Morte

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"-Draco qual'è il problema?-

Era Harry a parlare, ma il biondino non lo sentiva nemmeno. Continuava a guardare fisso davanti a se senza una minima espressione. Vuoto. Il moro non sapeva cosa fare.

-Draco ci sei?- all'ennesimo domanda senza risposta Harry Potter decise che era il momento di agire. Senza alcun timore afferrò le spalle di Malfoy e con un movimento deciso si mise a scrollarlo come un bambino.

Draco scattò subito, facendo saettare i suoi occhi di fuoco sul ragazzo che gli sedeva di fianco.

-Harry diamine! Mi hai fatto venire mal di testa- si lamentò il biondo con un tono da bambino capriccioso.

Harry sospirò.

- Non mi stavi ascoltando Malfoy e a mali estremi, estremi rimedi-

Il biondo trattenne un verso di disapprovazione e si limitò a riempire il moro di domande.

-Che giorno è oggi?-

-il 22 dicembre te l'ho già detto-

-Cosa mi è successo?-

- Non lo so, ne Blaise ne Hermione  hanno voluto dirmelo.-

-Che ci faccio qui?-

-Ti ha portato Blaise, eri svenuto e ti sanguinava il braccio così Madama Chips ti ha curato-

Eccoli i ricordi che come uno schiaffo riapparivano ad uno ad uno davanti agli occhi del bel biondino.
La bacchetta puntata alla tempia, il sangue caldo che colava giù per il braccio bruciandogli la pelle, lì dove gli verrà inciso il simbolo della morte. Hermione mentre entrava nella stanza. Hermione che lo guardava preoccupata. Hermione che scappava via da lui. Hermione e Blaise che lo trovavano. Blaise che lo salvava da se stesso. Poi la confessione. Quel Weasley che ci provava con la sua Hermione. La rabbia. Lo shock. La stanchezza. L'amarezza.

Draco risentiva tutto, come se fosse un fuoco incandescente sempre più vivo in lui."

Mentre pensava agli avvenimenti di due giorni fa, Draco Malfoy stava camminando sulla via che lo avrebbe portato davanti al Manor. Aveva uno sguardo cupo e si sentiva svuotato. Non aveva forza nemmeno per provare qualcosa. Ne paura, ne tristezza, ne disgusto.
Il nulla.

Camminava nel freddo invernale, mentre respirava l'aria gelida e cercava di schiarirsi le idee. Si era risvegliato due giorni fa, ed era certo che i suoi genitori non sapessero nulla. Meglio così.

Pochi metri ormai lo separavano dal Manor. Lo separavano dal suo destino; un destino che lui non voleva, ma che doveva accettare.

" -Draco! Sei sveglio!-
Una testa di capelli ricci era appena entrata in infermeria; stravolta dalla testa ai piedi. Le guance erano un po' arrossate, i capelli erano sparsi ovunque e lei respirava a fatica, come se avesse corso molto veloce.

Draco represse l'istinto di alzarsi, dal letto dell'infermeria, e di scostarle i capelli dal viso per lasciarle un bacio.

-Si sono sveglio- invece rispose, freddo e distaccato come solo lui sapeva fare.

La vide allargare impercettibilmente gli occhi sorpresa. A Draco gli si strinse il cuore. Doveva allontanarla da lui. Doveva. Più si allontanava, più era al sicuro.

-Draco stai bene?- chiese lei dolcemente.

'Dio Hermione mi farai impazzire' pensò il biondino. Lo doveva a lei. Lo doveva ad Harry. Se ormai per lui non c'era più speranza,  poteva sicuramente fare qualcosa per proteggere lei.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora