Ginevra Weasley stava tornando, stanca ed indolenzita, al suo dormitorio; sapeva che una volta arrivata molto probabilmente ci sarebbe stata Hermione a tempestarla di domande, ma per ora non voleva pensarci. La giornata era stata lunga e la serata difficile. Ginny continuava a sentire le viscide mani di Mclaggen addosso, le sembrava un incubo. Lo aveva fatto per la sua migliore amica e la consapevolezza che quello che aveva subito sarebbe toccato ad Hermione fece accapponare la pelle alla rossa.
Ginevra era ancora sconvolta, aveva sentito il sapore della paura quando quel verme l'aveva silenziata per impedirle di chiedere aiuto; per un attimo aveva temuto di non uscirne indenne. Ricordava fin troppo bene le parole di Mclaggen quando lo aveva liberato dall'incantesimo.
"Ve la farò pagare a tutti e due, cominciando da te"
Il suo viso era una maschera di rabbia pura poi aveva ripreso a toccarla, per vendicarsi. Quando Ginny aveva sentito le voci di Blaise e di Piton farsi sempre più vicine, aveva capito che era il momento di agire o non ne sarebbe uscita bene. Tirando un enorme sospiro la rossa attraversò la sala comune diretta ai dormitori. Voleva solo arrivare in camera il prima possibile. Era felice che Hermione non corresse più alcun pericolo, tuttavia quello che era successo l'aveva sconvolta.
"Signorina Weasley le va di raccontarmi cosa è successo?"
Ginny rivedeva Silente davanti a se che con delicatezza le chiedeva di raccontare l'accaduto. Ovviamente la grifondoro raccontò tutto, omettendo il piccolo particolare riguardante il piano attuato con Malfoy e Zabini e della pozione polisucco; non fu difficile mentire, lo faceva ormai da tempo. Il preside le aveva assicurato che gli avvenimenti di quella sera sarebbero rimasti segreti e che Cormac Mclaggen sarebbe stato immediatamente allontanato dalla scuola; ma si sa le cose che sono segrete ad Hogwarts le sa tutta la scuola.
La Weasley era felice lo stesso; era quello che voleva. Sapeva, quando aveva acconsentito di far parte di questo piano, che le cose non sarebbero state facili; sapeva anche che Mclaggen avrebbe potuto fare di tutto e che per lei accettarlo sarebbe stata dura; ma pensare che se fosse andato tutto bene Hermione sarebbe stata al sicuro le aveva dato la forza di continuare.
La sua migliore amica da quando c'era stato l'incidente nel corridoio era perennemente in ansia, mangiava meno, si torturava le mani e la notte faticava a dormire. Ginny la sentiva agitarsi nel sonno, aveva paura la sua Hermione e chi non ne avrebbe? La rossa la capiva fin troppo bene adesso.
Scrollò il capo.
'Basta pensare a queste cose'
Si, doveva assolutamente smetterla, non le faceva bene, doveva cercare di lasciarsi alle spalle tutta questa storia. Prendendo un bel respiro Ginny cercò di calmarsi.
Stava quasi per entrare in camera, quando una mano decisa l'afferrò per il polso.
La rossa fece uno scatto ritraendo subito il braccio e spaventata indietreggiò fino a scontrarsi contro la porta del suo dormitorio. Nei suoi occhi si mescolavano terrore ed ansia.
***
Respirando affannosamente; Ginny cercò di riacquistare la calma mentre la sua mente recepiva l'immagine che aveva davanti. Due occhi smeraldo la stavano fissando stupiti e perplessi.
'è Harry, è solo Harry'
Fece un respiro, e poi un altro dopo due minuti buoni riuscì a riacquistare il controllo necessario, mentre il moro restava in religioso silenzio lasciandole il tempo che le serviva per riprendersi.
-Harry! Perdonami, io non... non ti avevo visto-
'Calma Ginevra, respira, va tutto bene è solo Harry'
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Inaspettatamente, noi
FanfictionE se Draco Malfoy non fosse così cattivo come si pensa? Se avesse potuto fare scelte diverse? E se potesse riniziare tutto da capo? DAL TESTO: " Il biondo la guardò seccato. -Quanto sei testarda! Avanti fidati di me- Fidarsi di lui? Era incredibi...