Capitolo 31

431 30 1
                                    

"Ehilà gente!! Come va? Vi sono mancata?" Esclamò venendoci incontro.
L'abbracciammo, io in pigiama e Miriam con lo spazzolino in bocca.
"Ovvio che ci sei mancata!!"
"Finalmente sei tornata!!"
"Raccontaci tutto"
"Ok ok ora vi racconto tutto. Prima però ho una sorpresa per voi"
Aprì la zip del borsone e tirò fuori cinque maxi sacchetti di marshmellow.
"Possono bastare?"
"Eccome" esclamammmo io e Miriam all'unisono.
Li nascosi in una scatola da scarpe vuota che misi sotto una pila di vestiti nell'armadio.
Ci raccontò dei suoi nonni che vivevano in Croazia, delle spiagge  fantastiche e perfino del cibo che aveva mangiato. Ci raccontò proprio tutto. Mi addormentai sognando spiagge con l'acqua cristallina.
Il giorno dopo riprendemmo le lezioni. Come al solito durante l'ora di storia io e Ale giocammo a tris sui fogli dei nostri bloc notes. Il pomeriggio lo passammo ad ascoltare musica e a chiacchierare. Fuori pioveva quindi nessuno era uscito.

A un certo punto bussarono alla porta.
Miriam andò ad aprire e fece entrare la ragazza con i capelli rossi che avevamo visto in corridoio, Lara.
"Ciao ragazze. Anche quest'anno Stefano dà una festa. Utilizzerà due stanze, la 307 e la 308. Vestitevi come volete. A sì, la festa è sabato alle 10.00"
"Ok ci saremo" disse Ale
"Benissimo" sorrise e uscì dalla stanza.
"Come sarebbe a dire che ci saremo?" Chiesi. Non avevo nessuna voglia di andare a una festa.
"Dai sarà fantastico. Io ci sono stata l'anno scorso ed è molto divertente"
"Mmm...non sono molto convinta"
"Ti divertirai. Se proprio non ti piace puoi sempre tornare in camera e farti fuori un sacchettone di marshmellow"
Risi.
"Allora verrai?" Mi chiesero. Sembrava che ci tenessero davvero tanto.
"Ok...forse vengo"
"Sììì!! Sapevo che avresti acconsentito"
A cena non si parlava d'altro se non della festa di questo Stefano. Non sapevo nemmeno che faccia avesse.
Anche Gabriel sarebbe venuto alla festa insieme ai suoi compagni di stanza.
Sabato fu proprio un giorno di agitazione. Ognuno voleva che le lezioni finissero per andare ad aiutare a preparare la festa. Sì perché quella era la parte più divertente, da quanto mi avevano spiegato Miriam ed Ale. Quando si aiutava si potevano assaggiare tutti gli stuzzichini e bere qualche cocktail. Niente di esagerato però ci si divertiva a mettere le decorazioni e poi si ballava. Forse era anche meglio della festa.
Appena finì anche l'ultima ora corremmo in camera per cambiarci e indossare vestiti più comodi. Miriam mise dei jeans elasticizzati mentre sia io che Ale indossammo dei leggings rigorosamente neri. Cercai dappertutto una maglietta adatta, ma non trovandola alla fine mi accontentai di una canotta grigia.
Raggiungemmo la stanza 307 e finalmente conobbi Stefano, perché ci aprì lui.
"Hey ragazze siete venute a dare una mano?"
"Ovvio" cinguettò Miriam
"Ma...lei chi è?" Chiese indicandomi
"Sono Tess. Quella nuova" allungai la mano e lui me la strinse. Aveva una stretta forte, ma non da spezzarti le ossa
"Piacere, Stefano" Era carino. Non si poteva paragonare a Gabriel, ma non era male. Aveva i capelli castani e occhi grigio ferro. All'orecchio destro portava un orecchino.
Ci fece entrare e vidi che c'era un caos totale.
Erano arrivati altri ragazzi e tutti insieme ci aiutammo per sistemare le decorazioni. Io e Miriam salimmo sulle spalle di due ragazzi per fissare al muro degli striscioni. Ci divertimmo un sacco e mangiammo patatine e pop corn a vagonate.
Stefano era molto simpatico e per nulla permaloso.
Mi sedetti sul bancone della cucina e presi una manciata di pop corn.
"Come mai fai ogni anno queste feste?" Chiesi
"Be nessuno le fa e poi mi è sempre piaciuto organizzare feste e ricevimenti. Quando ero piccolo aiutavo mia mamma a organizzare i matrimoni. Da lì poi ho imparato e ora saprei organizzare qualunque festa. È un hobby divertente, lo facevo sempre per i miei amici."
"Be potrebbe diventare il tuo lavoro"
"Sì infatti sto cercando in giro"
Finimmo di pulire il disastro di cartacce, immondizia e sacchetti che si era accumulato e tornammo in camera. Gabriel e Matteo non erano venuti a dare una mano, solo Giacomo.
Ci facemmo tutte e tre la doccia a turno e poi passammo il resto del pomeriggio a guardare riviste e pensare a cosa mettere quella sera.
Due ore prima della festa eravamo davanti all'armadio, indecise su cosa mettere. Ci prestammo i vestiti e alla fine Ale indossò una canotta in pizzo sopra una gonna nera, Miriam un paio di leggins e un top che le lasciava scoperta la pancia. Io optai per un top senza spalline azzurro e un paio di jeans. Riuscimmo a prepararci abbastanza velocemente e alle dieci meno un quarto eravamo davanti al dormitorio maschile.

Segreto dopo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora