• Capitolo 32 •

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Spengo la sveglia ancora prima che inizi a suonare. Mi alzo quasi con prepotenza; ormai questo letto sta diventando impossibile da sopportare. Mi sono girato e rigirato per tutta la notte, non ho dormito praticamente nulla; il mio pensiero fisso è quella tremenda notizia che abbiamo scoperto ieri con Ignazio.
Mi vesto e poi mi dirigo in cucina a fare colazione assieme a mio fratello.

<< Buongiorno Ern >> gli dico passandogli la mano sulla spalla sinistra

<< Buongiorno bro. Ho bisogno di un consiglio >> mi dice un po' imbarazzato.

<< Sono tutti orecchi >> rispondo mentre inzuppo un biscotto nella tazza piena di latte.

<< Circa una settimana fa mi sono baciato con una ragazza e vogliamo provare a frequentarci >> inizio a tossire a queste parole ma gli faccio segno con la mano che è tutto a posto e di continuare; << Non sarà mai una cosa serissima eh. A tredici anni cosa vuoi fare >>

<< Eh si si appunto >> affermo non sapendo bene cosa dire

<< Va beh e in pratica ieri sera mi ha invitato a casa sua perchè ha detto che siamo soli e che i suoi non ci sono >> mi dice mentre guardo il telefono.

<< NO! >> quasi urlo scattando in piedi

<< Cosa no? >> la voce di mio fratello mi fa rendere conto della mia reazione esagerata non riferita a quanto detto da mio fratello.

<< No Ern >> sorrido visibilmente impacciato;    
<< Non era riferito a te. Era per... per una cosa che ho... >>
La testa mi gira leggermente ma senza darlo a vedere mi risiedo al mio posto e sfoggio uno dei miei sorrisi migliori; << Comunque Ern, vai oggi. In fondo siete piccoli non potete fare niente di che. Ora però scusami ma devo andare >>

<< Gian ma io... >> cerca di fermarmi in modo sconsolato.

<< Ciao a tutti >> urlo mentre mi chiudo alle spalle la porta d'ingresso. Cammino verso la fermata del bus con il mio iPhone in mano aperto sulla chat della scuola visto che ho letto il mio nome. Leggo i vari commenti che si susseguono uno all'altro con una velocità folle.

Matt 4B:
Certo che lei è proprio una stronza!

Sofiiii:
Però pure lui...

Avatar42:
Non so sia più stronza lei o più rincoglionito lui...

Lamia 5A:
Dai però, poveretto

Giulia:
Io la odio, non l'ho mai sopportata

Leggo tutto questo senza capire. Non riesco a trovare il motivo di tanta schifezza e cattiveria. Oltrepasso il cancello della scuola ed entro nel cortile notando subito gli occhi di tutti gli studenti puntati su di me. Alcuni scrollano la testa, altri ridono.
Il mio respiro accelera e sento che le gambe cedono.
Vedo Ignazio che mi corre incontro; mi prende e mi trascina dalle scale d'emergenza con velocità.

<< Ma cosa sta succedendo? Perchè tutti mi guardano? E questi messaggi sulla chat della
scuola? >> il mio amico sbarra gli occhi incredulo.

<< Ma come non sai niente? >> scrollo la testa sempre più preoccupato; << Non hai visto cosa hanno pubblicato sulla tua bacheca? >> a questa domanda sblocco l'iPhone e apro la mia bacheca sulla chat scolastica. Alla vista della foto quasi mi sento mancare. Un immagine di Beatrice in intimo mentre bacia un'altro. Mi siedo sugli scalini e mi sbottono sia giacca che felpa perchè sento l'aria mancare. Guardo Ignazio che mi lancia uno sguardo sia dispiaciuto che ammonitorio.
Odio ammettere che aveva ragione; sia lui che Piero. Riposo gli occhi sulla foto e guardo più attentamente l'uomo. Mi sembra di averlo già visto, è un viso familiare. Quando mi rendo conto di chi è scatto in piedi e afferro il braccio a Ignazio.

<< Igna... guarda...guarda l'uomo >> prende il mio telefono in mano e io glielo indico; << É lo stesso che era qua l'altro giorno, quello con cui ho fatto a botte>> senza dire niente mi prende per la giacca e mi tira all'interno dell'edificio alla ricerca di sua cugina.

Bisogna chiarire questa situazione una volta per tutte, sta di fatto che mi ha tradito; e giuro che questa volta tra me e lei finisce qua. Sono stufo di dare me stesso in tutto e a tutti e poi venire preso in giro.

Amabilmente odiosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora