Capitolo 32

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Alex
Ritornammo giù ed io mi lavai e mi vestii.
Ero scombussolata dalla notizia, che mondo di merda.
Mio padre si sudava quei soldi, e quella gente doveva soffiarglieli, povero il mio papà.
Mi sentivo così in colpa a non dirglielo..

Cassy
"Stamattina è proprio un buongiorno, oggi mi vedo con Luca. " pensai appena sveglia.

Ma cosa mi metto?! Presi già una gonna invernale nera e un top azzurro con dei stivali neri sotto.
Ora dovevano soltanto passare queste poche ora e ci saremmo incontrati.

Domique
'Non posso mandare tutto a puttane' pensai appena sveglio.
'Oggi vado da lei'
Pensai

Alex
Era già ora di pranzo e ci sedemmo tutti a mangiare la carbonara quando però, accadde una cosa inaspettata.
Il cellulare di papà vibrò ed arrivò un messaggio.
Lui si alzò velocemente ed andò fuori.

Papà di solito non rispondeva ai messaggi quando era a tavola, né tanto meno chiamava le persone nel bel mezzo di un pranzo.
Io guardai ansiosa Aurora che a sua volta guardava Renato.

«Renato» disse papà entrando
«Sii?»
«Perfavore puoi venire con me un attimo fuori?» disse
«Certo suocero» disse Renato alzandosi.

Entrarono dopo venti minuti..
Papà disse solo:
«Domani partiamo per pò di tempo.»

Io guardai Aurora e lei si alzò.

«Papà se non ti abbiamo detto nulla è per non farti preoccupare» disse precedendo papà.

«MA COME RAGIONI AURORA? LA MIA AZIENDA HA SUBITO UNA TRUFFA E VOI NON ME LO DITE NEANCHE?» rispose rabbiosamente

«Come l'hai saputo..?»
«L'HO SAPUTO PERCHÉ UN OPERAIO HA MANDATO PER SBAGLIO A ME UN MESSAGGIO CHE DOVEVE MANDARE A RENATO.
E SI È GIUSTIFICATO DICENDO CHE MOMENTANEAMENTE ERA RENATO IL CAPO E LUI AVEVA DETTO DI TENERE LA BOCCA CHIUSA.»

Mia madre si mise la mani davanti alla bocca, ma non nascondeva anch'ella segni di delusione nei nostri confronti.

«VOI? VOI LO SAPEVATE?» disse mio padre rivolgendosi a me e a Giovanni.
«Te l'avrei detto» disse Giovanni
Mentre io mi limitai al silenzio

«OKAY ALLORA SIGNIFICA CHE NON SAI GESTIRE NULLA!! E NOI RITORNIAMO A VIVERE LI, DEVO AVERE L'AZIENDA SOTTO CONTROLLO.
Non posso fidarmi di nessuno a quanto pare.» disse.

« E tu che non parli?? Sapevi tutto vero?..»
«L'ho appena saputo.» dissi con tono timido
«L'hai appena saputo? Dovevi dirmelo SUBITO!! BASTA FATE LE VALIGIE PARTIAMO DOMANI.»

Salii sopra e feci la mia valigia mentre Aurora la sua e gli altri facevano lo stesso.

Domique
Erano le tre ed io andai da Alex per chiedergli scusa.
Suonai il campanello ma ci misero tempo ad aprirmi.

«Oh ciao» disse Alex sorpresa di vedermi
«Hey scusami per ieri» dissi
«Oh no scusami tu, sei venuto fin qui solo per chiedermi scusa?» disse sorridendo
«Si, non dovevo lasciarti ritornare sola a casa»
«Non importa,dai entra» mi disse

«E poi ho sbagliato io perché non erano affari miei..» disse guardandomi negli occhi
«Abbiamo sbagliato entrambi ora basta» dissi sorridendole
«Si basta perché ho già tanto di quei pensieri ora.»
«Tipo?» le chiesi
«Domani parto per un po di giorni.» disse
«perché ?» dissi sbigottito
«Dobbiamo controllare alcune cose ma non sono tanto importanti tornerò tra una settimana tipo» disse.
«Okay io ti aspetterò qui» dissi abbracciandola.

Le diedi poi una mano a fare la valigia e passammo del tempo assieme.

Cassy
Finalmente dovevo vedere Luca.
Mi incamminai verso il parco e vidi lui già seduto sulla panchina.

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora