Convalescenza

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DRACO'S POV

Ormai è una settimana che sono chiuso qua dentro, tra pozioni dal gusto tremendo e incantesimi di guarigione. Credo che impazzirò da un momento all'altro.

-Madama Chips quand'è che me ne potrò andare? Ho detto che sto meglio/

-Signorino stia tranquillo è stato attaccato da uno dei serpenti più velenosi del mondo magico non si potrà muovere da qui finché Silente non glielo permetterà-

Come mi aspettavo la risposta era sempre la stessa.

-Vi ho detto che sto bene per Godric fatemi uscire da qui!-

Nella settimana appena passata Blaise è venuto spesso a farmi visita, per fare due chiacchere e raccontarmi un po' di affari suoi, io invece non avevo molto da dirgli visto che in infermeria non succede mai nulla di interessante.

Ogni tanto è venuto anche Potter, che tra un imbarazzo e l'altro mi portava qualche dolce dal banchetto della colazione, iniziai ad abituarmi alla presenza dello sfregiato, forse dico forse mi sta iniziando a stare simpatico.

Una cosa positiva dello stare chiuso qui dentro è che posso pensare in pace, apparte quando arriva Pansy Parkinson che mi si appiccica come una cozza addosso e non mi lascia stare nemmeno per un secondo.

-Ciao Dracuccio sono venuta a trovarti non sei contento?-

'OH MERLINO! No vi prego tutti ma non la Parkinson'

-Madama Chips mi scusi non mi sento per nulla bene credo di dover vomitare, mi aiuti!-

Speravo che se avessi finto abbastanza bene forse la donna avrebbe cacciato via Pansy così da lasciarmi un po' di tregua. Da quando ero finito in infermeria e si era saputo che mi era venuta una "rara malattia" per il quale avevo bisogno di molto riposo, la Parkinson non faceva che starmi addosso e il più delle volte causandomi più dolore che altro.

Come quando Mercoledì ha voluto a tutti i costi portarmi una minestra e me l'ha rovesciata tutta addosso inutile dire che mi sono scottato procurandomi un paio di giorni extra in infermeria.

-Signorina Parkinson fuori di qui al Signorino Malfoy ci penso io -

Con uno sguardo di puro disprezzo la serpeverde guardò la donna anziana e sbuffando sonoramente se ne andò a grandi passi dall'infermeria.

-Grazie a Merlino se n'è andata, vorrei uscire di qui un giorno-

Madama Chips trattenne una risata mentre capiva che stavo fingendo solo per allontanare Pansy dall'infermeria.

Passarono altre due ore e iniziai ad essere veramente scocciato; volevo uscire da li.

Non notai subito la persona che si sedette di fianco al mio letto, tanto ero concentrato a pensare ad un modo per poter sgattaiolare via senza essere visto dall'infermiera; ma quando alzai gli occhi tutti mi sarei aspettato meno che la Granger fosse al mio capezzale con tra le mani quello che mi sembrava una fetta di torta alla melassa. La mia preferita.

-Grager che ci fai qui?- chiesi stupito

-Ciao Malfoy, senti neanche io vorrei essere qui, sto solo facendo un favore ad Harry, lui non riuscirà a passare oggi così ha chiesto a me di venire-

Concluse con evidente imbarazzo, notavo che era nervosa dal modo in cui si mordeva costantemente il labbro, come faceva pressione con i suoi denti su quello inferiore.

Le sue labbra avevano un colore roseo ed erano carnose, avevano una forma così delicata.. chissà come doveva essere sfiorarle con un bacio..

'ALT. STOP UN MOMENTO. COSA?? MA CHE VADO A PENSARE?' lei è la mezzosangue non me lo devo scordare.

-Beh ringrazia Potter da parte mia-

Calò un silenzio piuttosto imbarazzante, che fu spezzato poco dopo proprio dalla Granger.

-Senti mi dispiace che tu sia rinchiuso qui dentro-

La guardai aveva gli occhi color nocciola... erano così belli..

'STOP. STOP DRACO BASTA' spaventato dalla piega che stavano prendendo i miei pensieri ricorsi allo scudo che usavo sempre. Avrei fatto la serpe.

-Non ho bisogno della compassione di una mezzosangue come te-

Mi uscì così senza convinzione, non riuscivo più ad insultarla come prima, le mie barriere i miei scudi erano crollati quando Potter mi ha mostrato che io posso scegliere da che parte stare. Perché io posso scegliere.

Ma ormai il danno lo avevo fatto, la Granger non mi aveva visto come Potter, lei non sapeva..

Un'espressione arrabbiata le attraversò il viso facendole scurire gli occhi.

'è bella anche quando si arrabbia'. Mi spaventai ancora di più.

Da quando facevo certi pensieri?

-Sai Malfoy? Ora basta, ho provato ad essere gentile con te, ho provato a passare sopra ai tuoi insulti, credendo che con un po' di gentilezza magari avresti evitato di prendermi sempre in giro o di disprezzarmi, speravo che un giorno ti accorgessi che io e te non siamo molto diversi; ma mi devo ricredere. Tu lurida serpe sei senza speranza, sei una persona orribile e lo rimarrai sempre. Non mi sorprenderebbe se diventassi uno schifoso mangiamorte come tuo padre; siete della stessa pasta alla fine. Sei crudele e io non voglio né parlarti né vederti mai più. Sono stanca, non so proprio cosa Harry abbia visto in te.-

Con queste parole ed una furia incontrollata Hermione Jean Granger si alzò dalla sedia ribaltandola ed uscì dall'infermeria sbattendo la porta.

Quindi lei sapeva.

La guardai finché non se ne andò, mi invase una profonda tristezza, ormai non mi importava più del dovere verso i miei genitori, mi ero stancato come la Granger. Mi ero stancato di essere chi non ero.

Le sue parole mi avevano ferito nel profondo più di quanto immaginassi e questo mi spaventò a morte. Quando è successo che la Granger riuscisse a scalfirmi così?

Con una profonda tristezza provai a stendermi sul mio letto per riposare un po' i nervi tesi e cercando di domare il mal di testa che mi stava trafiggendo il cranio.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora