"A che punto sono le ricerche?" Chiese serio.
"Niente. Mi dispiace. Non riusciamo a trovarli."
Rimase in silenzio. Aveva perso le loro tracce.
"Cercate ancora. Devono pagare. Tutti devono pagare."
"Ma certo signore."
Il ragazzo uscì dalla stanza, chiudendo piano la porta.
Li ritroverò. A ogni costo.
Pensò. Si alzò dalla sedia e si diresse al frigo bar. Prese la bottiglia di whisky e se ne versò un bicchiere.
Lo svuotò in un solo sorso, mentre si sedeva sulla poltrona. Lanciò un gemito di dolore quando urtò il tavolo.
Maledetto ragazzino
Si toccò la ferita all'addome. Per fortuna era stato soccorso subito, altrimenti sarebbe sicuramente morto.
Stava pensando a come fargliela pagare che qualcuno bussò insistentemente alla porta.
"Avanti!"
Entrò lo stesso ragazzo di prima.
"Signore, abbiamo ritrovato la moto del ragazzo completamente carbonizzata in un burrone. Il suo borsone era lì a fianco. Con molte probabilità, crediamo sia morto"
Il capo sorrise, un sorriso amaro. Avrebbe voluto ucciderlo con le sue mani
"Bene, puoi andare"
Il ragazzo uscì.
Almeno una consolazione. Ora spero di ritrovare anche gli altri.
Ancora non riusciva a capacitarsene.
Avevano cercato in tutti gli aeroporti, in tutte le stazioni possibili e non avevano trovato nessuno che corrispondesse ai loro nomi.
"DANNAZIONE!" esclamò infuriato sbattendo un pugno sul tavolo, che cigolò.
Decise di fare una cosa che avrebbe dovuto fare già molto tempo fa.
Prese un foglio e una penna lì vicino.Caro Davide,
Ormai è passato tantissimo tempo, non ho avuto coraggio di spiegarti perché ero scappato. Mio nonno era il capo della setta a quel tempo e noi eravamo soltanto dei bambini.
Mi facevano paura. Loro e quello che facevano. Così sono scappato. Quando mi hanno ritrovato era passato un anno e mezzo. Avevo trovato ospitalità da alcuni parenti di mio nonno. Era stato mio padre a ritrovarmi. Dopo mio nonno è stato lui a salire al potere del Gruppo del Silenzio. Mio padre mi teneva sotto stretta sorveglianza e così mi adattai. Piano piano capii che le loro idee non erano così sbagliate dopotutto.
Mi adeguai al loro stile di vita trovandolo sempre più giusto. Mi dispiace di come sia andata. Non sarebbe dovuto accadere. Dovresti essere ancora vivo e invece, una di quelle guardie del corpo ti ha ucciso. Tranquillo, ti ho vendicato, ma l'amarezza rimane. Non avresti dovuto andare a cercare informazioni su quel direttore d'azienda. Mi sei mancato tanto. Eri davvero un grande amico.
Ma ormai, non si può più far niente.
Sai, ho trovato le tue lettere. Le ho lette tutte e sono contento che anche tu abbia accettato le idee del Gruppo, alla fine.
Vorrei tanto scambiare qualche chiacchiera con te, ma mi accontento del whisky. Nessuno sa delle tue lettere, credo. Non ne sono sicuro, perché ho notato che qualcuno aveva spostato il tappeto di recente.
Ma puoi stare tranquillo, il Gruppo del Silenzio continuerà a esistere.
Addio Davide,
Paolo NardiNota dell'autrice
Grazie mille a tutti quelli che hanno seguito la storia di Tess e Gabriel, o meglio, di Melissa e Fabrizio, fino a qui.
Un ringraziamento speciale a jogooglepig01, erica2001 e iris2830.
Grazie mille
Lily
STAI LEGGENDO
Segreto dopo segreto
Mystery / Thriller#11 in mistero/thriller 25/09/'16 #10 in mstero/thriller. 08/08/'17 Tess, una sedicenne normale e amante della corsa, vive serena e ha una famiglia amorevole. Nella scuola arriva un nuovo studente: Gabriel. La ragazza sembra trovare in lui un am...