Inaspettatamente, noi

Al cuor non si comanda

HERMIONE'S POV

Ero di nuovo punto a capo, sentivo gli occhi pungermi per colpa di quella serpe. Possibile che mi facesse tutto questo effetto? Quando avevo saputo da Harry che Malfoy era stato attaccato da Nagini e stava per morire, mi ero sentita persa, come se avessero quasi tolto una pietra fondamentale dalle mura di Hogwarts.

Volevo andare a trovarlo, ma non riuscivo mai a decidermi ad andare; lo ammetto avevo un po' di paura a trovarmi di fronte a lui così senza un vero motivo. Perciò quando quel giorno chiesi a Harry di poter portare io il pezzo di torta a Malfoy lui ne rimase abbastanza sorpreso.

Devo riconoscere però che il bambino sopravvissuto mi ha stupita ancora di più quando ha annunciato a me e a Ron che avrebbe dato una possibilità a Malfoy. Non capivo, e io odiavo non capire; ma Harry mi aveva promesso che me ne avrebbe parlato.

Non potevo crederci, quel finto grifone era perfido, e allora perché volevo vederlo? Accertarmi che stesse bene? Il mio cuore fece una capovolta al pensiero del bel biondino. Subito mi controllai; da quando il mio cuore faceva capriole per Malfoy?

' Sarà la mia sensibilità, probabilmente lo farei per chiunque'

Quando mi presentai in infermeria con la torta alla melassa per quel furetto avevo sperato dentro di me che per una volta potesse parlarmi senza insultarmi, che magari se fossi stata abbastanza gentile con lui avrebbe smesso di disprezzarmi tanto; ma non è andata esattamente così.

Chissà perché poi ci tenessi così tanto che Malfoy cambiasse idea.. comunque non ha più importanza gli ho detto delle cose orribili e che non voglio vederlo mai più.

Cercavo di trattenere le lacrime; alla fine mi ha solo chiamata mezzosangue, nulla di nuovo insomma, solo che non ce la facevo più a sopportare quel dispregiativo, non riuscivo più a sentire quel furetto dirmelo con il disgusto dipinto in faccia. Gli occhi mi pizzicarono ancora di più. Dovevo smetterla.

Odiavo quella serpe per la capacità con cui mi confondeva.

Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi di essere andata a sbattere contro qualcosa.. o meglio.. qualcuno.

Blaise Zabini era di fronte a me che mi fissava, dal suo viso trapelava un enorme punto interrogativo; mi trattenni dal rispondere alle sue domande inespresse. Rividi il volto di Malfoy davanti ai miei occhi. Stavo per scoppiare in lacrime. Le sue parole..

'Non ho bisogno della compassione di una mezzosangue come te'

Il ricordo tornò vivido dentro di me. Riuscì non so come a biascicare delle scuse a Zabini.

-Tranquilla Granger-

Lo disse così tranquillamente come se stesse parlando con una persona normale e non con una sporca mezzosangue come me; non potei non essergli riconoscente per questo; durò una frazione di secondo dopo di che iniziai a correre verso il mio dormitorio salutandolo.

Avevo bisogno di riflettere. Le parole di Malfoy mi avevano turbata troppo, una reazione così da me non me la sarei mai aspettata. Appena arrivai in camera mi stesi sul letto e piansi per quella che mi sembrò una buona ora.

Dovevo essere ridotta parecchio male perché quando provai a rialzarmi mi sentì cedere le gambe, scottavo, mi sentivo andare a fuoco letteralmente. Avevo gli occhi rossi e gonfi, mi facevano male dal troppo pianto, inoltre avevo perso le poche forze rimastomi cercando di alzarmi in piedi.

Non stavo per nulla bene e se non fosse stato per le due braccia che mi afferrarono prima di cadere per terra ora sarei stesa sul pavimento. Feci appena in tempo per vedere una cascata di capelli rossi fiondarsi verso di me, prima di piombare tra le tenebre e non sentire più nulla.

GINNY'S POV

-PER LA BARBA DI MERLINO! HERMIONE!-

Ero riuscita ad afferrarla in tempo, poco prima che toccasse terra, la tenevo tra le braccia, sentivo la sua pelle scottare sotto i miei palmi. Oggi stava benissimo. Sapevo però che quando Hermione era troppo nervosa o delusa per qualcosa il suo dolore non si ripercuoteva solo sullo spirito ma anche sul fisico.

'Deve essere per questo che è crollata così'

Non era la prima volta che sveniva, successe anche qualche giorno prima del Ballo del Ceppo due anni fa quando quell'imbecille di mio fratello la trattò come se fosse peggio di uno zerbino.

Non era nulla di troppo grave ma Hermione ne risentiva molto, dovevo portarla in infermeria sperando di avere abbastanza forza per alzarla da terra. Mi alzai in piedi e vagliai un paio di possibili soluzioni, appurato il fatto che non sarei stata in grado di portarla in infermeria da sola, applicai il mio piano B.

-HARRY! RON! VENITE QUI DATEMI UNA MANO!-

Urlai per farmi sentire dal dormitorio femminile fino alla sala comune Grifondoro. Gettai un'ultima occhiata alla mia amica prima di inginocchiarmi accanto a lei e prendere la sua testa piena di capelli crespi in grembo ed incominciare ad accarezzarli.

Volevo un mondo di bene ad Hermione e se qualcuno le torcerà anche solo un capello, non esiterò a cercarlo per tutto il mondo magico e non ed a finirlo in modo molto lento e doloroso.

Sentì dei passi che arrivavano di corsa dalle scale quando Harry e Ron fecero il loro ingresso in camera, rimanendo allibiti.

-Ma cosa è successo? Miseriaccia!- era il rosso a parlare che con un'evidente espressione di preoccupazione sul viso passava dal fissare me al fissare Hermione svenuta tra le mie braccia.

-Ha avuto di nuovo un mancamento, non so chi l'abbia delusa o innervosita fino a questo punto ma appena lo scoprirò dovrà vedersela con me; almeno questa volta tu non c'entri Ronald.-

Se possibile Ron diventò ancora più rosso dall'imbarazzo; fu Harry a dirottare il discorso.

-Dovremmo portarla subito in infermeria- disse con sguardo serio; fin troppo serio. Ero certa che il ricordo della notte passata ad assistere Silente nelle cure di Malfoy fosse ancora vivido in lui.

Ron prese Hermione in braccio con una delicatezza che mi stupì, non era da lui essere così dolce.

Con passo svelto e senza perdere altro tempo tutti e tre ci incamminammo verso l'infermeria.

'Ottimo, direi che quest'anno è iniziato per il verso giusto'