L'incubo.

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HERMIONE'S POV

Corsi il più veloce possibile verso il castello mentre il vento mi scompigliava i capelli.

'Cosa era successo?'

'Malfoy mi ha baciata!'

'Perché mi ha baciata?'

Stavo continuando a correre con questa domanda fissa in testa. Non capivo cosa gli fosse preso. Sembrava ne avesse bisogno, come se ne dipendesse la sua vita.

Io poi non mi ero certo tirata indietro, l'assurdità della situazione è che mi era piaciuto!

'Mi è piaciuto baciare il furetto! Il mio primo bacio...'

Scossi la testa, era tutto un sogno doveva esserlo. Mi tirai un pizzicotto, ma non feci altro che constatare l'ovvio; ero sveglissima.

Ero persa nei miei pensieri quando una voce mi chiamò, mi bloccai all'istante desiderando di sparire.

-Granger- sentì dietro di me il ragazzo ghignare compiaciuto. Evidentemente trovarmi da sola lo rendeva felice.

Mi girai lentamente.

-Mclaggen- dissi con un velo di disgusto.

Cormac Mclaggen il ragazzo più stupido e viscido che io abbia mai incontrato era davanti a me con un sorriso divertito stampato in faccia.

-Strano trovarti tutta sola Granger-
Disse facendo un passo verso di me, io automaticamente ne feci uno indietro, cercando di portare la mano alla mia bacchetta senza farmi vedere.

Era un bel ragazzo peccato che debba aver sbattuto la testa da piccolo, così il suo cervello deve averne risentito e adesso era un pervertito. Le voci su di lui erano tantissime, di come si approfittasse delle ragazze e trovasse il modo di portarsele a letto anche contro la loro volontà.

I professori però non ne sapevano nulla, e le ragazze interessate non aprivano bocca; per cui Mclaggen l'aveva sempre passata liscia.

Speravo che non mi notasse e invece l'anno scorso alle selezioni di quiddich di Grifondoro aveva chiesto di me a Ron. Rabbrividì, ripensarci mi diede il voltastomaco.
Peccato che da quel momento i miei rifiuti non siano bastati a tenermelo lontano. Sapevo perfettamente che aveva un'ossessione per me, e questo mi terrorizzava.
Infatti non giravo mai da sola, Ron ed Harry mi accompagnavano ovunque e quando non potevano; Ginny e Neville ci pensavano per loro.

Ma questa volta non fu così.

-Cosa vuoi Mclaggen?- dissi secca.

Lui fece un altro passo verso di me senza staccarmi gli occhi di dosso.

-Voglio te Granger- lo disse con voce roca e desiderio. Lo vedevo ardere nei suoi occhi.

Deglutì mentre sentivo il terrore propagarsi nel mio corpo. Mclaggen era una delle poche persone che mi facesse paura, era capace di tutto.

Feci un'altro passo indietro.

-Lasciami in pace - non tremò la mia voce, non feci trasparire la paura che mi stava assalendo. Dovevo essere forte.

Avevo quasi raggiunto la bacchetta.

Lui azzerò la distanza tra di noi con un movimento fulmineo e nella fretta di allontanarmi la mia bacchetta mi cadde dalla tasca della divisa.

-Bene, bene Granger siamo completamente indifesi senza bacchetta; come piace a me-

Cercai di allontanarmi ancora mentre mi si seccava la gola, la sua vicinanza mi fece venire la nausea.

Mi scontrai contro il muro e lui mi bloccò inchiodandomi con una mano da un lato e l'altra dall'altro del mio viso.

Era troppo vicino.

'Pensa Hermione!'

Il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Che schifo.

'Pensa! Pensa!'

Intanto lui alzò una mano verso di me e con una lentezza snervante mi accarezzò la guancia. Brividi di disgusto partirono da ogni parte del mio corpo. Ogni mio singolo nervo voleva ribellarsi e tirare un calcio nei Paesi Bassi di quel pervertito.

-Mclaggen lasciami andare!- Dissi stringendo i denti.

-Lasciarti andare? Dopo aver avuto un'occasione del genere? Mai.- Ghignò.

Rabbrividì ancora di più e mi fece venire voglia di tirargli un pugno.

-Mi fai schifo- glielo sputai addosso.

Vidi i suoi occhi incupirsi. Avevo esagerato.
Mi prese i polsi e mi bloccò con il suo corpo contro il muro. Non avevo più vie di fuga.

-Vedremo se ti farà così schifo Granger, che tu lo voglia o no, sarai mia.- era arrabbiato, lo sentivo.

'Come faccio ad uscirne? Pensa Hermione!'

Mille pensieri mi vorticavano mentre Mclaggen iniziava a baciarmi il collo e io cercavo di respingerlo.

-Basta lasciami!- Cercai di muovere una gamba per colpirlo, ma lui era troppo forte.

Avevo le lacrime agli occhi. Non dovevo piangere.

Mclaggen alzò lo sguardo puntandolo nel mio. Voleva baciarmi glielo si leggeva in faccia. Mi avrebbe avuta e non potevo fare niente per impedirglielo.

-Lasciami stare- ero meno decisa di prima ma il ribrezzo si poteva leggere tranquillamente sul mio viso, ero quasi all'estremo della sopportazione.

Stava per farlo, stava per rovinarmi la vita. Chiusi gli occhi forte per evitare di guardare la sua faccia compiaciuta per avercela fatta. Serrai le labbra.

Quando sentì un rumore assordante e riaprì gli occhi pieni di terrore con ancora il cuore in gola. Vidi Mclaggen a qualche metro di distanza steso sul pavimento dolorante.

Mi cedettero le gambe, caddi a terra in ginocchio mentre iniziavo a tremare e a piangere. Sentì due braccia forti sollevarmi e prendermi in braccio; alzando il viso riconobbi Blaise Zabini che mi guardava preoccupato.

Mi ha salvata dal mio incubo peggiore.

-Tranquilla Granger, adesso ti porto via da qui-

Cullata dalla sua voce che infondeva sicurezza, mi appoggiai con la testa al suo petto incapace di contenere i singhiozzi.

Inaspettatamente, noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora