"Bene...mancano dieci minuti all'inizio della cena. Che dite, scendiamo?"
"Certo" rispodemmo in coro io e Miriam. Stavo letteralmente morendo di fame.
Entrammo nella sala dei pasti. C'era un enorme buffet centrale e intorno erano disposti i tavoli. C'erano tavoli da due, da quattro o da sei. Le seguii a un tavolo da sei dove c'erano già tre persone sedute.
"Ehilà questa è Tess. Tess questi sono Giacomo, Matteo e...Gabriel credo"
"Sì sono io" confermò Gabriel
"Di solito loro si siedono con quella banda laggiù" disse riferendosi a Giacomo e Matteo. Mi girai seguendo la direzione del suo dito e vidi un gruppo di ragazzi intorno a un tavolo da dodici. Evidentemente avevano unito i due tavoli.
"Vedi? I due posti vuoti sarebbero stati di Giacomo e Matteo, ma loro oggi si sono seduti qui quindi..."
Annuisco. Si erano seduti qui perché altrimenti Gabriel era da solo.
Mi rivolsi a Gabriel.
"Allora come ti trovi?"
"Bene a parte le divise. Siamo tutti e tre nella stessa classe. Buffo vero?"
"Anch'io sono in classe con Ale"
Mi guardò smarrito.
"Oh cielo. Scusate" esclamò Miriam
"Gabriel io sono Miriam e lei è Alessandra"
"Ale per gli amici" aggiunse Ale
Annuì.
"Tu come mai sei qui?" Chiese Miriam
"In che senso?"
"Ma non gli avete detto niente??"
Chiese scioccata Miriam
"Ehm...sai com'è...siamo ragazzi ed eravamo più interessati a..."
"A?" Lo incalzò Ale
"Al calcio" disse in un sussurro
"E avete parlato solo di quello?"
"Ehm...sì"
Miriam sbuffò.
"Che prevedibili" borbottò
"Be te lo dirò in breve. Ognuno qui ha una storia. Questa scuola è fatta per proteggere i suoi alunni. Ad esempio io sono qui perché mio papà è direttore di una grande azienda e ha ricevuto minacce pesanti. Non voleva che mi succedesse qualcosa quindi mi ha spedita qui"
"I miei sono rimasti uccisi in un attentato quando eravamo in vacanza e conoscevano bene il preside quindi mi hanno accettato." Aggiunse Ale
"E tu?" Chiese Miriam rivolta a Gabriel
"Be io sono qui perché...ho seguito lei" disse indicandomi
Lo guardarono senza capire
"Io e lei stiamo insieme e io non volevo che partisse da sola quindi sono venuto anch'io."
Ale si sporse verso di lui
"E il preside ti ha lasciato?"
"Sì perché?"
"Non è mai successa una cosa simile. Mai. Qui ognuno viene perché ha bisogno di protezione"
"Quindi?"
"Quindi forse volevano proteggere anche te" disse Matteo pensieroso.
I ragazzi non avevano parlato per tutta la cena.
O forse volevano tenerti sotto controllo. Pensai. Ma scacciai l'idea dalla testa.
Lasciammo lì i piatti e i bicchieri sporchi.
"Che facciamo?"
"Sala comune?" Propose Giacomo
"Ci sto" disse Ale
Appena entrammo vidi che tutti i divani erano occupati tranne uno. Mi precipitai e mi ci buttai sopra.
"Questo è nostro" dissi al ragazzo palestrato che mi fissava.
"Sei nuova?"
"Sì"
"Si vede"
"Cioè?"
"Quel divano è sempre stato mio e dei miei compagni"
"C'è il tuo nome?"
Gli amici dietro di lui sghignazzarono
"Non serve il nome"
"Be io da qui non mi sposto"
"Togliti o ti tolgo io"
"Se provi anche solo a toccarmi vado dal preside"
"A sì? E cosa gli diresti?"
"Che sono stata soggetta a atti di bullismo. Non mi pare sia ben visto qui. O sbaglio?"
In realtà non lo sapevo, ma speravo di sì.
Serrò la mascella.
"Andiamo" spinse gli altri fuori dalla sala comune.
Appena uscirono feci cenno ai miei amici di raggiungermi.
"Ma come hai fatto?" Mi chiesero stupiti
"A fare cosa?"
"A tenergli testa. Nessuno ci è mai riuscito prima di te"
"Davvero?"
"Sì. Diventerai famosa"
"Ma è solo un ragazzo palestrato"
"È un bullo"
"Be con noi non lo sarà più. Credo"
Si buttarono sul divano. Gabriel mi venne vicino e mi baciò.
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Segreto dopo segreto
Mystery / Thriller#11 in mistero/thriller 25/09/'16 #10 in mstero/thriller. 08/08/'17 Tess, una sedicenne normale e amante della corsa, vive serena e ha una famiglia amorevole. Nella scuola arriva un nuovo studente: Gabriel. La ragazza sembra trovare in lui un am...