Capito 79

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Alex

Mi svegliai alle 9:15 era una giornata abbastanza fredda, come un po' tutte le giornate.
Ad ogni mio risveglio non facevo altro che pensare a Luca.
Personalmente in una stanza 24h su 24 senza neanche vedere la luce de sole sarei andata al manicomio.
Ero stabilità ormai casa di Luca, scesi le scale e Caterina non c'era.
Era ora di fare pulizie e di mettere la casa in ordine.
Pulii le finestre, portai fuori la spazzatura, feci la cucina, la lavatrice, passai l'aspirapolvere e mi permisi di riordinare nei cassetti.
La casa era uno splendore, e mi mancava solo la stanza di Luca.
Stavo sistemando le sue felpe buttate sul letto in un cassetto quando ad un tratto trovai un foglietto.

'Vidi te ancora bagnata che cercavi di asciugarti i capelli con il phone di mamma..ancora in reggiseno mentre io ero sedotto dal tuo seno..poi ti girasti e io guardai la tua schiena..i brividi solo a vederla figurati a toccarla..anche solo sfiorarla..e non è vero che guardavo solo quello di te..io amo tutto di te..ma soprattutto l'odore dei tuoi capelli .. Le felpe che sanno di buono..il sorriso timido che avevi quando ti dissi 'se volevo baciarti già l'avrei fatto' era una bugia..perché non sai quanto voglia avevo di farlo..e non l'ho fatto..ma se sapevo che ci saremo ridotti a così poco..se avessi saputo che non ti avessi più visto stringermi nel letto, se avessi saputo che non ci saremo più rivolti la parola io quel bacio te lo avrei dato..se solo avessi saputo che per sentire di nuovo il tuo profumo avrei dovuto solo comprarlo l'avrei fatto.
Sono pentito Alex..ti giuro.
Ti avrò mia, giuro anche su questo.'

Rimasi con quella lettera tra le mani mentre il cuore mi batteva forte in petto.
Le lacrime che facevano a gara sul mio viso a chi scendesse più velocemente.
"Non si può vivere così." Dissi tra me e me
"Devi andare via da quel posto amore mio." Continuai

Misi la lettera di nuovo al suo posto e non pote non notare un ciondolo che avevo anch'io.
Il mio era un cuore con le mie iniziali ed una serratura e Luca aveva una chiave.
Risi, pensai fosse soltanto una strana coincidenza ma poi mi sfiorò la mente il caso dei regali anonimi inviati all'inizio di Dicembre.

Sentii la porta aprirsi e misi tutto velocemente a posto.
Scesi giù e vidi Caterina che guardava la casa stupita
«Hai pulito tu Alex?» chiese sorridendomi
«Si, mi sono presa la libertà di pulire la casa, ho passato anche l'aspirapolvere e ho sistemato soltanto nel cassetto di Luca, non ho voluto mettere le mani nelle vostre cose.»
«Oh non preoccuparti!! Ma sei un tesoro Alex» disse sorridendomi
«Se volete posso riordinare anche il vostro»
«Ma figurati, non dovevi Alex, sei ospite»
«No, dovevo invece.. è il minimo» dissi
Lei si limitò nel sorridermi e poi continuò

«Sono arrivata prima perché sapevo dovesse venire l'avvocato.»
«Si, arriverà dopo pranzo.» dissi
«Quindi accettate di farvi aiutare?» continuai
«No, quello mai Alex, devo pagare io, pian piano ma lo farò» rispose
«Non è un problema, l'avvocato De Nicola è una persona molto ragionevole.»

Pranzammo e sentimmo bussare alla porta, gli avevo dato io l'indirizzo di casa di Luca.

«Buona giorno Alex» disse con un sorriso l'avvocato de Nicola vestito tutto elegante.
«Buon giorno avvocato» risposi sorridendo anch'io
«Come stai? Tuo padre mi ha raccontato dell'avvenuto con il tuo ex fidanzato, è per questo che sono qui?»
«Non esattamente» risposi
«Sai che non faccio visite e voi siete un eccezione vero? Mi ha chiamato ed ha detto che era veramente urgente, mi ha spiegato anche che tu sei qui per questo, perché non vuoi tornare in città dopo l'accaduto»
«È vero ma se siete qui è per una causa più importante, accomodatevi» dissi

«buon giorno» disse Caterina
«Buon giorno» disse anche il signor De Nicola presentandosi alla mamma di Luca

Ci sedemmo a tavolino e iniziammo a parlare.

«Come mai sono qui allora?» chiese l'avvocato
«Se siete qui è perché mio figlio è in carcere, è stato accusato per tentato omicidio di una bambina di 6 anni»

Sua madre cercava di nascondere la verità, come un po' ogni madre avesse fatto ma non era giusto, perché le prove avrebbero sicuramente schiacciato l'avvocato De Nicola.
Non essendo solo per noi un avvocato, ma un amico di famiglia intervenni io.

«È stato un incidente stradale, era sotto effetto di stupefacenti.» risposi.
La mamma era abbastanza mortificata da ciò
«È successo un anno fa..» continuò Caterina
«Come mai è stato scoperto dopo così tanto tempo?»
«Mancanza di prove.. l'autopsia del corpo ha potuto dire poco»
«Quali sono le prove ora?»
«Una chiamata dove l'accusato affermava di aver investito la bambina » intervenni io
«La registrazione poteva essere truccata, non avete pensato a questo?» dissi
«Per prendere il ragazzo e portarlo via siamo sicuri che non sia truccato Alex, è un accusa troppo forte» disse
«Però non possiamo non contare che il ragazzo era fuori di se e magari quando l'ha detto era sotto effetto di stupefacenti, ha mai fatto uso di droghe?» chiese

« No.» dissi
«Si invece.» intervenne sua madre

Mi sconvolsi e girai velocemente la mia faccia verso di ella.
L'avvocato fece anch'egli una faccia abbastanza preoccupata e si alzò
«Analizzerò il caso» disse
«È tra due giorni..» dissi preoccupata
«Farò il possibile Alex e mi raccomando.. non farne parola con nessuno» disse e poi andò via

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