La morte dei giusti

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-Cosa aspetti? Seguila!-

La voce non la sentì nemmeno, era rimasto imbambolato a fissare il ritratto della Signora Grassa che si era richiuso dietro le spalle di Hermione; scappata via come una furia.

Ginny sbuffò rumorosamente proferendo coloriti epiteti sugli uomini e la loro stupidità, mentre a passo deciso si avvicinava a Draco Malfoy. Quando gli fu di fronte, lo prese per le spalle scuotendolo come un bambino.

-Dannati uomini- proferì di nuovo schioccandogli le dita davanti al viso. - Malfoy razza di idiota, datti una mossa!-

Draco si girò, apparentemente riscosso dallo stato di trans in cui era caduto. Guardò infuriato la grifondoro che, rossa come un pomodoro, esibiva il suo miglior cipiglio alla mamma Weasley.

Harry si era già allontanato di svariati passi e guardava Malfoy mimandogli un muto avvertimento, 'non farla arrabbiare'. Ecco cosa gli stava chiedendo.

Draco Malfoy respirò rumorosamente, mentre le sue mani si piegavano a pugno. Stava per replicare a tono, quando guardò di nuovo Harry che scossava appena la testa con occhi bassi.

-Oh e va bene!- sbottò il biondo esasperato, accontentandolo. - perché ci tieni così tanto che io parli con lei? Non ho nulla da dirle- concluse poi. Si sentiva teso come una corda di violino. Le parole della Granger ancora limpide gli rimbombavano in testa. A dispetto di come si stava mostrando, sentiva tutto il corpo scosso da un tremito, aveva un tale casino in testa che un incantesimo Confundus avrebbe solo potuto aiutarlo a riordinare le idee. Ma davanti agli altri doveva saper fingere e suo padre aveva ben provveduto ad insegnarglielo.

Ginny se possibile si incupì ancora di più.

Harry dietro di loro guardava la scena inorridito. Se l'idea di Malfoy era quella di non fare arrabbiare la rossa, non ci era riuscito. Per niente.
Ginny sembrava una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, stava tremando da capo a piedi; e l'espressione di sufficienza che il biondo aveva dipinta in viso non aiutava la causa.

-Non...non hai...- si fermò per riprendere fiato -Nulla da dirle?!- sbottò la rossa inviperita. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, mentre le mani le si chiudevano e riaprivano spasmodicamente.

Malfoy in risposta alzò semplicemente un sopracciglio, mantenendo la sua aria da strafottente.

-No- rispose secco -Nulla-

Harry si portò le mani alle orecchie per evitare una rottura netta dei timpani. Conoscendo Ginny sarebbe esplosa di lì a breve e allora, chiunque si fosse trovato nei paraggi, sarebbe dovuto correre ai ripari per evitare danni permanenti.

Con somma sorpresa del 'Bambino che è sopravvissuto' però la rossa non urlò. Le sue mani continuavano a chiudersi spasmodicamente, ma il suo sguardo di fuoco si era raggelato come l'Antartide in inverno.

Se Draco Malfoy fosse uscito vivo dalla sala comune grifondoro allora gli avrebbe sicuramente rubato il titolo di 'ragazzo sopravvissuto' pensò Harry, sempre pronto ad un'eventuale esplosione nucleare.

-Ah si?- chiese con voce secca - nulla... ne sei sicuro?- parole come acido corrosivo le uscivano dalla bocca velenosa - Tre mesi fa. Stanza delle necessità. Ricordi? So tutto.- concluse gelida.

Il sorriso che solcò il volto rigido di Draco, non aveva nulla di cordiale e contrastava nettamente con gli occhi freddi e turbinanti di lui; che riservarono a Ginevra Weasley un'occhiata di puro odio.
Ricordava uno squarcio in una tela perfettamente immacolata, uno spettacolo brutale e in un qualche modo sbagliato.

Ginny ricambiò con sguardo tagliente. Pronta ad esplodere come un vulcano, avrebbe travolto chiunque avesse provato a fare del male ad Hermione; Malfoy compreso. Sapeva che era necessario, ma almeno doveva una spiegazione alla riccia, altrimenti lei non si sarebbe mai fermata. Anche se iniziava a pensare che non fosse stato saggio lasciare Hermione all'oscuro; probabilmente lei da sola avrebbe potuto salvarli tutti.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora