Capitolo 29

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Cassy

«Si risponde ai messaggi eh, ti sto scrivendo da una settimana» dissi entrando in camera di Luca poggiando la borsa sul letto dove c'era lui.
«Cassy? Che che ci fai anche tu qui?»
«Sono venuta a studiare con te, non sei felice?» chiesi ironicamente
«Non puoi studiare a casa tua?» rispose antipaticamente
«Mia madre vuole che studi qui» dissi per poi poggiare i libri sulla scrivania

Luca
Quando la vidi entrare fui molto sorpreso.
Lei di nuovo qui? In casa mia?
Ero pazzo di rabbia, mi stava azzeccata come una cozza.
Non solo mi messaggiava in continuazione aveva anche il coraggio di presentarsi a casa mia.
In quell'attimo capii, che era stata soltanto una cosa per passare il tempo, non erano emozioni quelle.
Era la mia ragazza perché era bella, era la mia ragazza perché dovevo vantarmi che la ex ragazza più bella della scuola era la mia ragazza.
Ma ora no, quella che è la ragazza più bella della scuola mi aveva fatto capire già parecchie cose.
Dormimmo insieme e quasi il cuore esplodeva, mi usciva dal petto, batteva più veloce di Valentino Rossi su una Ducati nuovo modello.
Più veloce di Usain Bolt.
Quasi mi veniva un infarto solo perché sentivo le sue mani sul mio petto e l'odore dei suoi capelli ..
E se ci avessi fatto l'amore? Che ne sarebbe stato di questo piccolo uomo? Sarei morto all'istante guarda, li nel letto con lei, il mio cuore..povero il mio cuore..quanta fatica avrebbe dovuto fare, avrebbe dovuto battere così veloce che cento battiti li avrei fatti in un secondo.
E il mio respiro? Il mio respiro..anche quello, mi sarebbe mancata l'aria, ma a me già manca normalmente quando la guardo, quando la tocco..quando la incontro anche per sbaglio dei corridoi..quando la voglio incontrare per sbaglio anche per strada..il forte desiderio di averla mia.

«Allora me ne vado io» dissi alzandomi dal letto velocemente

«Luca» interruppe mia madre che udiva da dietro la porta.
«Cosa ti costa essere gentile?»  disse
«Io la tratto come mi pare non sono più un bambino che deve far amicizia con le persone che scegli tu, Cassy mi sta sulle palle» dissi alzando il tono.
«LUCA! NON PERMETTERTI MAI PIÙ!»
«IO MI PERMETTO E COME PERCHÉ È LA RAGAZZA PIÙ FALSA E CATTIVA CHE IO ABBIA MAI INCONTRATO» dissi uscendo velocemente
Mia madre difendeva in continuazione Cassy, non sapeva nulla delle sue minacce della nostra storia e tutto il resto
Ho sempre tenuto mia madre allo scuro, chiusa in una bolla di vetro per non farla soffrire e per non metterle altri pensieri in testa.

«Luca, ascoltami» disse seguendomi per le scale.
«Penso tu possa stare con Cassy un paio d'ore no?»
«MA NEANCHE PER UN SECONDO CI STO CON QUELLA PERCHÈ L'AVREI PRESA A PUGNI SE AVESSE AVUTO IL PENE.»
«LUCA BASTA» mi urlò contro
«RENDITI CONTO DI QUANTE CAZZATE STAI DICENDO, SEMBRI UN BAMBINO CHE NON VUOLE FAR PACE CON L'AMICHETTO PERCHÉ GLI HA RUBATO IL NASO MA LA SMETTI? IO ORA VADO SE SUCCEDE QUALCOSA TI UCCIDO, TI UCCIDO SERIAMENTE» disse uscendo e poi sbatté la porta.

«Ma perché vivo, anzi perché sopravvivo?» pensai mentre tenevo le mani tra i capelli.

«Luca» disse Cassy scendendo le scale
«Che vuoi?» risposi antipaticamente.
«Facciamo una cosa, io vado via, poi torno dieci minuti prima che vengano loro, okay?»
«Cassy non fare queste scenate, sei solo patetica, evita di darmi la parola»

Cassy
Tornai su in camera sua e mi misi a fare i compiti da sola quando venni colpita da uno strano cofanetto sulla scrivania e lo aprii curiosa.
C'era una chiave mini d'argento, con una letterina

"La chiave è mia, anche se il cuore l'hai aperto tu e dovrebbe essere tua, ma il cuore ho preferito darlo a te..perché è se hai quel cuore come simbolo del mio..hai preso tutti i pezzi frantumati e l'hai reso come nuovo..mi hai reso un uomo felice e così, cosa più importante, me l'hai fatto battere per la prima volta.
E perdonami se non ti ho firmato il regalo, mi mancano le palle veramente non mi vergogno di dirtelo.
non mi sento pronto ancora a mostrarmi, rimango anonimo, quando avrai questa lettera saremo gia di nuovo insieme, lo giuro..sarà l'ultima cosa che faccio!

"sarà sicuramente per me" pensai sorridendo

'Non ci conosciamo da tanto, ma basta poco per capire che ti amo Alex.'

Spalancai gli occhi e iniziarono ad uscire tante lacrime..

'Quando dormisti a casa mia quella sera..fui l'uomo più felice del mondo..'

Ecco ..un colpo al cuore.. Strinsi forte gli occhi.

'Vidi te ancora bagnata che cercavi di asciugarti i capelli con il phone di mamma, ancora in reggiseno mentre io ero sedotto dal tuo seno poi ti girasti e io guardai la tua schiena, i brividi solo a vederla figurati a toccarla..anche solo sfiorarla
E non è vero che guardavo solo quello di te, io amo tutto di te ma soprattutto l'odore dei tuoi capelli ..
Le felpe che sanno di buono, il sorriso timido che avevi e se sapevo che ci saremo ridotti a così poco..se avessi saputo che non ti avrei più rivista stringermi nel letto, se avessi saputo che non ci saremo più rivolti la parola io quel bacio te lo avrei dato, se solo avessi saputo che per sentire di nuovo il tuo profumo avrei dovuto solo comprarlo l'avrei fatto.
Sono pentito Alex..ti giuro.
Ti avrò mia, giuro anche su questo.'

Scesi le scale
«Luca cos'è questo?» dissi con il regalo tra le mani
«CASSY NON SONO AFFARI TUOI» disse tirandomi il ciondolo dalle mani

Io ero ancora in lacrime
«L'ho sempre desiderato e tu lo regali ad un'altra, ho sempre desiderato il tuo amore Luca, e tu hai preferito darlo ad un'altra ..»
«Cassy..» disse con tono dispiaciuto, come se per un attimo avesse lasciato andare ciò che gli avevo fatto.

«Io non ti amo e ti odio per quello che hai fatto però non voglio che tu stia così per favore Cassy non rendere tutto più difficile» disse

«La vuoi vero?» Chiesi
«Non sai quanto» disse guardando il regalo
«Prenditela..» risposi

Luca
Ricordai le parole di quella lettera.. e decisi di andare da lei, le avrei detto che quel regalo era per lei e che io avevo la così diciamo 'metà'.. 

«Magari..» «Lo farò ..perché la voglio veramente perché la amo e perché non ci vedo un futuro senza di lei.» disse alzandosi velocemente

Cassy
«Si.. non ci vedo un futuro senza di lei» disse prendendo il giubbotto, lo vidi e sapevo quell'espressione, era quando Luca aveva in mente qualcosa e non si sarebbe arreso finché non l'avrebbe ottenuto.

'Andrà da lei sicuramente..' Pensai un attimo dopo.
Ma anch'io come lui non mi sarei arresa.
chiamai Domique velocemente

«Domique, vai immediatamente da Alex e portala subito via» dissi per poi riattaccare.

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora