Capitolo 109

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Alex
Preparai una borsa per il giorno dopo in viaggio dove avrei messo le cose che avrei tenuto vicino a me in viaggio, poi ne preparai un'altra per la sera con pigiama spazzolino ecc.
Mi fermai per un secondo a guardare sulla mensola, tutti i pupazzi che mi aveva regalato Luca, tutte le nostre foto, c'era ancora una cosa da fare.
Presi il mio anello di fidanzamento e lo poggiai li, sulla mensola.

Sentii aprire la porta, istintivamente mi misi dietro la tenda, e feci meno rumore possibile, era la sua voce.
Volevo vedere se magari, era con Taylor.

Luca
Tornare a casa e non vedere Alex era come avere casa vuota, era come entrare dal fioraio e vedere che non c'è nessuno fiore da prendere, inutile
«Quanto mi manchi...» dissi sedendomi sul divano

Sentii un rumore provenire dalla camera
«Aglia!» corsi subito di la
«Ma che sei cretina che ti nascondi?»
«Stavo prendendo le ultime cose»
«Un cenno di vita? NO!?» gli urlai contro
«CHE DEVE VENIRE QUELLA PUTTANA??» urlo ancora di più
«Non deve venire nessuna cazzo, non c'è mai stata nessuna perchè non lo capisci?!» dissi prendendola per la maglia
«LASCIAMI!» urlò per poi andarsene via
«VAFFANCULO ALEX!» urlai correndo dietro di lei
«MI HAI ROVINATO LA VITA NON VOGLIO VEDERTI MAI PIÙ!» disse fermandosi per un attimo in mezzo alle scale
«A PENSARE CHE VOLEVO COSTRUIRE UNA FAMIGLIA CON TE A PENSARE CHE VOLEVO UN BAMBINO MA SAI COS'È?» dissi guardandola dritto negli occhi, lei si fermò subito e si girò verso di me
Io mi fermai, cosa cazzo stavo dicendo?!!
«SI? DAI DIMMELO» disse con voce tremante
«SEI CONTENTO CHE QUESTO BAMBINO NON SIA MAI ARRIVATO VERO?» disse scoppiando in lacrime
«NO NO NO ALEX NO» la tirai per un braccio
«HAI DETTO ABBASTANZA ORA SONO STUFA DEVI LASCIARMI ANDARE ADESSO!» mi urlò in faccia
Così io la tirai, stretta stretta a me
«Devo lasciarti andare?» chiesi ma quasi si stringevano le parole in gola, avevo paura di risposta.
«Si..» disse mentre le lacrime scendevano sul suo viso
«Okay, allora lo farò, ma smettila di piangere vai, dimmelo mentre non piangi, non ci riesci?» dissi trattenendola per le braccia
«Sai cos'è? Che io sono stanco di correrti dietro, sono stanco!» esclamai avvicinandomi a lei
«Io sono stanca di sentirmi dire sempre bugie, sono stanca di venire a sapere sempre dagli altri le cose sono stanca, non voglio vederti mai più» disse continuando a piangere come
una bambina, era bellissima .. si se era bellissima, era così bella che l'avrei presa e ci avrei fatto l'amore lì per lì, era così bella che non potevo lasciarla andare.
«Io sono così stanco di tante cose Alex, ma non mi stancherò mai di amarti..» dissi tirandola verso il mio petto

Alex
Mi tirò verso il suo petto e per un attimo sentii di nuovo quell'odore che mi avvolgeva sempre la notte, quell'odore che aveva sempre addosso, quel odore che ho sentito al liceo tra i corridoi, a casa mia, nel mio letto e al mio lavoro.
Quell'odore che non sentirò mai più
Alzai il capo verso di lui
«E non è vero che non volevo una famiglia con te non è vero nulla di ciò che ho detto fin ora, sono arrabbiato perché stai buttando tutto e provo una rabbia così grande che sto dicendo tutto ciò che non penso per ferirti ! Proprio come hai fatto tu con me! Ma sai cos'è? la verità è che avrei tanto voluto un bambino con te, avrei tanto voluto vederti la notte nel mio letto e vederti allattarlo e poi magari addormentarci vicini, avrei tanto voluto vederti mentre lo coccolavi ci avrei perso la testa forse sarei morto per il tanto amore, perciò ci siamo divisi così ora, per non morire più..» disse mentre ingoiava la sue lacrime,

Ripensai al test buttato nella spazzatura, a tutte le volte che lui mi chiedeva un bambino e a tutte le volte che non volevo saperne nulla perché ero troppo occupata con le mie paranoie con l'università per sentirmi più grande, per sentirmi appagata quando non mi sono mai resa conto che lo volevo anch'io, non mi sono mai resa conto perché avevo troppa paura anch'io forse, di morire per tanto amore..

Prese la mia faccia tra le sue mani e mi stampò un bacio, avevo il cuore che mi usciva dal petto, come se fosse la prima volta.
«Non te ne andare ti prego non te ne andare anche tu» disse con una voce tremolante
Mi fermai a guardare i suoi occhioni blu
«Non posso più restare» dissi mentre mi staccavo da lui
«Spero che vedrai un'altra persona la sera nel tuo letto, magari verrà biondo, morirai d'amore per lei» dissi singhiozzando mentre andavo verso la porta
«Io sono già morto se chiudi quella porta» disse piangendo
Mi girai a guardarlo

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora