Segreto dopo segreto

Capitolo 34

GABRIEL'S POV

Guardai Tess. La mia Tess. Capivo i suoi dubbi, le sue domande. Le aveva scritte negli occhi. Cominciai a raccontare. Non era facile perché dovevo partire dal principio.
"Entrambi i miei genitori facevano parte della setta. Solo che si sono innamorati. Si sono parlati, si sono scambiati delle idee sulla setta e tutti e due avevano dei sospetti sul fatto che fosse una copertura. Nel frattempo hanno avuto me. Mi hanno mandato dai miei zii che erano riusciti a tirarsi fuori in tempo dalla setta, mentre loro continuavano a fare domande. Però qualcuno gli ha scoperti e l'ha riferito ai membri superiori. In breve, li hanno uccisi perché sapevano troppo." Vidi che apriva la bocca per dire qualcosa, ma la stoppai subito." No Tess, le domande alla fine"
Richiuse la bocca. Vidi una lacrima spuntare dal suo occhio destro. Tuttavia rimase in silenzio. Così era anche più difficile. Ripresi.
"I capi della setta, però non sapevano che i miei genitori avevano riferito tutto ai miei zii. Così quando fui abbastanza grande mi spiegarono tutto. Presi parte alla setta perché volevo vendicare i miei genitori.
Poi poco a poco, cominciai a seguire i loro ordini. Non mi rendevo conto e in breve tempo divenni un abile informatore. Quando mi spiegarono che volevano che scoprissi dove abitavano i tuoi genitori non sapevo che le cose sarebbero andate così. Riuscii a rintracciarvi e mi iscrissi alla tua scuola. All'inizio quando ti avevo chiesto di accompagnarmi a fare colazione non provavo niente per te. Volevo solo..." mi interruppi un attimo prima di continuare" farti innamorare di me, raccogliere informazioni sui tuoi genitori e poi dileguarmi" la guardai. Sembrava che l'avessi pugnalata. Era scioccata.
"Mi dispiace. So di essere stato un mostro, ma non mi erano mai interessati i sentimenti delle altre persone. Volevo solo la vendetta dei miei genitori." Mi fermai "Ma quando ti ho conosciuto meglio ho capito che non avrei mai potuto non innamorarmi di te. Eri, sei... semplicemente fantastica." Vidi che il suo sguardo si era addolcito." Allora ho cominciato a mentire ai membri della setta. Dicevo loro bugie su bugie. Non sanno niente di te e la tua famiglia. Quando ho conosciuto i tuoi ho capito perché i superiori li cercavano. Erano riusciti a scappare; come i miei zii. Così ho trovato il numero di telefono di tuo padre e abbiamo parlato molto. Ha capito che ci tenevo a te, quindi ci siamo messi d'accordo su quello che avrei detto alla setta. Quella telefonata che hai origliato..." il suo sguardo era incuriosito, ma ancora duro. Non mi aveva perdonato del tutto."Ecco...tu hai sentito solo la parte che ho detto ai membri della setta. Prima avevo telefonato a tuo padre per decidere cosa dire. Io...mi sono pentito di essere entrato a far parte della setta. Avrei dovuto soltanto accettare la morte dei miei genitori. E devo dirti un'altra cosa" mi guardò, dura." Quella sera che tu e Christian siete scesi negli archivi...io...vi ho seguiti"
Mi guardò stupita. Questa non se l'aspettava.
"Io pensavo che ti fossi innamorata di lui e quindi vi ho seguito. Poi ho capito cosa cercavate. Cercavate informazioni sulla morte di quella ragazza, Beatrice" digrignai i denti.
Sul suo viso comparve una traccia di sorriso. Però scomparve così com'era apparso.
"Gabriel?" Alzai gli occhi e la guardai.
"Ora puoi domandarmi quello che vuoi" replicai
"Ecco...vorrei farti una domanda, ma tu devi essere sincero con me"
La guardai. Non capivo.
"Dimmi"
"Sei stato tu a spingere Beatrice?"
Sapevo che me l'avrebbe domandato. Ora avrei dovuto rivelarle la notizia più grossa. Rimasi qualche secondo in silenzio. Se ne accorse perché aggiunse subito
"Non ti giudico Gabriel...solo...vorrei che fossi sincero con me"
"Tess..."
"Puoi dirmelo...so che è stato un incidente"
"Tess...io...non avrei mai ucciso Beatrice. Nemmeno accidentalmente."
Mi guardò senza capire
"Io non avrei mai provato a uccidere mia sorella"