Settembre è arrivato e con esso è arrivato anche il primo giorno di scuola.
Mi svegliai alle sei e un quarto, ecco iniziare la maratona verso il bagno tra me e mio fratello.
«Ho vinto! Primo posto!» urlai chiudendo velocemente la porta mentre mio fratello mi correva dietro.
Mi lavai e misi dei jeans a vita alta bianchi con una canotta nera, sciolsi i miei lunghi capelli neri e misi un po di mascara per truccare i miei occhi verdi, come al solito non poteva mancare il mio adorato profumo.
Alle otto meno dieci già ero fuori scuola.«Buona fortuna amore» disse mio padre dandomi un bacio sulla guancia prima di lasciarmi fuori ai cancelli.
Mio padre è l'uomo più dolce del mondo, si fa in quattro per me, mia sorella Aurora, mio fratello Giovanni e per mia madre.
È un tipo che va sempre di fretta, e la maggior parte del tempo lo passa a parlare al cellulare con i soci dell'azienda.
Uscii dall'auto con mio fratello ed entrai in cortile, la scuola era molto grande e si divideva in più indirizzi, Liceo Scientifico (Tradizionale oppure Applicato), Classico, Linguistico, io avevo scelto di continuare con il linguistico.Entrammo in presidenza per farci dare le chiavi dell'armadietto.
«Buon giorno» dissi «Posso?» chiesi mentre ero ancora sull'uscio della porta
«Certo entri» rispose una signora gracile e dai capelli rossi.
«Siamo nuovi e siamo venuti a chiedere le chiavi dell'armadietto» avanzai
«Alessia e Giovanni Milani?» chiese
«Esatto» rispose Giovanni
«Vi stavamo aspettando» sorrise
«Corridoio A per lei e Corridoio B per lui» continuò porgendo le chiavi.
«Grazie e buona giornata» augurai uscendo.
«Altrettanto»I corridoi erano immensi e molto affollati, ogni corridoio aveva un proprio cartellino all'inizio "Corridoio A" "Corridoio B" "Corridoio C"
Io ero quello A, il corridoio del Linguistico.
Giovanni quello B.«Siamo davvero tantissimi» dissi guardando intorno a me la folla di ragazzi, nella vecchia scuola non ne eravamo così tanti.
Passò un gruppo di ragazzi che non poteva far a meno di essere notato, c'era uno in particolare bello da morire che portava jeans stracciati e giubbotto di pelle, con quel ciuffo nero proprio alla John Travolta.Trovato il mio armadietto e visto gli orari dei miei corsi entrai in aula e mi sedetti nell'unico posto disponibile, al mio fianco avevo una ragazza molto carina, portava la coda, gli occhiali e sembrava abbastanza interessata alla lezione che però venne interrotta dal suono di un cellulare.
«Perdonatemi ragazzi» disse la professoressa uscendo dall'aula.
«Guai se capitava a noi una cosa del genere, sarebbe andata di matto» disse la ragazza al mio fianco, io mi limitai ad una risata che attirò l'attenzione la sua attenzione
«Sei nuova? non ti ho mai vista prima d'ora» chiese
«Si, mi sono trasferita qui da poco, mi chiamo Alex»
«Io sono Miriam, fai anche tu il corso di Tedesco Alex? o hai scelto spagnolo?»
«No, faccio anch'io tedesco»
«Okay allora stiamo insieme» terminò sorridendomiA fine ora cambiammo aula, andai in quella di Tedesco.
«Guten Morgen!» esclamò l'insegnante entrando in aula.
Rivolse il suo sguardo verso di me «Bist du neue?» chiese.
«Ja, ich bin neue» risposi sorridendo.La vecchietta mi ricordava molto la mia vecchia prof, però per fortuna questa parlava senza sputacchiare da per tutto.
Era l'ora di ricreazione e, uscii in cortile.Ero con lo sguardo posato sul cellulare e stavo controllando se mi fossero arrivati nuovi messaggi quando andai a sbattere proprio contro un ragazzo, mi frenai con le mani sul suo petto.
«Oddio scusami» dissi alzando la testa verso di lui, era abbastanza alto e mi accorsi che era proprio il ragazzo di prima.«Carina la prossima volta potresti fare più attenzione a non cadere addosso al mio ragazzo grazie? stai attenta a dove metti le mani e scollati » disse molto arrogantemente la ragazza al suo fianco, poi mi diede una spinta.
«Di certo non volevo buttarmi sul tuo ragazzo CARINA, stai attenta a ciò che fai» dissi spingendo anch'essa, e marcando la parola che aveva usato lei prima.
«Ehi cosa succede?» chiese Miriam irrompendo
«Nulla, andiamo» disse quel ragazzo tirando via la biondina al suo fianco«È molto antipatica ti consiglio di non dargli corda» disse Miriam
«Farà bene lei ad evitarmi, due schiaffi la prossima volta non glieli toglie nessuno, mi dispiace per quel ragazzo che sta anche appresso a gente così » risposi
«Non é il suo ragazzo, gli piace solo ronzolare intorno a quel poverino» disseUscii a fare ricreazione insieme a Miriam che mi presentò anche un suo amico, Marco.
LUCA
Quella ragazza mi era letteralmente precipitata addosso, quando abbassai lo sguardo notai quei suoi occhioni verdi
Continuai a camminare e Cassy non riusciva proprio a staccarsi di dosso.«Potevi scollartela prima di dosso» disse rabbiosamente
«Non stiamo insieme Cassy, potresti smetterla di comportarti da fidanzata?» chiesi mente continuavo a camminare, lei si limitò ad un occhiataccia e poi finalmente mi lascio in pace.
Le ore come al solito non passavano mai, e io me ne stavo tra i corridoi con Marco.«Vuoi un passaggio in moto?» chiesi
«No vai tranquillo, vado con Miri»
«Okay fra, ci vediamo domani allora» dissi salutandolo.Tornai a casa, e come al solito non c'era nessuno.
Stavo preparando per pranzo quando all'improvviso mi squillò il cellulare'Miriam ha aggiunto +39 .. al gruppo'
'Chi è?' chiesi
'Una mia nuova amica' rispose.
Vidi l'icona ed era proprio lei.
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BAD BETS: Cattive Scommesse
RomanceLa storia d'amore più misteriosa di sempre, intinta nella complicità che avvolge i personaggi con le loro anime così compatibili. Piena di emozioni. La voglia di vivere di scappare lontano dalle voci, dal passato e dalla vergogna causato da...