Mi svegliai di colpo. Non sapevo cosa mi avesse svegliato, ma ora non avevo più sonno. Vidi che le ragazze erano rientrate alla fine e stavano dormendo. Indossai i miei vestiti e uscii dalla camera. Non avevo voglia di andare a correre così mi diressi verso le cucine. C'erano già alcuni cuochi e individuai la cuoca di colore che mi aveva dato il cibo per la nostra serata tra ragazze. Appena mi vide sorrise.
"Ciao. Come mai così mattiniera?" Mi chiese. Clara, ecco come si chiamava. "Non riuscivo a dormire e così ho pensato di venirti a trovare."
"Hai fatto bene. Mi stai simpatica. Caffe?"
"Oh sì. Ne ho proprio bisogno"
Mi diede una tazza di caffè e poi se ne versò un po' anche lei.
Ne bevvi un sorso aspettando che fosse lei a parlare per prima.
"Allora, ti piace questa scuola?" Chiese dopo un po'
"Tutto sommato sì. Anche se sono sicura che abbia molti segreti."
"Anch'io ho avuto la tua stessa impressione"
Io però ho anche le prove. Lettere. Pensai.
Parlammo un altro po' e poi andai a fare colazione con gli altri.
Siccome era sabato non c'era lezione e ne approfittai per fare un giro nei giardini.
Vidi Gabriel venirmi incontro. Era una giornata soleggiata e lui alzò il braccio destro per salutarmi. Forse se non l'avesse fatto non mi sarei mai accorta del luccichio del braccialetto di metallo che gli fasciava il polso destro.Rimasi paralizzata. Tutte quelle che credevo supposizioni ora erano diventate reali.
Mi raggiunse
"Hey Tess hai visto Giacomo?"
"No...ma ho visto il bracciale che hai al polso" replicai
Si guardò il polso e poi sorrise
"A sì è un regalo dei miei zii"
Mi avvicinai a lui finché i nostri nasi si sfiorarono. Ero livida di rabbia. Doveva essersene accorto perché mi chiese
"C'è qualcosa che non va?"
"Io so tutto del Gruppo del Silenzio"
Dissi sottovoce. Sbiancò. Letteralmente. Se non fossi stata così arrabbiata avrei pensato che stesse per svenire. Approfittai di quell'attimo per afferrargli il polso e strappargli il bracciale.
Ruotai il braccio e vidi che aveva il tatuaggio della setta impresso sulla pelle. Lasciai cadere il bracciale a terra e corsi via.Tra le lacrime raggiunsi la stanzetta. Mi chiusi dentro e mi sedetti sulla poltrona.
Non poteva esserci dentro anche lui. Tutti, ma non lui.
Mi addormentai in posizione fetale.
Quando mi risvegliai c'era qualcun'altro nella stanza. Sbattei gli occhi per mettere a fuoco la figura e quando lo feci provai paura. Cominciai a tremare. Seduto sulla scrivania c'era Gabriel e mi stava fissando.Appena mi vide tremare si precipitò da me.
"No no no Tess...non ti farei mai del male. Non avere paura di me"
"Vattene. Vattene Gabriel. Mi hai illusa. Che informazioni cerchi eh? Che segreti ti hanno detto di scoprire? Sono loro che ti hanno detto di metterti con me e illudermi?" Lo aggredii. Non mi fidavo più di lui. Doveva smetterla con i suoi giochetti da quattro soldi. Non ci sarei più cascata.
Rimase un attimo in silenzio
"Sei ben informata a quanto vedo"
Non risposi. Ora non tremavo più. La rabbia aveva sostituito la paura.
"Ascoltami Tess. Dopo se vuoi me ne andrò e non mi farò più vedere. Però prima ascoltami. Per favore" aggiunse. Se non fosse stato per quel maledetto per favore.
Lo guardai. Sembrava sincero. Gli feci un cenno d'assenso.
"È una storia lunga e ci metterò un po'"
"Aspetta...come hai fatto a trovarmi?" Chiesi squadrandolo.
"Ho chiesto aiuto a Miriam. Le ho detto che avevamo avuto un equivoco e che non riuscivo a trovarti. Così mi ha portato qui"
"Un...equivoco?"
"Sì. E se mi ascolti capirai il perché"
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Segreto dopo segreto
Mystery / Thriller#11 in mistero/thriller 25/09/'16 #10 in mstero/thriller. 08/08/'17 Tess, una sedicenne normale e amante della corsa, vive serena e ha una famiglia amorevole. Nella scuola arriva un nuovo studente: Gabriel. La ragazza sembra trovare in lui un am...