urlo, ma lui mi zittisce con un bacio.
Quando si stacca, mi guarda e dice: "posso entrare anche io"
Sorrido e lo spingo via, chiudendo subito le porte.
Io: "proprietà privata"
Matteo scoppia a ridere ed esce dal bagno, lasciandomi sola.
Chiudo l'acqua, esco dalla doccia e mi metto l'accappatoio, legandomi i capelli in uno chignon e avvolgendoli nell'asciugamano.
Mi guardo allo specchio.
Commento ad alta voce: "quanto sono brutta..."
Spunta dietro di me un Matteo selvatico, che mi cinge la vita e mi bacia sul collo.
Matteo: "non è vero amore. Secondo te, se fossi brutta, come farebbe uno figo come me a star con te?"
Sorrido e gli rispondo sinceramente: "non lo so come fai"
Matteo: "amore a prima vista"
Lo bacio.
Matteo: "dai vestiti che dobbiamo andare", dice sorridendo e andandosene.
In tutta fretta mi metto i miei vestiti preferiti, le scarpe degli illuminati, mi asciugo e piastro i capelli, poi esco.
Trovo Matteo sulla porta con uno zaino sulle spalle e un sorriso che farebbe invidia ai testimonial del dentifricio.
Io: "mamma noi andiamo!"
Mamma: "va bene, avvisami quando arrivate!", risponde dalla camera da letto.
Io: "ok, ciao Fedeee"
Fede: "ciaooo"
Prendo le chiavi e me ne vado, seguita da Matteo, che richiude la porta alle sue spalle.

Arrivati a Milano, chiamo mia mamma per dirle che è tutto a posto, così si tranquillizza.
Saliamo sul taxi che ha appena fermato Matteo e ci sediamo vicini.
Matteo: "via *** numero 24"
Tassista: "va bene"
L'autista accende la radio a tutto volume.
Io: "allora... Qual'è la prima tappa?", chiedo a Matteo urlando per farmi sentire.
Matteo: "cosaaa? Non ti sentooo"
Io: "QUAL'È LA PRIMA TAPPAAA?"
Matteo: "UN APPARTAMENTO VICINO ALLO STADIOO!"
Faccio un cenno di ok con la mano e mi metto a guardare fuori dal finestrino, tenendogli la mano.
Ce l'ha caldissima, mentre la mia sembra che è uscita da un freezer...
Quando arriviamo, mentre scendo lui paga il tassista. Mi guardo davanti: è un palazzo bellissimo, uno di quei nuovi grattacieli fighissimi. Lo sto ancora adorando quando Matteo mi prende per mano e mi conduce nella hall. È bellissima, molto minimal, bianca e semplice. Salutiamo la ragazza alla recepcion, che ci accompagna sull'ascensore.
Tipa: "è al decimo piano", ci avvisa.
Ma io sono troppo occupata a guardare con la faccia incollata il panorama dall'ascensore di vetro per cagarla.
Scendiamo e ci ritroviamo in un corridoio corto, che alla fine si divide in due porte. La ragazza ci apre con la chiave la porta di sinistra, e ci lascia entrare, dicendoci: "fate pure. Quando avete finito, venite giù e mi dite cosa ve ne pare"
Matteo: "va bene, grazie"
La tipa se ne va, e Matteo chiude la porta dopo aver acceso la luce. Siamo in un salotto molto grande e luminoso. Davanti a noi c'è un camino a legna bianco. Di fianco una finestra enorme con un panorama mozzafiato di Milano illuminata al buio, dato che è già mezzanotte.
Davanti alla finestra un divano a tre posti nero coi cuscini bianchi, rivolto verso la televisione 60 pollici appesa al muro accanto alla porta.
In mezzo c'è un tavolino basso trasparente, carinissimo.
Alla mia sinistra invece c'è un mobile a cassetti bianco lucido, e di fianco ad esso un corridoio. Mi avvicino a li, e noto che ha tre porte, una di fronte, una a destra e una a sinistra.
Apro quella a destra ed entro in cucina. È bellissima, bianca e nera come tutta la casa, con una penisola al centro della stanza.
Nella porta a destra invece c'è il bagno, azzurro, bianco e nero. Una vasca enorme che fa da idromassaggio, un mobile con lo specchio, il water e il bidet.
Esco dal bagno ed entro nell'ultima stanza. È la camera da letto.
Al centro della stanza c'è un letto matrimoniale con le lenzuola rosse e bianche, a lato due comodini neri e ai piedi due tappetini bianchi. Di fronte ad esso un'altra televisione più grande, sarà 70 pollici. Il lato destro è completamente ricoperto da armadi giganteschi con le ante bianche. A sinistra invece c'è un'altra porta, accanto a un mega finestrone.
Decido di aprirla: è una stanzetta vuota.
Io: "e questa cos'è?"
Matteo: "chissà cosa potrebbe diventare..."
Sorrido, capendo dove vuole arrivare, e lo bacio. È dolcissimo. Apro la finestra della camera e salgo sul balcone ampio: c'è una vista mozzafiato. Da qui si riesce a vedere San Siro, in tutta la sua maestosità.
Mi appoggio al vetro trasparente che non mi permette di cadere dal decimo piano e mi godo lo spettacolo.
Matteo arriva da dietro e mi chiede: "allora... Ti piace?"
Io: "se mi piace? Certo, è bellissima!!! Non riesco a trovare un difetto!!"
Matteo: "sono contento, ne ero certo"
Io: "ma... Dove registrerai?"
Matteo: "beh, finché non occuperemo con qualcosa, o con qualcuno, la stanza qui accanto, userò quella. Poi ci penseremo.
Annuisco.
Io: "ma come ci hanno fatto entrare a mezzanotte?"
Matteo: "ho delle conoscenze... Quindi?"
Io: "quindi io da qui non me ne vado"

s7ormy || Dreaming of 2 {illuminati crew}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora