Capitolo 86

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Alex
«Si Luca mi ricordo benissimo, continua» dissi
«Era per prendere questo.» disse prendendo uno scatolino dalla sua tasca «Vuoi essere la mia ragazza?» chiese porgendomi un anello bellissimo.
«Ovvio che si!!» dissi stringendolo forte a me.
«Ti amo Alex.»
«Anch'io..» dissi scoppiando a piangere
«Non posso pensare a tutto ciò.» dissi continuando

«Possiamo andare tesoro.» disse mia madre entrando in camera
Mi alzai e tornammo a casa di Luca, altre 3 ore in macchina.
Raccontammo l'accaduto a sua madre che rimase allibita.
«Derek..» disse
«Era il mio ex fidanzato» risposi
«Non ci credo tesoro, quel mostro..»

Erano le 11 e mezza e sua madre andò a dormire mentre io e Luca restammo un'altro po vicino alla tavola.
«Luca non devi pensarci più, neanche io ci penso più okay?»
«Alex ma come faccio!» esclamò mettendosi le mani tra i capelli
Mi avvicinai a lui, misi la mia gamba piegata sulla sua e mi sedetti in braccio a lui.
Iniziai a baciarlo e a toccargli i capelli, lui scendeva sempre di più le mani, strinse forte la gamba e mi prese in braccio.
Mi portò in camera sua, chiuse a chiave la porta 'non possono disturbarci ora' sussurrò e mi stese sul suo letto.
Inizio a togliermi il vestito e rimasi in intimo davanti a lui.
Sgranocchiai gli occhi e guardai lui togliersi i vestiti, rimanemmo in intimo ed a me tremavano le gambe.
Inizio a baciarmi la pancia fino a scendere sulle gambe, tolse gli ultimi indumenti che mi rimasero addosso e così fece anche lui mentre io ero ancora stesa sul suo letto.
Lui era in piedi davanti a me che tremava, si avvicinò con la schiena verso il mio petto e mi sussurrò all'orecchio «Sei pronta?» disse
«Si» risposi con tutta sicurezza.
Iniziò a darmi due colpi, mentre stringeva sempre di più i miei fianchi, feci un respiro profondo e sentivo ansimare, si faceva sempre più allettante la scena.
Mi bacio il seno e poi mi accarezzo i capelli.
«Questa volta non è una scommessa..» disse mentre mi venivano i brividi da per tutto.

Luca
Avevo persino paura di toccarla, tremava e stringeva i denti, era così impaurita

«Non devi aver paura Alex» dissi mentre le baciavo la schiena.
«Vuoi che mi fermi?» chiesi
«No, continua..» disse graffiando la schiena e così continuammo a fare l'amore, tra baci e carezze.

Mi svegliai alle 9 e mia madre non c'era come al solito, mi girai e vidi Alex dormire coperta dalle lenzuola, le diedi un bacio veloce poi feci una doccia e mi vestii
Pensai ad Alex e alla sera precedente.
Ad un tratto mentre preparavo il caffè suonarono alla porta.

«Buongiorno» disse un poliziotto
«Cosa di nuovo qui?!»
«Si, ma per buoni motivi questa volta.» rispose
«Siamo venuti per portarvi queste carte che attestano che l'eredità di vostro padre sia lasciata a voi»
«Cosa?!»
«Derek McCortny vostro fratello, vi fece drogare per farvi firmare il trasferimento dell'eredità nelle sue mani dopo la morte di vostro padre, sono 30 milioni di euro e vi lascia la sua villa a New York insieme alla sua attività.»
Rimasi allibito, presi la busta e ringrazia.

CONTINUA NEL PROSSIMO CAPITOLO

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