Inside Out Malfoy

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Appena Hermione se ne fu andata, Draco si lasciò cadere all'ombra di un albero lì vicino.

'Hermione Jean Granger' se la ricordava quando aveva 11 anni, l'ammasso di capelli informe, i suoi occhi così castani tendenti al nocciola, nascondevano misteri. Lui che la insultava " sporca e lurida mezzosangue!", già lui che la insultava.

il ragazzo si ritrovò a pensare che forse sarebbe dovuto essere disgustato da quella ragazza piccola ma non tanto fragile che era la Granger per il suo stato di sangue; ma non era così lei aveva due occhi, braccia, gambe, intelligenza e perspicacia e un coraggio notevole e questo pensò Draco non si differenzia molto da lui o da tutti gli altri studenti di Hogwarts, e poi era una strega che importava il sangue a questo punto?.

Il giovane Malfoy non se lo spiegava,  sapeva solo che così andava fatto e lo faceva. Un moto di rabbia lo invase: " E perchè lo dovrei fare? Perché lo dice mio padre? Al diavolo lui e le sue malsane idee". infondo se era stato smistato a Grifondoro un motivo ci doveva essere.

Draco si ritrovò così a chiedersi chi fosse e perché essere un Malfoy doveva essere così difficile, ma prima di poter approfondire ulteriormente i suoi pensieri venne interrotto dal suo unico e vero amico Blaise Zabini, serpeverde ovviamente.

-Hey Draco che ci fai qui? Contempli l'infinito? No perché mi sembra troppo profondo per la tua mente limitata-disse ironicamente il ragazzo in verde e argento ghignando di gusto.

-Sempre in vena di battute vedo Zabini, perché non torni a fare quello che fai tutto il giorno e cioè l'idiota!- sputò il piccolo Malfoy.

-Vedo che siamo di cattivo umore oggi! Comunque volevo avvertirti che sta per iniziare la cena e non vedendoti arrivare sono venuto a cercarti-

-Grazie amico vai intanto io ti raggiungo- lo assicurò Draco facendosi pensieroso.

Blaise Zabini non era stupido sapeva che qualcosa turbava l'anima buia di Malfoy, ma decise che per il momento il suo interrogatorio poteva aspettare.

-Va bene allora a dopo- e con un cenno della mano Zabini iniziò ad avviarsi a castello.

Malfoy ritrovatosi di nuovo solo venne colpito, come uno schiaffo in faccia, dagli assurdi pensieri che stava facendo prima dell'arrivo dell'amico. La Granger era una sanguesporco e lui un purosangue non potevano nemmeno toccarsi.

Così alzandosi da terra e guardando l'orizzonte che ormai si stava oscurando; il ragazzo si ripromise di cercare di non avere più pensieri così strambi, lui era il degno erede dei Malfoy, non poteva permettersi i pensieri strambi.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora