Capitolo 104

7.8K 200 101
                                    

Alex
Ero da sola nel bel mezzo della notte, faceva freddo e camminavo per strada al buio.
Camminai per un ora all'incirca poi mi fermai in un parco, mi sedetti per un po' su una panchina
I pensieri erano un mix di incubi assurdi, la mia testa era calda e pesante, nel mio corpo ardeva il fuoco
Mi sentivo così confusa, non riuscivo a ancora realizzare ciò che fosse successo.
Avevo tra le mani il mio cellulare e fissavo la foto di blocco che avevo con Luca.
Nel display battevano le ore 02:33, nessuna chiamata.
Decisi di farne una io ma a Miriam.
«Miriam, scusami se ti chiamo a quest'ora ma posso venire a casa?»
«Ciao Alex, certo che sì, ma dove sei?»
«Sono in un parco vicino casa, ora arrivo»
«Ti aspetto» disse per poi terminare la chiamata.
Mi sentivo le gambe pesanti, ogni passo era uno sforzo enorme, mi sentivo ancora così debole.
Arrivai dopo 20 minuti, ad aprirmi la porta c'era Marco con un viso abbastanza perplesso .

«Come mai sei qui? che succede Alex?» chiese sedendosi a tavolino
«Non riesco ad aprir bocca con nessuno mi sento uccisa»
«Noi vogliamo sapere esattamente cosa sia successo stamattina.» disse Miriam
«Siamo tuoi amici Alex, devi parlare almeno con noi» continuò Marco.
Così decisi di raccontare tutto
«Erano verso le dieci quando sono andata a fare il mio esame, alle undici Luca aveva un appuntamento con un uomo in azienda, viene ad assistere al mio esame e dopo un po' gli arriva un messaggio e lui scappa via.
Appena termino il mio esame mi arrivano delle foto di Luca e Taylor nel letto.
«Posso vederle?» chiese Marco
«Si» risposi prendendo il mio cellulare
«Chi è questo numero?»
«È un anonimo»
«Che stronzo» rispose Miriam abbastanza schifata
«Non ci credo che l'abbia fatto veramente» continuò
«Ne hai parlato con lui?» chiese Marco
«No» sussurrai scuotendo la testa
«Perché no?»
«Andrò via Marco, dopo domani parto, mi farò la mia vita e lui la sua»
«Ma Alex, perché non provi a parlargli prima?»
«Miriam, ho perdonato a Luca cose assurde e ho accettato lati orribili del suo passato, ma non sono disposta ad accettare un tradimento, non ha mai capito nulla a questo punto, gli vorrò sempre bene, ma non ho più voglia di dirgli nulla.»
Loro si limitarono a guardarmi come a dire "hai ragione" , ormai non avevano più parole da spendere.
«Sa che sei qui?» chiese Miriam
«No, non credo si sia accorto della mia assenza» risposi
«Cose assurde, non lo riconosco!» esclamò Marco.

Io e Miriam rimanemmo in silenzio, poi Marco andò a dormire e ci mettemmo sul divano a guardare una serie Tv.
«Ho un mal di pancia terribile»
«Come mai? Ciclo?» chiesi
«Si ma almeno non sono incinta!» rispose ridacchiando
«Hai proprio ragione» dissi ridendo anch'io
«A me doveva venire una settimana fa» continuai
«Cosa?!»
«Già, sarà lo stress dell'esame ne ho parlato anche con il mio ginecologo»
«Ma è un forse? hai fatto qualche visita?»
«No ne abbiamo parlato al cellulare, ha detto potrebbe essere anche quello»
«Alex ma potrebbe essere, perché non fai un test?»
«Non sono incinta Miriam»
«Oggi ti sei sentita male, non ti viene il ciclo, Alex ma sei sicura?»
«Si tranquilla, se così fosse proprio uno scherzo del destino»
«Cosa faresti?»
«Nulla Miriam, sai che sono contro l'aborto»
«Intendo con Luca, non avevo dubbi su quello.»
«Non lo perdonerei comunque, un bambino non è una giustificazione di tradimento, faremmo entrambi i nostri ruoli da genitori, e poi basta tanto non sono incinta» conclusi con tono abbastanza nervoso.

