Capitolo 8

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Alex
Finalmente una risposta da parte di Marco, era ora.
Erano già fuori da me, e ci affrettammo ad uscire perché eravamo come al solito in ritardo.

"Divertitevi" dissero i miei mentre uscivamo.
Ringraziammo ed io chiusi la porta dirigendomi a passo veloce verso lo sportello.
«Vai tu davanti?» chiese Miriam
«Okay» risposi

«Buona sera eh, era ora» dissi entrando in auto.
Credevo stesse guidando Marco e quindi mi sedetti accanto a lui, ma poi mi girai e vidi che c'era Luca.

«I miei occhi vedono bene? » chiesi spalancandoli.
«Si smorfiosetta, so guidare meglio del tuo amico dietro» disse facendo manovra.
«Non esageriamo» disse Marco per poi tossire
Io avevo lo sguardo -come al solito- fisso fuori al finestrino, mi piaceva guardare fuori soprattutto una città nuova.

«Smorfiosetta girati avanti e metti la cintura» disse guardandomi.
«Vai di fretta?»
«Si perché devo andare dalla mia principessa» disse per poi darmi uno schiaffetto sulla gamba.
Strinsi istintivamente i pugni e chiusi gli occhi, piccoli gesti e brutti ricordi.
Non volevo risponderei alle sue istigazioni.
Ma lui continuò a darmi pizzicotti sulle gambe. 

«SMETTILA» gli urlai rabbiosamente togliendogli le mani di dosso.
«Scusami» disse con tono serio                              «Non pensavo di infastidirti così tanto» disse accarezzandomi la testa.

Luca
Guardai i suoi jeans bianchi e non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, con i capelli alzati era ancora più bella mostrava tutto il suo viso.
La fissavo mentre guidavo.
«Smettila di guardarmi rischiamo un incidente!» rispose
Ed io accelleravo sempre di più arrivando a 200km/h
«LUCA HO DETTO SMETTILA»
«Non riesco a toglierti gli occhi di dosso» risposi

«Luca cazzo rischiamo di investire qualcun altro , la smetti?!» intervení Marco agendo sullo sterzo.
Forse non dovevo fumare prima di mettermi alla guida.

Alex
Scendemmo finalmente dall'auto.
«Se non eri alla guida credo ti avrei già ucciso» sussurrai questa volta più scherzosamente.

Entrammo in questa villa enorme e vidi una piscina con le luci led verdi, viola, blu e di mille colori, poi c'era la musica era davvero tanto alta, era frastornante.
Ci avvicinammo tutti a Cassy, la salutammo e gli demmo il regalo.
Ci ringraziò e poi ci invitò a fare il bagno.

«Aspettatemi» disse Luca per poi allontanarsi con Cassy

Luca
Il piano non avrebbe funzionato così.
Ma neanche la mia vita avrebbe potuto andare avanti basandosi su una minaccia, era davvero questo ciò che volevo?

«Hey, devo parlarti» dissi mai stato più serio di così.
«Dimmi amore»
«Non puoi continuare a minacciarmi, per quanto può andare avanti?!» chiesi
«Fino a quando voglio, ne abbiamo già parlato, vuoi rovinarmi la festa?» chiese
«Ti rovino io la vita» continuò

Pensai per un momento, senza un perché ad Alex.

«Cassy non puoi continuare così a vita, quando avrai intenzione di smetterla?! » urlai istintivamente
«Finiamola!» urlai di nuovo.

Cassy
Luca sapeva bene che avevo il suo segreto tra le mani, sarebbe bastato soltanto un piccolo fastidio a farmi vomitare tutto.
Lo sapeva e infatti non si era mai ribellato per amore della sua "mammina", aveva paura di lasciarla da sola.
Ma ora? cosa sta succedendo?
Pensai subito alla ragazza che andò a casa sua, quella che gli cadde addosso sapevo bene che erano stati insieme quella sera.
Luca mi aveva tradito più volte.
Non si gioca con il fuoco Luca.

«E' lei la ragazza che ho trovato sul tuo cellulare quella sera nuda? dopo aver fatto l'amore? RISPONDI» urlai contro di lui furiosa.

«No Cassy, non è lei ma non voglio che sappia qualcosa del mio passato, non devi dirglielo!» esclamò trattenendomi.

Collegai i capelli neri a quelli della foto, mi scollai subito le sue mani di dosso e mi diressi subito verso quella ragazza che non mi era mai piaciuta.

Alex
«Ma quanto tempo ci mette!?»  disse Miriam
«Secondo me parecchio, staranno scopando» disse Marco

Suscitò un piccolo fastidio in me, forse sentir parlare di sesso dopo ciò che mi era successo, mi faceva un brutto effetto.
Oppure proprio perché era Luca? Era un gran punto interrogativo.

«Ah no» disse subito dopo.
«Quella è Cassy» disse Miriam

Vidi Cassy con il viso rosso e dalla sua espressione sembrava abbastanza infuriata, si affrettava a venire verso di me.

«TU!» disse puntandomi il dito contro
si faceva sempre più vicina ed io iniziai ad indietreggiare.

«Hai mandato foto nude al mio ragazzo?!!»  Urlò attirando l'attenzione di tutti, ma di cosa parlava? Non ho mai mandato foto a nessuno.
"PUTTANA" continuava a ripetermi mentre io continuavo ad indietreggiare, le scendevano delle lacrime ed io ancora non riuscivo a realizzare quello che stava succedendo.

'sei solo una puttana' mi sussurrò con la voce tremante, mentre scoppiava in lacrime.

Mi diede una spinta subito dopo e ad un tratto mi trovai sott'acqua, mi aveva spinto in piscina ed io non sapevo nuotare.
Cercavo di tirarmi sù ma i miei tacchi non erano d'aiuto, erano pesanti da tirare in superficie, io cercavo di risalire ma niente, non ci riuscivo, ad un tratto vidi il bianco più assoluto e non capii più nulla.

Luca
Detto ciò lei corse via e io corsi dietro di lei, capii che voleva fare qualcosa di cattivo nei confronti di Alex, non gliel'avrei mai permesso.

«Cassy» gli ripetevo in continuazione, ma lei non mi ascoltava, continuava ad affrettare il passo,  all'improvviso vidi Cassy avvicinarsi a Alex con tono minaccioso, sempre di più, sempre più vicina a lei.
Io dalla paura mi bloccai a qualche metro lontano dalle due.
Avevano tutti l'attenzione su di loro, e Cassy era sembrata davvero ridicola.
Alex venne spinta in piscina

«CASSY!» dissi correndo verso di loro

«non avrai mai pace»
sussurrò.                                                                    «non si gioca col fuoco , è solo una delle tante torture che avrai»

Ma la mia attenzione si concentrò sulla piscina, non c'era ombra di Alex e io capii che non riusciva a risalire su quando vidi tante bollicine venire da una sola parte.
Mi gettai subito in acqua senza neanche togliere la maglietta, era molto profonda la piscina e sott'acqua -aprendo gli occhi- vidi Alex che era stesa sul fondo.
Feci un lungo respiro e mi immersi, non riuscivo a prenderla e avevo paura che lei non ce l'avrebbe fatta ad aspettare, 'LUCA DEVI FARCELA' dissi tra me e me, il cuore mi batteva a mille, mi immersi per l'ennesima volta e riuscii a recuperarla.
La portai sul bordo piscina, venne subito il papà di Cassy che era medico e controllò se Alex stesse bene.

Quando vidi Alex impallidita, li stesa sul bordo piscina, con quei capelli bagnati, quella bocca color ciliegia, lei con quell'aria innocente, lei che sembrava una bambina che dormiva tranquilla, mi resi conto di quanto avessi fatto schifo a scommettere su di lei, se non l'avessi fatto non sarebbe successo tutto ciò.
'Perdonami Alex' dissi mettendo le mani sul viso, con la paura di perderla per colpa mia.

BAD BETS: Cattive ScommesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora