Capitolo 11

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Appena spalancai la porta di casa mi ritrovai con una maglietta in faccia.
"Ma che sta succedendo qui?"
"Scusa tesoro, ma dobbiamo darci una mossa" spiegò mia mamma.
Era tutta rossa in viso per le corse che aveva fatto in giro per la casa e alcune ciocche di capelli erano sfuggite al fermaglio.
Andai in cucina a farmi un panino, ma quando aprii il frigo lo trovai vuoto. Completamente. Vuoto.
Corsi da mia mamma.
"Cosa avete fatto al frigo?"
"Oh dovevamo liberarci di tutto il cibo...comunque ti ho lasciato la pasta in caldo nel forno"
Mi precipitai in cucina. Quando vidi la pasta nel forno saltellai dalla gioia.
"GRAZIE MAMMAAA" urlai dalla cucina
"DI NIENTEE"
Mangiai tranquillamente la mia pasta col sugo. Quando finii mi lanciai in camera a preparare la valigia. Usai una valigia mera gigante. Ci buttai dentro l'intero armadio. Letteralmente. Poi misi dentro i miei libri più cari. Quelli che avevo letto tipo una decina di volte di seguito. Ora la valigia era stracolma.
E mancavano ancora le scarpe.
Così colsi l'occasione di lasciare qui alcuni vestiti che non avrei mai usato. Lo spazio non era ancora sufficiente e allora schiacciai i vestiti più che potei. Ora c'era abbastanza spazio. Misi dentro le mie scarpe da corsa e guardai con rammarico quelle chiodate. Di lì a poco avrei dovuto ricominciare con l'atletica.
E invece no.
Le misi dentro lo stesso.
Poi gettai alla rinfusa infradito, sandali e scarpe in tela. Di stivali ne misi dentro solo un paio.
"HO FINITOOO"
Mia mamma mi raggiunse.
"Ok...ora dammi una mano con il resto."
In quel momento suonarono alla porta.
"Si?" Chiese mia mamma
"Ehm...ok"
Aprì.
"Buongiorno signora"
Quando sentii la voce di Gabriel mi precipitai alla porta di casa e superando mia madre gli saltai addosso. Mi abbracciò.
Gabriel ci aiutò a fare le valigie.
Poi mia mamma mi prese in disparte.
"Tuo padre aveva detto che non dovevi dirlo a nessuno!"
"Ehm...ops"
"A chi altri l'hai detto?" Chiese preoccupata
"A Sally, a Fede, a...Marica e a Lorenzo" mi guardò a bocca aperta
"Ommioddio"
Suonarono di nuovo alla porta.
Questa volta andai io.
"Si"
"Ciao Tess!! Siamo venuti a dare una mano su idea di Gabriel!!"
"Entrate entrate"
Entrarono tutti insieme.
Salutarono tutti mia madre stringendole la mano mentre lei mi guardava stralunata.
Ora eravamo in sette e finimmo il lavoro molto prima di quanto avessi pensato.
Così andammo alla gelateria vicino a casa nostra e prendemmo tutti delle granite sebbene fosse fine ottobre e quella fosse l'ultima settimana di apertura prima che chiudesse per il periodo invernale.

Mia mamma rise pure alle battute dei miei compagni di classe. Era un bellissimo momento. Finite le granite, Marica salutò tutti e disse che doveva andare a casa. Suo papà la stava aspettando all'incrocio. Mia mamma ritornò a casa mentre noi rimanemmo lì a chiacchierare un altro po'.
Ancora non riuscivo a credere che domani sarebbe tutto finito.

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