Mi prestò un suo pigiama, e mi misi a letto.
E se così fosse? E se fossi veramente incinta?
Come sarei da mamma? Sarei una buona mamma? E Luca?
Il pensiero di vedere il mio ventre crescere giorno dopo giorno, non lo voglio un bambino! cioè, non ora! ma mi ha sempre affascinato il periodo della gravidanza di una donna, come sarà sentire un piccolo uomo muoversi nel mio grembo? Come in serpente che ti sguiscia tutto dentro, che succhia il tuo sangue e che si muove e vive sotto il tuo cuore.
Ma cosa sto combinando? sto paragonando un bambino ad un serpente?! L'insonnia fa scherzi assurdi!
Eppure mi alletta l'idea di essere incinta, se è una femmina, spero somigli a me, anche se sono più per i maschietti, loro sono più carini delle femmine perché non sono rompiscatole come le donne e poi non hanno il ciclo.
Però i maschietti tornano tutti sporchi dagli allentamenti di calcio, e poi puzzano.
Invece le donne odorano sempre, anzi quasi sempre.
Però poi mettono quei tacchi vertiginosi vogliono truccarsi e devi aver paura se escono con qualche maschietto e non gli viene il ciclo.
Dai scherzo, sia quel che sia, tanto non sono incinta.

Mi svegliai veramente presto, tanto presto da aver dormito tipo due o tre ore.
Dovevo prendere il biglietto per partire, anche se mi sarebbe costato un occhio siccome l'ho comprato proprio il giorno stesso.
Ma non mi importa voglio andare via.
Così facemmo colazione tutti insieme e poi ero costretta a tornare a casa mia per prendere tutta la mia roba

Marco
Io non ci credevo che Luca avesse realmente tradito Alex, dovevo parlargli.
Così lo invitai al bar la mattina a fare colazione prima di andare in azienda.

Luca
Non riuscivo a prendere sonno sapendo che lei non era qui vicino a me.
Era così orribile non stringerla a me la notte.
La verità è che io senza Alex non dormo
Mi alzai per controllare se lei stesse dormendo, se fosse ben coperta ma arrivato in salotto lei non c'era
Presi il cellulare tra le mani per chiamarla ma mi arrivò un messaggio da parte di Marco
'Tranquillo, è qui, ne parliamo domani... dormi sereno'
Mi rassicurava l'idea che lei fosse in compagnia, ma nel mio letto io non riuscivo a prendere sonno.
La mattina mi alzai stanco, e mi guardavo in torno per vedere se c'era Alex, cosa impossibile siccome tutta la notte non si era sentito un minimo rumore.
Controllai lo stesso per tutte le stanze, nulla, lei non c'era.
Mi ponevo dinanzi alla porta con la speranza di vederla, ma ogni volta trovavo il nulla.
"Non immagino una vita così" dissi tra me e me.
Poi mi preparai per andare con Marco

Marco
«Come va?» chiesi mentre ci dirigevamo al bar a passo lento.
«Male Marco, malissimo»
«Puoi spiegarmi cosa sia successo?» chiesi
«Credo che qualcuno gli abbia detto di Taylor, che si sia arrabbiata per questo.
Ma già era strana da un po', penso non mi voglia più Marco»
«Cosa è successo con questa Taylor? Luca io ho visto delle vostre foto a letto.»
«Cosa?!» esclamò con gli occhi spalancati
«Hanno mandato delle foto ad Alex di voi due a letto.» ribadii

Luca
Per un attimo mi vennero in mente dei nostri ricordi, ho capito di quale foto parlava.
Avevo capito tutto

«Posso vederle??»
«Dove le prendo ora Luca? Me le ha fatte vedere lei ieri.»
«Ho capito di quale foto parla, ma sono vecchie»
«Ma poi che cavolo ti fai le foto a letto Luca?»
«Eravamo più giovani, facevamo queste stronzate»
«Beh ti sono costate care perché ora Alex crede siano di adesso, come glielo spieghi?»
«Proverò a parlargli ma lei non vuole proprio saperne, non credo mi ami ancora»
«Ma cosa dici? sai che lei ti ama Luca, non dire stronzate solo perché vuoi fare la vittima cazzo, quella ragazza ti ha perdonato veramente di tutto, tutto lo schifo che gli tenevi nascosto, di Annalisa, tuo padre, Derek, e hai il coraggio di dire che non ti ami?»
«Abbiamo litigato tanto, anche perché lei si fa troppo condizionare da ciò che gli viene detto invece di credere a me, la bambola di Annalisa che gli è arrivata, tutti quei bigliettini solo perché lei crede a tutte le stronzate che gli dicono non ha mai ignorato nulla, Cassy gli ha messo davanti un uomo e lei ci è uscita.»
«Ma che cazzo stai dicendo? Stronzate? Tu davvero hai ucciso quella bambina Luca cazzo ma che hai in testa? Domique? Alex non ha mai avuto gli occhi per lui, sai bene quanto sia cattiva Cassy ha manipolato anche te ora perché dici che Alex non ti ama perché ci è riuscita anche con lei?!
Hai davvero intenzione di lasciarla andare!?» disse rabbiosamente urlandomi contro

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora