Capitolo 11: ..persa!

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Luca
Ma non avevo intenzione di andare oltre,non quella sera, non dopo tutto quello che era successo.
Più la guardavo stesa sul mio letto e più mi sentivo strano ed impotente davanti a lei.
Aveva le mani piccole e fredde e i capelli che si spostavano sul volto.
«Ci stai benissimo nelle mie lenzuola, accanto a me» dissi per poi stendermi sul letto con lei in braccio
«Ti odio» mi sussurrò «Anch'io» gli sussurrai, ci sorridemmo e poi continuammo a guardarci.

Alex
Mi addormentai tra il calore delle sue forti braccia, pervasa dall'odore della menta.
Era bellissimo dormire accanto a lui e bastava.
Mi svegliai prima di Luca e mi accorsi che aveva la sua mano attorno alla mia spalla, cercai di toglierla ma lui mi stringeva sempre di più.
«Dove vai?» chiese ancora con gli occhi chiusi.
«Da nessuna parte ma potresti liberarmi?»
«No» rispose raccogliendomi in un abbraccio, mi tirò verso di lui e mi iniziò a baciare il collo.
Mi pervase uno strano fastidio, mi venne alla mente il ricordo di quella serata.

«LUCA LASCIAMI» urlai
«Cosa c'è che non va?» chiese lasciandomi andare
«Non mi piacciono queste cose siamo solo amici» risposi
I suoi occhi si spensero improvvisamente, gli diedi un bacio sulla guancia, io velocemente scesi dal letto e andai in cucina.
Vidi il mio cellulare lasciato sul tavolo e trovai varie chiamate perse da parte dei miei genitori e così decisi di richiamarli.

«Come stai Alex? ti sento strana» disse mia madre
«Hai la voce tremolante ma è successo qualcosa?» chiese mentre io ero ancora agitata.
«No nulla, non è successo niente» risposi
«Quando torni?» chiese mentre io guardavo Luca scendere le scale
«Quando torno?» ribadii

'Torna alle sei, ti accompagno io' mimò Luca
«Alle sei!» risposi velocemente
«Okay, ti vengo a prendere?» chiese mis madre
«No tranquilla mi accompagnano» dissi andando in ansia, le avevo detto che sarei rimasta da Miriam.
«Okay ad oggi allora» rispose
«Problemi?» chiese Luca sbadigliando, quanto era bello appena sveglio con quel ciuffo scombinato
«No, nessuno» dissi posando il cellulare sul tavolo.
«Siediti preparo la colazione»
«Non devi scomodarti per me comunque»
«Chi ti pensa, la devo preparare per me» disse mentre apriva il mobile in cima a tutto.
«Ti odio» dissi per poi sbadigliare

Prese due tazze e ci versò il latte dentro, era magnifico in tutta la sua quotidianità.
«Lo riscaldo?» chiese
«Si grazie» dissi con un sorriso dolce, lui si limitò a guardarmi facendo un sorriso accennato.
«Perché mi fai gli occhi dolci?» chiese
«Non ti faccio gli occhi dolci» risposi
«Sei tu che mi guardi come se stessi morendo dalla voglia di baciarmi» continuai
«Nah, se volevo baciarti l'avrei fatto» rispose
«Quindi non vuoi baciarmi?» chiesi
«Forse» rispose girandosi verso di me
Tolse la tazza dal microonde e la poggiò sul tavolo.

«Ma tu non hai fratelli?» dissi per cambiare discorso, la casa era completamente vuota .
«Si uno, un fratellastro mah, preferisco non parlarne»
«È stronzo come te?» dissi sorridendogli
«Di più, molto di più» disse con tono per nulla scherzoso

Finimmo di bere e si avvicinò a me
«E poi, smorfiosetta, non sono stronzo okay?» disse sedendosi davanti a me.
«Di più» risposi sorridendogli mentre i suoi occhi calavano sulle mie labbra.
«Ma poi mi chiedo, perché la tua ragazza abbia reagito così dopo aver parlato con te» dissi pensandoci.
«Cosa ci siete detti?» chiese
«Perché è stupida e deve smetterla subito, non si può continuare così» rispose
«Alex, non voglio che tu pensi che Cassy è la mia ragazza» continuò
«Ho visto baciarvi» dissi
«Luca io non dovevo neanche dormire nel tuo letto capisci?» continuai
«Non avere nessun senso di colpa» rispose lui
«No ma infatti perché non c'è stato nulla tra di noi» lo interruppi.
«Già» disse
«Non è la mia ragazza, non lo sarà mai per quanto lei voglia, non può continuare così ti ripeto»
«Così come?» chiesi
«Così così» disse sorridendomi.
Mi prese in braccio, e mi diede un bacio tra i capelli
«non sono fidanzato, comprendi?» disse
«quindi?» risposi ironicamente
«sh» rispose
Mi portò sulle scale mentre ero ancora in braccio, mi sentivo ansiosa e un po' impaurita ma era Luca.
«Cosa c'è?» disse mentre mi stendeva nuovamente sul suo letto

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora