Capitolo 9

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"Ma...sei sicura?"
"Io non voglio partire con loro"
"Ma siamo minorenni!"
"Non importa...stiamo via solo qualche giorno...poi troveremo un lavoro e..."
"La fai semplice tu! No parti con i tuoi...è più sicuro"
"Ma io non voglio!!"
"Tess...se ti succedesse qualcosa io...io non me lo perdonerei"
"Allora parto da sola"
"Tess...ragiona...non puoi partire così"
"O si che posso...a costo di morire per strada. Non ho intenzione di nascondermi per il resto della mia vita"
"Sarebbe meglio..."
"Allora anche tu sai qualcosa!!"
"No Tess...io..."
"Zitto!! Mi state mentendo tutti!! Nessuno mi dice la verità!!"
"Tess calmati"
Gli chiusi il telefono in faccia. Ormai era un'abitudine.
Mi richiamò. Alla terza chiamata risposi.
"Mm" esordii
"Ascolta...conosco qualcuno che potrebbe saperne qualcosa..."
"Dimmi un altro tuo segreto" lo interruppi
"Come? Abbiamo altro a cui pensare ora che ai miei segreti!"
"Ti prego"
"Ok...ma domani"
"Promesso?"
"Si...promesso"
"Ok...allora cosa dici di fare?"
"Parti con i tuoi "
"No mai!!"
"Fammi finire porca miseria!!"
Rimasi zitta
"Allora" riprese "parti con i tuoi per la Francia e quando sarà sicuro ti farò tornare qui ok?"
"Ok"
"E ti dirò tutto"
"Sarà meglio"
"Buonanotte Tess"
"Buonanotte Gabriel"
Chiusi la telefonata e mi addormentai con la testa piena di pensieri.

La mattina dopo a colazione regnava un'atmosfera pesante.
"Tess...possiamo parlarti per favore?"
"Certo..."
"Dopodomani partiamo per la Francia"
"Lo sapevo già" decisi di non fingere
Mi guardarono sbigottiti
"Hai sentito tutto..."
"Abbastanza" risposi fredda
"Ascolta" provò mia mamma "so che ti sei fatta una vita qui, ma ti assicuro che ritorneremo...solo...quando sarà più sicuro?"
"Da cosa mi state proteggendo?"
"Adesso non te lo possiamo dire"
"Mmm...ovvio"
Mi alzai e mi preparai in silenzio.
Sentii i miei parlare in cucina, ma non andai ad origliare...ora io e Gabriel avevamo un piano. Più o meno.
Uscii di casa senza rivolgere la parola a nessuno.

In corriera mi sedetti vicino a Gabriel.
"Che hanno detto i tuoi?"
"Che non mi possono dire niente"
"Ah"
"Allora?"
"Allora cosa?"
"Me lo dici il tuo segreto?"
Aprì la bocca per dire qualcosa, ma lo fermai subito.
"Me l'hai promesso"
Chiuse la bocca.
"Ok" disse sbuffando
Gli rivolsi un sorriso da rivista patinata.
"Be...un mio segreto è che...sono orfano" disse in un sussurro
"Oddio stai scherzando?"
"Non scherzerei mai su una cosa del genere"
"Mi dispiace davvero tanto..."
"Anche a me"
"Scusami"
"??"
"Non avrei dovuto obbligarti a dirmelo"
"Fa niente...saresti venuta a saperlo lo stesso"
"Perché?"
Poi ricordai. La rissa.
"È per quello che vi siete picchiati?"
Annuì.
Rimanemmo in silenzio per il resto del viaggio.
A scuola ci separammo senza dire una parola.

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