Capitolo 24

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A cena mi comportai normalmente. Nessuno avrebbe saputo niente.
Parlammo delle lezioni e del fatto che tra una settimana sarebbero iniziate le vacanze.
"Tess tuo padre ti ha più chiamato?" Chiese Gabriel.
"No...chiederò al preside di poterlo chiamare"
Annuì.
Dopocena andai in camera e mi infilai sotto le coperte, sfinita da tutte le cose che avevo saputo.
La ragazza morta.
I miei genitori.
Il tatuaggio.
Segreto.
Mi scoppiava la testa. Io e Christian ci eravamo accordati di incontrarci il mattino dopo alle sei nei giardini.
Mi svegliai alle sei meno un quarto.
Mi vestii silenziosamente e lasciai un biglietto a Miriam e Ale.

Per M. e A.
Vado a correre. Ci vediamo dopo
T.

Uscii dalla stanza e raggiunsi il punto di incontro. Per precauzione avevo indossato una felpa con cappuccio.
Mi nascosi dietro a una fontana senza acqua e attesi. Dopo poco sentii dei passi avvicinarsi. Misi la testa fuori dal mio nascondiglio e vidi Christian avvicinarsi. Gli feci cenno con la mano. Mi vide e si avvicinò.
"Hey ciao"
"Ciao Tess"
"Allora cominciamo?"
"Tess?"
Alzai gli occhi e mi stupii di ritrovarmelo a pochi centimetri dal viso.
"Perché non ti fidi di Gabriel?"
La sua domanda mi spiazzò.
Io mi fido di Gabriel. O no?
"Io...mi fido di lui"
"Non è vero e lo sai. Non dirmelo se non vuoi"
"Ok...grazie"
"Figurati"
"Allora...da dove possiamo cominciare a cercare?"
"Uhm...dagli archivi"
"Avete un archivio?" Chiesi stupita
"Certo. Non è nell'ufficio del preside. Si trova da tutt'altra parte."
"E dove?" Chiesi chiaramente incuriosita
Mi rivolse un sorriso di chi la sa lunga.
"È difficile da spiegare. Ti ci porto io domani sera."
"E cosa mi dice che non sia una trappola?"
"È questo il bello. Devi fidarti di me"
"Io sarò a mezzanotte qui. Sta a te decidere se fidarti o meno" aggiunse
Lo fissai a lungo.
"Ok"
"Ok?" Non era la risposta che si aspettava.
Gli sorrisi.
"Che ore sono?" Chiesi
"Le sette meno venti"
"Bene io vado. Faccio una corsa veloce"
"Tu corri?"
"Sì" detto questo mi girai e tornai verso la scuola. Feci due giri intorno alla struttura e rientrai.
"Hey...grazie per il biglietto" mi dissero Miriam e Ale quando entrai in camera.
"Figuratevi"
Scendemmo per la colazione. Quando incontrai Gabriel gli scoccai un bacio veloce.
"Ho fame" usai come spiegazione
"Anch'io" sorrise. Non sospettava nulla.
Io e Christian ci tenemmo a distanza per tutta la giornata. Il giorno dopo ero eccitata per quello che sarebbe accaduto quella sera.

Alle undici ero ancora sveglia. Mi accertai che le ragazze dormissero e uscii. Avevo bisogno di pensare.
Mi sedetti per terra e chiusi gli occhi.
Rimasi distesa per un po' finché non mi sentii un po' più sicura di me stessa.
Camminai in direzione della fontana, ma quando arrivai non c'era nessuno
Sono arrivata troppo tardi?
In quel momento sentii dei passi avvicinarsi. Mi girai
"Se molto in anticipo"
"Avevo bisogno di pensare"
"Capisco. Be andiamo allora"
Lo seguii. Rientrammo nella scuola. Mi portò verso una rampa di scale che non avevo mai notato.
"Dove porta questa scalinata?"
"Alle cantine"
Rabbrividii.
Perché mettere un archivio in una cantina, se non hai niente da nascondere?
A un certo punto si fermò.
"Ci siamo."
Eravamo davanti a una stanza buia.
Lo sentii tastare la parete, probabilmente in cerca dell'interruttore. Infatti pochi secondi dopo le lampadine appese al soffitto sfarfallarono e si accesero del tutto.
"Wow!" Esclamai. Sembrava una stanzetta piccola invece era grande come due aule ed era piena di scaffali alti fino al soffitto.
"Ci metteremo un'eternità"
"No...sono divisi per anni"
Sospirai di sollievo.
Cercammo l'anno in cui la sua ragazza morì e tirammo fuori la pila di fascicoli dallo scaffale.
Li passammo tutti finché lui esclamò
"Bingo!!"
"Fa vedere"
Mi mostrò il fascicolo
                   
                       Beatrice D.N.

Lo aprimmo.
C'erano le solite cose. Pagelle, voti, fotografie.
Finché trovammo la pagina che cercavamo.

Morta in un incidente.

Basta. Poi più nulla. Pagine bianche e vuote.
"Che facciamo?"
"Dobbiamo andare. Sono quasi le sei e mezza"
Annuii. Rimettemmo a posto e tornammo nei rispettivi dormitori.
Quando entrai in camera, vidi con sommo sollievo che le ragazze dormivano ancora. Mi spogliai e mi infilai sotto le coperte. In poco tempo mi addormentai.
"Tess svegliati sono le sette e mezza!!"
Aprii gli occhi. Avevo dormito poco più di mezz'ora.
"Arrivo arrivo."
Mi vestii velocemente e seguii le altre in sala da pranzo.

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