Serpente

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DRACO'S POV

Mentre la Granger usciva a passo svelto dalla sala grande, io non mi persi nessun suo movimento e sapevo perfettamente di averla ferita; anche se lei grazie al suo orgoglio non avrebbe mai ammesso una cosa del genere.

Non capivo perché mi stessi preoccupando tanto, in fondo l'insultavo continuamente, ma ciò che avevo detto era terribile e più ci pensavo più non potevo sopportare di rimanere li ad essere l'oggetto di un succulento pettegolezzo per le stupide ragazzine di questa scuola.

Mi alzai dalla mia sedia e con gli sguardi di tutta la sala grande addosso me ne andai verso il mio dormitorio, che con una stretta al cuore, mi ricordai solo adesso, essere proprio quello Grifondoro.

'Quanto avrei voluto appartenere ad un'altra casata.. Serpeverde per esempio, così adesso tornerei in camera con Blaise facendo battute stupide e sfottendoci come due imbecilli invece che essere qui a tormentarmi così'

Mentre uscivo sentivo le prese in giro dei serpeverde che ridevano della Granger e gioivano di come l'avevo trattata. Fui deluso da me stesso ancora di più per il modo in cui le avevo parlato. Ma come era arrivata la delusione se ne andò subito. Il dovere è il dovere e non sempre ti può piacere, deve essere fatto e tu non puoi tirarti indietro nei confronti della tua famiglia, soprattutto se vieni minacciato di essere buttato in mezzo ad una strada.

Voglio bene ai miei genitori ma i loro modi sono alquanto barbari per certi versi. E comunque la Mezzosangue faceva parte dei miei doveri, quelli come lei non erano alla mia altezza ed io dovevo trattarli come tali, non importa quanto mi sarebbe dispiaciuto.

Mentre ero immerso nei miei pensieri non mi resi conto che ormai stavo vagando da un po' in giro per il castello e che per quanto conoscessi Hogwarts, quel posto rimaneva comunque un mistero e perciò non ci misi molto tempo a capire che mi ero perso.

' E adesso? Come ci torno indietro?'

Iniziai a camminare senza una vera e propria meta, un moto di impazienza mi invase era già il decimo angolo che giravo senza sapere dove stessi andando, mi inoltrai nell'ennesimo corridoio buio, illuminato solo da qualche torcia qua e là quando la vista che si presentò davanti a me mi pietrificò all'istante.

Un enorme serpente si estendeva davanti ai miei occhi e sembrava quasi... Ma no! Non poteva essere.. eppure...

Nagini il serpente da "compagnia" del Signore Oscuro era davanti ai miei occhi in tutta la sua spaventosa maestosità.  Non ci misi molto a nascondermi, cercando di controllare il battito cardiaco che era accelerato notevolmente.

Ero certo che sentisse la mia paura, quindi la prima cosa che feci fu ritornare dietro l'angolo che avevo superato poco prima e poi, lentamente indietreggiai, sperando che quel mostro non avesse sentito i miei passi sulla pietra dura.

Speranza che si frantumò dopo poco considerato che in meno di due minuti mi ritrovai il serpente eretto davanti a me, con un'espressione per niente amichevole in viso.

Sbarrai gli occhi, ero spacciato, non capì perché volesse uccidermi, ma vidi chiaramente il lampo omicida che attraversò gli occhietti rossi ed inquietanti di quell'animale.

Nagini aveva fame, e nulla si negava all'animaletto del Signore Oscuro; nemmeno il figlio del suo più accanito sostenitore. 'Probabilmente mio padre sa cosa sta per succedere e non avrà fatto nulla per impedirlo, troppo impegnato ad elogiare quell'essere oscuro o a morire di paura. Probabilmente mia madre non lo sa. Oh Madre...'

Stavano passando davanti a me le immagini di mia madre e della mia infanzia, volevo bene a mio padre nonostante fosse ciò che era, e amavo mia madre e non sarei morto divorato da un serpente. Volevo morire con un minimo di dignità.

'Io sono una serpe peggiore, posso affrontarlo'

Ripetendomi questo mantra osservai il serpente. Si muoveva appena ondeggiando. Molto lentamente portai la mia mano alla bacchetta e quando Nagini stette per attaccarmi io scartai di lato, non abbastanza velocemente però da evitarmi un morso all'altezza della spalla sinistra che iniziò a sanguinare copiosamente, ma almeno il serpente finì con la testa contro il muro.

Mi si iniziò ad offuscare la vista e capì immediatamente che il veleno stava iniziando ad entrare in circolo. Non mi sarebbe rimasto molto da vivere. Con una lentezza inusuale alzai il braccio, cercando come meglio potevo di puntare la mia bacchetta contro quell'essere. Sicuramente il veleno mi stava rallentando i riflessi.. Fantastico.

Nagini si preparò per sferrare un ulteriore attacco e quando saltò per azzannare la mia gola io non riuscì a sferrare in tempo l'incantesimo per evitare che arrivasse a mordermi.

Crollai contro il muro sollevato quanto bastava per poter vedere il serpente che produceva un sibilo compiaciuto e con le ultime forze rimastomi sussurai "Aa..arresto mo..momentum".

Davanti ai miei occhi la scena si fermò e il serpente si immobilizzò con ancora le fauci spalancate per poter finire ciò che aveva iniziato. Non so se fosse stato programmato, pensandoci meglio forse ero capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nagini non faceva differenze, uccideva senza pietà.

La vista cominciò ad appannarmisi  ancora di più e non so se mi immaginai o no il serpente che spariva nel nulla di fronte a me.

Quando ormai privo di forze crollai a terra in una pozza di sangue feci appena in tempo a sentire una voce maschile urlare nella mia direzione; per poi perdere i sensi del tutto ed essere inghiottito dalle tenebre e dagli incubi.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora