Capitolo 89

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Luca
Dovevo fare delle ultime commissioni e finalmente avrei potuto andare via con Alex.
La sveglia suono alle 9 in punto, insieme a me nel mio letto c'era lei finalmente di nuovo.
Era così bella guardarla dormire era tenerissima con quelle labbra da sogno
Mi avvicinai al suo faccino e gli mozzicai il labbro
«Aglia» disse per poi aprire gli occhi
«Eri sveglia smorfiosetta?»
«Quanto mi è mancato sentirmi chiamare così»
«Ti chiamerò per sempre così da ora in poi» dissi stendendosi di fianco a lei
«Sei stupenda» dissi guardandola negli occhioni, così al naturale e senza trucco.
«Smettila di farmi complimenti» rispose
«Mi aspettavo tutt'altra risposta, non ti sono mancati i miei complimenti? O te li ha fatti qualcun'altro?» dissi gelosamente
«Non farmeli perché mi scoppia il cuore quando mi parli così.. e se vuoi proprio saperlo ci sono stati alcuni ragazzi che ci provavano con me»
«Ti sei comportata bene Alex?» chiesi
«Luca ma in otto mesi, mi hanno sempre vista da sola senza alcun ragazzo, alcuni amici, l'unica amica era tua madre .. facevo scuola e casa tua, quando uscivo nel weekend con Aurora o al mare c'erano degli amici di Renato che volevano il mio numero..oppure sui social»
Quasi avevo le lacrime agli occhi
«Posso controllare il tuo cellulare?» chiesi in un momento di rabbia
«Si tieni» disse porgendomi il cellulare sul comodino
fissai per un attimo il display spento e tornai a guardare i suoi occhi
«Non ho mai risposto, ne pensato, neanche fatto il pensiero di calcolare qualunque persona che non sia tu» disse toccandomi le mani
«In otto mesi ti ho dedicato canzoni, pensieri, frasi, la mia vita in solo otto mesi Luca.. otto mesi dove non ho visto la luce senza di te.. dove mi sentivo così sola perché chiunque non eri tu, non sono più tornata neanche in città!.» esclamò
«Ho provato a fare amicizia con alcune ragazze, ma loro sapevano tu chi fossi e non volevano averci nulla a che fare con me, perché era la fidanzata dell'.. insomma hai capito»
«Non mi è mai interessato nulla di nessuno, dei loro pensieri su di noi, so che sei oro e che vali tanto non giudico mai dalla fedina penale ne te ne nessuna persona che era lì con te, si commettono sbagli, si paga  ma non significa che io sono migliore di te.»
Guardai di nuovo il display e gli diedi il cellulare indietro
«Non lo voglio, mi fido di te» dissi baciandola.
Era così strano essere libero, poter andare dove mi pare.. insieme a lei.

Iniziai a mettere un po' di roba negli scatoloni con il suo aiuto, tutto ciò mentre ballavamo per casa con la musica ad alto volume
Facevamo battute spinte, toccate, baci.. e carezze.
Era così bello averla di nuovo al mio fianco, in una vita di sventure lei era l'unico regalo mandato dal cielo.

Avevo così tanta voglia di partire, di ricominciare una nuova vita felice..

«Mamma» dissi scendendo le scale
«Si tesoro?»
«Voglio che tu e Matthew veniate con noi»
«Ti seguirei fino in capo al mondo, dopo otto mesi distanti verrei volentieri ma come faccio con il lavoro?»
«Alex farà l'università li, tu e Matthew lavorerete con me e Marco, c'è anche lui li, ha deciso di prendere un appartamento, è stato con sua madre fin ora ma se gli offro un lavoro potrà portare avanti lui e sostenere le spese di un appartamento con Miriam, abbiamo sofferto così tanto mamma.. senza papà, a New York a causa dell'azienda ha distrutto la nostra famiglia, voglio che tu venga con me, è già tutto organizzato»
«Dove staremo?» chiese
«Per ora nella villa con noi, poi più in là si vedrà, Marco mi ha detto che l'appartamento che aveva visto lui era porta a porta con un'altro di una coppia che voleva trasferirsi perché dovevano avere un bambino e cercavano un qualcosa di più grande, ma per due persone andrà bene, appena andremo gli daremo un occhiata però promettimi che non mi lascerai mamma» dissi quasi piangendo
«Ammazza quanto chiacchieri, verrò tesoro mio.. ne parlerò con Matthew e con il mio capo, gli dirò che sarò socia di un'azienda importante !»
«Si mamma, così finalmente farai una vita degna.. non tornerai più nella notte, sarai la maggior parte del tempo a casa, e ti riposerai finalmente, non ti spaccherai più la schiena per portarci avanti.. non dovremmo più sacrificarci, basta..» dissi piangendo.

Alex's pov
Scesi le scale, ma non del tutto, mi bloccai sentendo Luca parlare.
I miei occhi diventarono lucidi, quanto era dolce quel ragazzo? Quanto poteva sembrar di pietra ma invece aveva una tenerezza unica?
Quanto potevo essere fortunata?

Scesi le scale e loro si girarono verso di me
«Tutti a New York!!» urlai sorridendo
Come diceva sempre Luca "dovevamo solo partire"
Ci chiudemmo tutti e tre in un caldo abbraccio

«I biglietti sono per sabato prossimo, possiamo prenderne altri però fammi sapere presto» disse Luca
«Stasera farò venire Matthew qui, e ne parleremo»
«E se dicesse di no?» chiese Luca
«Verrei io, da sola, non c'è altro uomo che io ami più di te figlio mio» disse
«Mamma dai, ho 24 anni.. e c'è la mia ragazza davanti» disse per poi guardarmi e sorridere
Lo stesso fece con sua madre

«Oggi pomeriggio andiamo in un posto segreto» mi disse
«Dove?» chiesi curiosamente
«Lo scoprirai soltanto tra poco»

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