Capitolo 27

21.4K 899 17
                                    

Alex
Ero ancora con quel regalo poggiato sulle mie gambe, raccolsi tra le mani una collanina dove c'era un cuore con una serratura con una incisione sopra  "Hai la chiave del mio cuore"
Sul cuore c'era la mia iniziale e dall'altra parte, dove avrebbe dovuto esserci un'altra iniziare c'era dello smalto.
«Chi può mai essere oddio..» dissi tra me e me seduta sul mio letto fissandomi le gambe.
«Mi scoppia la testa» dissi mettendomi i capelli tra le mani.

«Alex corri qui, vieni a salutare Renato» disse mia sorella
«Arrivo!» esclamai
Misi il regalo sotto al mio letto, era custodito gelosamente.

«Cognatino» dissi scendendo velocemente e scale
Renato era qui per le vacanze di Natale.

«Hey cognatina come stai?» chiese abbracciandomi
«Ho portato dei regali per tutti» disse continuando
«Uno però è già arrivato» disse lui sorridendo guardando Aurora.
Aurora ricambio il suo sorriso.

Allora era lui ad averlo inviato?

«Pranziamo?» chiese mia madre interrompendo i miei pensieri.
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare

«Renato, allora come sta andando l'azienda?» chiese mio padre
«E lo chiedete a me capo? Sta andando benissimo, già hanno messo il pavimento e devono solo arrivare le ultime cose, penso che non finiremo l'anno tra due mesi potrete anche ritornare qui» disse

Io sbiancai, mi ero affezionata a quel posto e mi sarebbero mancati Marco Miriam..e Luca.
Ora solo ci penso, sono solo 4 mesi che sono qui e mi sono affezionata a questo posto, alla mia scuola.
Non avevo pensato a quando dovevo riandarmene, mi sarebbero mancati tutti..
e poi io non volevo rivedere Derek e i miei vecchi amici.
Tornare a casa sarebbe stato un incubo.

«Penso che Alex debba finire l'anno qui, non credi?» disse mia madre
«Si cara» disse
«Non avete mai pensato di trasferirvi qui?» chiese Renato
«È davvero bella questa città» disse continuando

«Si, ci abbiamo pensato ma abbiamo anche pensato ad Alex che aveva i suoi amici li.»
«Alex tu cosa ne pensi?» chiese Giovanni
«Penso che..» dissi non finendo
quando il display del mio cellulare si illuminò

'Piaciuto il regalo?' C'era scritto da un numero sconosciuto.
Rimasi scioccata
Allora non era stato inviato da Renato, ma lui di che regalo parlava?

«Alex, il cellulare» mi richiamò mio padre
Lui non ammetteva l'uso dei cellulari a tavola.
«Hai ragione papà scusa» risposi posandolo in tasca
«Allora?» chiese nuovamente Giovanni
Io non riuscivo a realizzare
«Ne parliamo dopo continuiamo a mangiare» disse Aurora venendomi in soccorso

Salii in camera e cercai di nuovo in quella scatola qualcosa che potesse aiutarmi ma nulla, zero.
Presi di nuovo il ciondolo fra le mani, e scrutavo.

«Alex» disse Renato aprendo la porta
«Si?» chiesi mettendo tutto via velocemente ma dimenticavo qualcosa che avevo appoggiato sul mio comodino.

«Perché hai questo ciondolo qui?» disse con in mano il mio ciondolo
«Perché..?» chiesi insospettita
«È quello che ho regalato io a Aurora»
«Ah sì? È di Aurora?» dissi alzandomi velocemente

'ecco perché prima ha detto uno è già arrivato' pensai nuovamente.

Presi il ciondolo e lo misi nella scatola e poi glielo diedi.

-la A di Aurora non di Alex quindi- dissi sorridendo tra me e me.

"Che sollievo" dissi sedendomi sul letto.
Ma c'era ancora qualcosa che non quadrava, perché c'era scritto che era per me? E poi perché mi era arrivato quel messaggio?

"Basta Alex non pensarci, è tutto risolto, quel regalo è per Aurora e forse quel messaggio.." dissi fermandomi.
Mi scoppiava la testa, volevo capire ma come? L'unico modo era controllare il cellulare di Renato.
Perché volessi arrivare a fondo? Ero curiosa di scoprire il mittente.

Era abbastanza rischioso siccome lui era sempre attaccato al suo cellulare.
Scesi giù sgattaiolando lentamente, lo presi ma per mia sfortuna venne mia sorella.

«Hey, la privacy, non glielo controllo io che sono la ragazza glielo controlli tu?» chiese con tono scherzoso
«Devo vedere solo una cosa» dissi accedendo ai messaggi
«Hey» disse tirandomela dalle mani
'privacy Alex privacy'

«Devo avere quel cellulare.» pensai.

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora