Le tenebre o la luce?

520 29 5
                                    

HERMIONE'S POV

Arrivati di fronte all'ufficio di Silente, Harry mi strinse la mano per darmi forza e io ricambiai. Ero grata al destino per avermi donato un amico come Harry Potter, sempre pronto a proteggermi e ad aiutarmi.

Arrivarono anche due serpeverde e il mio stupore era evidente. Guardandoli meglio notai che il primo era scuro di carnagione e aveva due grandi occhi blu lo ricollegai immediatamente a Blaise Zabini. Il secondo con un colpo al cuore mi resi conto fosse proprio Draco Malfoy, sembrava proprio una serpe con quel ghigno che aveva stampato in faccia, tanto che lo avevo pure scambiato per un compagno di Zabini. Non ci parlavo da due giorni, in sala comune lui mi evitava e io non mi azzardavo ad avvicinarmi. Non perché avessi paura; assolutamente no, ma perché non ne trovavo il motivo e non volevo che mi insultasse dopo tutto il tempo passato in infermeria e quello che mi aveva detto; o meglio chiesto.

Il mio perdono, per me era una cosa importante, non so se mi sarei messa in gioco così tanto.

Guardai Malfoy di sottecchi e vidi che lui incrociò il mio sguardo. Rimasi incatenata a quegli occhi color ghiaccio per minuti forse ore, quando lui con un'espressione molto vicina al disgusto distolse lo sguardo.

Mi rattristai; era il solito Malfoy di sempre.

-Cosa ci fate qui?- Era stato Harry a parlare.

-Non so Pott.. ehm cioè volevo dire Harry, Silente ci ha convocati qui dopo le lezioni-

Vidi il biondino abbassare impercettibilmente lo sguardo nel pronunciare il nome del mio migliore amico. Mi feci sfuggire un sospiro di sorpresa, non ero ancora abituata alla loro confidenza; e a quanto pareva non ero l'unica.

Zabini strabuzzò completamente gli occhi color blu mare mentre si girava verso l'amico, probabilmente per chiedergli spiegazione, ma Malfoy lo zittì alzando una mano.

-Ti spiegherò tutto più tardi Blaise. Storia lunga-

-Comunque...- riprese Harry leggermente imbarazzato  -Anche noi siamo stati convocati da Silente, a quanto pare sarà una cosa che dovremo condividere-

-Allora cosa aspettiamo? Saliamo!- Era stato Blaise Zabini a parlare che esortandoci e pronunciando la parola d'ordine si avviò per raggiungere l'ufficio del preside.

Non avevo osato parlare o rivolgere la parola al biondo ossigenato che stava per entrare nella rientranza di pietra; temevo di perdere quel poco di autocontrollo che mi rimaneva per evitare di riempirlo di domande.

Quando anche Harry iniziò a salire le scale io mi fermai un attimo indecisa se dire qualcosa o continuare per la mia strada. Mi sentivo così insicura.

-Prego Granger, dopo di te- La voce gelida di Malfoy mi raggiunse da dietro le spalle sembrava più vicina di quanto lo era in realtà. Un brivido sconosciuto si riversò per tutta la mia schiena mentre raccogliendo tutto la calma che avevo in corpo rispondevo al bel grifone.

-Certo Malfoy, grazie-

'Lo avevo ringraziato? Lo avevo fatto davvero? Sarà stato solo una risposta di cortesia'

Senza pensarci su troppo iniziai a salire le scale e varcando il portone dell'ufficio di Silente mi sedetti su una delle poltrone dove Zabini ed Harry avevano già preso posto.

Silente era in piedi che con un sorriso ci accoglieva nella stanza, ma non era solo, infatti in un angolo vicino al pensatoio del preside stazionava Piton intento a mantenere la sua solita aria indifferente.

Quando tutti ci fummo accomodati Silente parlò.

