Harry Potter stava guardando fuori dalla finestra, incantato dalle stelle luminose che, con l'oscurità che circondava la tana, erano ancora più brillanti.
Il suo pensiero correva a Ron ed Hermione che erano rimasti ad Hogwarts; non ne capiva bene il motivo, ma poco importava in realtà. I regali per entrambi li aveva spediti e lui si era ritrovato due pacchi regalo sopra il letto la mattina di Natale. Non poteva negare che gli mancassero e non poco; ma sicuramente Hermione avrà avuto i suoi buoni motivi per non tornare e Ron... beh Ron voleva stare con lei, questo Harry lo aveva capito.
La mano corse istintivamente al nuovo braccialetto, un gesto che negli ultimi giorni faceva spesso. Adorava stare dai Weasley, ma senza Ron si sentiva un po' fuori posto.
Rigirava in continuazione il braccialetto d'acciaio con al centro una targhetta con inciso una frase che Harry doveva ammettere, fosse fatta apposta per lui, almeno nella prima parte."Sopravvivere e combattere l'orrore, rende il cuore nobile."
Sopravvivere e combattere... già Harry lo stava facendo da ben sei anni. Da quando era un pupillo. Era stanco di dover sopravvivere e combattere, senza mai vivere davvero. Poter assaporare la gioia della spensieratezza giovanile; gli anni in cui il problema più grosso dovrebbe essere quello di conquistare una ragazza, non cercare di non morire ogni due minuti. Una fanciulezza che gli era stata portata via.
Continuava a rigirare il braccialetto, un tick nervoso che sembrava tranquillizzarlo apparentemente. Curioso, se si considera che non sapeva nemmeno di chi fosse. Lo aveva trovato sul comodino; un piccolo pacchettino con dentro il bracciale d'acciaio che brillava alla luce del sole. Era semplice e bellissimo. Harry se n'era innamorato subito e lo aveva indossato. Aveva chiesto a tutti i Weasley se fosse stata opera loro, ma tutti gli avevano detto la stessa cosa, non era da parte loro.
E allora da chi arrivava?. Draco no, il suo regalo lo aveva già ricevuto e poi sembrava un dono così intimo. Hermione e Ron nemmeno. Harry continuava a chiederselo da quando lo aveva aperto, ma ancora niente.
Mentre era ancora concentrato a capire chi glielo avesse donato; il flusso dei suoi pensieri fu improvvisamente interrotto da una voce dolce e gentile, che Harry conosceva fin troppo bene.
-Belle le stelle non trovi?-
Ginevra.
Era di fianco a lui sorridente con indosso una tuta e una maglia a maniche corte; i capelli acconciati in uno chignon sfatto e anche così, Harry dovette ammettere, che era maledettamente sexy.
Senza dargli il tempo di rispondere la rossa gli si sedette accanto e insieme iniziarono a guardare le stelle; in un silenzio che non era imbarazzato, ma trasmetteva pace. Ogni volta che era affianco a lei Harry si sentiva bene, nonostante il cuore che batteva furioso.
Le loro mani erano a poca distanza ad Harry sarebbe bastato allungarle un poco per poterla afferrare. Proprio in quel momento Ginevra si girò verso di lui, il suo sguardo si fissò insistente negli occhi smeraldo del moro.
La sentivano entrambi quell'attrazione che li portava l'uno verso l'altro, i loro cuori che piano piano smettevano di battere per conto loro e si allineavano creando una melodia. In un impeto di coraggio Harry prese la mano di Ginny, che dal canto suo rimase immobile, inebriandosi del tocco di lui.
Harry era così vicino da poter sentire l'odore della pelle di lei, un tocco di primavera in mezzo a tutta quell'aria gelida.
Le loro labbra si stavano quasi per sfiorare; quando un lampo di luce rosso attraversò la radura, spezzando la
magia che li legava.Ginny si staccò immediatamente, guardò prima fuori, poi Harry e con un'occhiata dispiaciuta iniziò a correre giù per le scale. Nella mano destra era apparsa la sua bacchetta.
Dopo aver mentalmente imprecato e insultato ogni mago esistente sulla faccia del pianeta, Harry la seguì.
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Inaspettatamente, noi
FanfictionE se Draco Malfoy non fosse così cattivo come si pensa? Se avesse potuto fare scelte diverse? E se potesse riniziare tutto da capo? DAL TESTO: " Il biondo la guardò seccato. -Quanto sei testarda! Avanti fidati di me- Fidarsi di lui? Era incredibi...