Sono in casa seduto sul divano che faccio zapping. Non mi rendo nemmeno conto dei canali che mi passano davanti.
Non ho nessuna intenzione di andare a quella stupida festa anche se sono tentato. Sento suonare al campanello, sbuffando, mi alzo e vado ad aprire.
Mi ritrovo davanti Sara, vestita abbastanza elegante. È veramente bella così.<< Tesoro. Che ci fai qua? >> dico meravigliato, continuando a fissarla mentre tengo la mano sulla maniglia della porta.
<< Gianluca cosa ci fai conciato così? >> mi guardo e noto che ho semplicemente un paio di pantaloni della tuta, le pantofole e una maglietta a maniche corte; riporto lo sguardo su di lei chiedendole cosa ha di male il mio abbigliamento; << Gian, la festa >> mi fa girare, chiude la porta e inizia a spingermi verso camera mia. Mi blocco e fermo anche lei.
<< Sara, non ci penso nemmeno a venire a quella festa >> incrocia le braccia al petto e alza gli occhi al cielo.
<< E dai, accompagnami... >> scrollo la testa in segno di negazione; << E dai, ti prego. Non puoi lasciare la tua ragazza da sola >> congiunge le mani e fa il labbruccio. Non posso dirle di no. Rassegnato mi avvicino all'armadio. Prendo i miei jeans, la mia maglietta bianca attillata e la giacca nera di pelle. Mi dirigo in bagno, mi cambio velocemente e resto, per dei minuti interminabili, davanti allo specchio a sistemarmi il ciuffo.
<< Va bene così? >> dico entrando trionfante in sala, mentre faccio un giro su me stesso.
<< Si dai andiamo >> mi avvicino. Le lascio un veloce bacio e, poi, le porgo il braccio, ci prendiamo a braccetto e ci dirigiamo al luogo che Beatrice stamattina mi ha detto.
Entriamo nel locale e subito veniamo accolti da musica alta e un ammasso di gente che balla e si muove con bicchieri in mano.
<< Ho trovato Piero, Ignazio e Alice. Andiamo? >> dice avvicinandosi al mio orecchio, urlando.
<< Vado un attimo al bancone, poi vi raggiungo >> mi vado a sedere su uno degli sgabelli e mi fermo a guardare il barista che prepara vari cocktail; << Una vodka liscia >> mi viene servita qualche minuto dopo che inizio a bere velocemente. Non sono molto esperto in queste cose ma vengo attratto dai vari colori accesi contenuti nei bicchieri e inizio ad ordinarne di svariato tipo, mai provati prima. Faccio ridere il ragazzo perchè ordino dicendo "uno di quelli rossi" o "uno verde misto giallo". Non conosco i nomi e nemmeno mi interessa saperli.
Perdo il conto di quanti ne bevo ma conosco perfettamente il risultato. Sono completamente ubriaco. Mi sento leggerissimo; non controllo bene i movimenti del mio corpo e mi viene da ridere senza motivo.
Per la prima volta, da quando mi sono trasferito qua, sto davvero bene. Mi sento libero, felice; forse perchè non sono me stesso.Mi si avvicina una ragazza e io sorrido come un ebete. Non capisco chi sia, dal momento che ho la vista un po' offuscata.
Si posiziona in piedi, in mezzo alle mie gambe; appoggio le mani sui suoi fianchi, mentre lei affonda il viso nel mio collo e inizia a lasciarmici baci umidi. Mi prende per mano, mi alzo e io la seguo chissà dove.Mi ritrovo in una stanza, poco illuminata.
La ragazza si avvicina a me, inizia a baciarmi e senza che me ne renda conto fa scivolare via la mia giacca. Rimango immobile e lascio che sia lei a dettare le regole visto che è più lucida di me. Fa una leggera pressione sulle mie spalle e io mi lascio cadere a peso morto sul letto.
La ragazza tira giù la zip del suo vestito, lo lascia scivolare fino alle sue caviglie e mi appare davanti senza reggiseno e con un paio di tanga quasi trasparenti, rosse con pizzo.
Si mette a cavalcioni sopra di me, slaccia la cintura dei miei pantaloni e me li toglie. Passa la mano sui miei addominali, togliendomi poi la maglietta.
Fa tutto in silenzio, in modo esperto e malizioso.
Mi toglie gli slip e, in modo deciso, gioca con il mio membro alternando mani e bocca. Mi eccito notevolmente; inarco la schiena quando mi rendo conto che sto per raggiungere il massimo piacere ed esplodo nella sua bocca.
Sento una risata soffocata, la ragazza si alza si abbassa le mutandine e si riposiziona sopra di me.
Mi giro, la metto sotto di me e faccio unire i nostri due corpi e subito la stanza viene riempita da respiri pesanti, irregolari, da gemiti che echeggiano contro le pareti. Le sue dita si agganciano ai miei capelli per poi farle scivolare lungo la mia schiena e far affondare le unghie nella mia pelle. Urlo leggermente dal dolore e sferro un colpo più forte, al quale lei geme violentemente; ma sembra non importarle visto che lei è la prima a ricominciare con i movimenti mantenendo un ritmo sostenuto e regolare.
Schiocchi di labbra, giochi di lingue e di mani accompagnano la notte giovane
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Amabilmente odiosa
RomantizmSe pensate che la protagonista della storia possa essere la classica ragazza presa di mira, magari anche bruttina e che arriva il bellissimo ragazzo a salvarla innamorandosi di lei, vi sbagliate! Una storia dove i ruoli saranno ribaltati. Lei: Beat...