<< Ehi Sami passa >> urlo sbracciandomi per farmi passare la palla dal mio amico. Mi arriva in mezzo ai piedi, inizio a correre verso la porta scartando tutti, tiro e la palla va in porta facendo goal.
Corro per tutto il campo con le braccia sollevate e con qualche amico che mi corre incontro.
<< Rimani sempre tu il piu forte eh >> mi canzona Alessio dandomi una leggera pacca alla schiena.
È una semplice e classica partita tra amici al campetto sulla passeggiata. Niente di particolare, ma comunque entusiasmante.
Sono solo circa dieci giorni che sono ritornato a casa, ma credo che sia la cosa più bella di questo mondo. Qua sto bene, mi sento libero, sto bene con me stesso. La serenità mentale prima di tutto.
Faccio segno con la mano del time-out e mi vado a sedere al bordo del campo. Frugo nel mio borsone e tiro fuori il mio iPhone. Ignoro tutte le notifiche e accedo al mio profilo Instagram; controllo i vari like e poi do un'occhiata alle storie. La prima persona che mi salta all'occhio è beamandi. Mi fa strano vedere il suo nome: da quando sono partito non l'ho piu sentita e nemmeno ho più voluto sapere notizie riguardanti lei.
Apro la storia e mi appare una schermata nera con la scritta: "Il tempo passa, è finita male, ma nonostante tutto lo penso ancora e mai smetterò di farlo"
Non è per voler essere sempre al centro dell'attenzione, ma sicuramente parla di me, della nostra storia.
Ecco questi sono i momenti in cui mi sento in colpa ed egoista. Blocco velocemente il telefono ma, mentre sto per riporlo nel borsone, mi arriva una chiamata da parte di Sara.
<< Ehi tesoro come va? >>
<< Gian ho bisogno di te >> la sua voce preoccupata mi fa allarmare immediatamente.
<< Cos'è quella voce? Cos'è successo? Mi fai preoccupare...>> fa una leggera risata e questo mi solleva leggermente.
<< No scusami, non volevo farti preoccupare. È solo successa una cosa e ho bisogno di un consiglio>>
<< Sono tutto orecchie signorina, mi dica >> scherzo facendola ridere.
<< Eh niente, Piero... Piero mi ha baciata. E io... ho ricambiato >>
<< Tesoro, non vedo dove sta il problema. Se hai ricambiato la risposta te la sei gia data da sola, non credi? >>
<< A te non dispiace? >> faccio una faccia da punto interrogativo. Ma quando mi rendo conto che non può vedervi le rispondo.
<< Sara, non capisco i fini di questa domanda, ma no, non mi da fastidio. Anzi, sono felice per te. Sono sicuro che Piero potrà essere il ragazzo adatto a te...>>
<< Ammetto che non gli sono indifferente >> mi dice timida e imbarazzata.
<< E allora parlate, provate a costruire qualcosa. Non dovete mica sposarvi >> ride nuovamente. Ho sempre pensato che il suono della sua risata fosse musica per le orecchie.
<< Va bene, grazie Gianlù. Comunque senti... Beatrice l'hai più sentita? Come stanno andando le cose tra di voi? >>
<< Sara scusa, ora devo andare >> taglio corto infastidito dalla domanda.
<< No Gianluca aspetta, non volevo farti innervosire >> mi dice dispiaciuta.
<< Ma no tranquilla, ci sentiamo. Ciao >> mollo il telefono e rientro in campo a giocare.
Corro da una parte all'altra e sbaglio tre goal. Ho solo bisogno di scaricare tutta la tensione e i nervi.
Ammetto che sentire il suo nome mi fa ancora un certo effetto.
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Amabilmente odiosa
RomanceSe pensate che la protagonista della storia possa essere la classica ragazza presa di mira, magari anche bruttina e che arriva il bellissimo ragazzo a salvarla innamorandosi di lei, vi sbagliate! Una storia dove i ruoli saranno ribaltati. Lei: Beat...