BLAISE'S POV

Vidi arrivare prima la Granger e poi Draco, era preoccupato lo notavo da come fossero rigide le spalle e da come serrava la mascella passandosi una mano tra i capelli platinati.

Iniziavo a preoccuparmi, era una strana combricola da riunire la nostra.

-Vogliate scusarmi, ma mancano due membri a questo incontro e gradirei attenderne l'arrivo se non vi dispiace-

Tutti annuimmo, la tensione poteva tagliarsi con il coltello; lo sentivo e inoltre quel biondino mi doveva delle spiegazione sul perché, per esempio, avesse chiamato Potter per nome. Finita la riunione gli avrei fatto uno dei miei interrogatori.

Dopo qualche minuto la porta dell'ufficio si spalancò e fecero il loro ingresso una cascata di capelli rossi e una dal colore biondo sporco. Ginny Weasley e Luna Lovegood entrarono nella stanza trafelate per l'evidente fretta. La Weasley prese posto vicino alla Granger mentre la Lovegood si sedette proprio vicino a me.

Avevo sempre pensato che la rossa, la Weasley fosse una forza della natura, selvaggia ed indomabile; all'inizio mi affascinava ma poi avevo capito che non faceva per me. Troppo indomabile. Per quanto io possa essere serpeverde amo la dolcezza... riservata solo a me, ovvio.

Guardai la ragazza minuta che si era appena accomodata di fianco a me.

Lunatica Lovegood...

Le sue stranezze ormai erano state raccontate, se non fosse stato per il costante velo di spensieratezza inusuale che la ragazza si portava addosso, la corvonero sarebbe quasi sembrata normale; ho detto quasi.

Dovevo ammettere che negli anni era cresciuta, le sue forme si erano ben proporzionate e i suoi capelli biondo sporco lunghi fino alla vita erano uno spettacolo d'ammirare per non parlare dei suoi occhi, due pozze grigie così profonde... mi ci sarei perso dentro se solo avessi potuto.

'Per Salazar! Ma cosa mi succede?! Avanti Blaise ricomponiti lei è Lunatica Loovegod, vedi di non dimenticartelo!'

'Basta perdersi in queste sciocchezze!'

Esatto basta.

La voce del preside mi riportò alla realtà, cercai di raccogliere tutta l'attenzione che potei e mi misi ad ascoltare.

-Ragazzi sono contento che siate venuti tutti, ciò che sto per dirvi non lo sapete , ma è fondamentale che voi mi ascoltiate. Potete farlo?-

Annuimmo tutti ed il preside riprese il discorso.

-Bene, come potete notare il Signor Ronald Weasley non è stato chiamato, questo ci tengo a precisare, momentaneamente. Non ritengo sia ancora il momento di avvertirlo in quanto il Signor Weasley tende ad essere troppo impulsivo ed emotivo; ma a tempo debito saprà tutto. Così come la Signorina Pansy Parkinson.-

'Pansy Parkinson?? Ma davvero? Per Salazar ma cosa ci sarà mai di così importante da coinvolgere anche quella pazza??'

-Non fate quelle facce ragazzi, ho scelto voi consapevole delle vostre differenze per affidarvi un compito; so che alcuni di voi sono figli di mangiamorte... -

A queste parole sussultai e girandomi capì all'istante che anche Draco si era sentito preso in causa.

-Ma credo che nessuno in questa stanza voglia diventare uno di loro. Perciò ora vi chiedo ragazzi, sareste disposti a dare la vita per combattere il male? Mi spiego meglio, sareste disposti a combattere contro Voldemort in persona?-

Calò il silenzio, nessuno osò parlare. Fu una voce chiara e forte a interromperlo e quando la riconobbi mi stupì ancora di più nel vedere a chi appartenesse.

-Si... io... io lo sono.-

Era stato il mio migliore amico a rispondere, più determinato che mai e mi parve di poter cogliere il coraggio Grifondoro ardere dentro di lui prima che un coro di 'si' ancora stupiti si levasse sovrastando i miei pensieri.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora