Il suono fastidioso della sveglia mi fa aprire gli occhi. Scendo velocemente dal letto e inizio a vestirmi.
Sono impaziente di iniziare questa nuova giornata: è l'ultimo giorno di scuola e poi oggi pomeriggio si parte per Roseto. Finalmente sono arrivate le tanto attese vacanze di Natale.
Per fortuna mio papà è riuscito a farsi togliere questi due giorni di lavoro e oggi parte con noi, almeno evitiamo altre discussioni.
Mi chiudo in bagno per vari minuti che sembrano eterni, a sistemarmi il ciuffo.
Infilo gli ultimi libri in cartella e, tutto raggiante, raggiungo la cucina dove faccio colazione.<< Buongiorno a tutti >> mia madre si volta a guardarmi stupita.
<< Come siamo raggianti questa mattina >> afferma sorridendomi.
<< Beh oggi iniziano ufficialmente le vacanze e poi si torna a Roseto >> mia madre mi sorride intenerita.
<< Ricordati oggi di venire subito a casa a finire di prepare la valigia >> annuisco alle parole di mio papà, poi mi alzo ed esco da casa pronto ad iniziare questa ultima giornata in gabbia.
Queste vacanze dovranno servirmi a riflettere, cambiare, prendere decisioni importanti ma soprattutto anche per rilassarmi. Ne ho bisogno. Questi mesi sono stati piuttosto turbolenti e ricchi di emozioni e situazioni nuove per me, difficili da gestire.
Raggiungo il mio solito posto dalle scale di emergenza; lascio un bacio sulla guancia a Sara e poi saluto tutti gli altri.
<< Allora pronti ad iniziare queste vacanze? >> dico mentre strofino le mani tra di loro per scaldarmi.
<< Non vedevo l'ora. Ho proprio bisogno di stare sotto le coperte al calduccio e dormire fino a tardi>> dice Alice un po' per tutti alla fine.
<< Come passerete il Capodanno? Potremmo festeggiare tutti insieme >> propone Sara.
<< Io sarò sicuramente con Igna, ma potremmo comunque aspettare l'anno nuovo tutti insieme >> conferma la ragazza dai capelli neri.
<< Si perchè no, almeno ci divertiamo >> segue a ruota Piero.
<< Io non ci sono. Parto per Roseto oggi, sono dalla mia famiglia su >> Sara mi sorride. Sa bene quanto ci tengo a ritornare in "patria"; << Ignazio dov'è?>> Alice fa cenno con la testa indicandomi il mio amico che sta arrivando da noi.
<< Buongiorno amore >> si lasciano un veloce bacio a stampo.
<< Buongiorno >> ormai si è capito che oggi sono di buon umore, ma non posso dire stessa cosa di Ignazio che, sotto lo sguardo dei nostri amici, mi prende per un braccio e mi trascina lontano da loro.
<< Senti non fare il finto tonto e nemmeno quello che, perchè mi fai venire i nervi >> lo guardo confuso e senza capire.
<< Stai bene? Non capisco... >>
<< Vedo che quando vuoi però capisci >> ribatte acido lui.
<< Non so di cosa tu stia parlando >> mi sta spaventando, il suo sguardo è infuocato e parla da solo. Mi da una spinta che mi fa indietreggiare di qualche passo.
<< Non sai di cosa sto parlando? Bene allora te lo faccio capire io. Se ti dico Beatrice, ieri
pomeriggio?>> sbarro gli occhi mentre un nodo alla gola mi si forma rendendomi difficile la respirazione; << Guarda che ti ho visto ieri quando sei andato da lei >><< E a te cosa te ne frega? Sono fatti miei >>
<< Bene se la metti su questo piano allora vai al diavolo. Io lo stavo facendo per te, ti avevo già avvisato. Sei un coglione Gianluca, non ti rendi conto che ti usa. Ma pensi di essere l'unico ragazzo che si porta a letto, anche se sei il suo scopa-amico? Ma dove lo hai il cervello, dove cazzo? >> le sue parole mi lasciarono per un attimo spiazzato, a questo non avevo pensato.
<< Ma io la amo...>>
<< Allora sei doppiamente coglione. Ma come fai ad essere innamorato di una cosi? Cioè ma dove vivi? Ti ripeto: io sono stufo di vedere gente che soffre dietro a quella troia di mia cugina >> non avrei mai immaginato che Ignazio potesse parlare con così tanto disprezzo di una sua parente. Le sue parole mi rimbombano in testa.
"Ma pensi di essere l'unico ragazzo che si porta a letto..."
"Ma pensi di essere l'unico ragazzo che si porta a letto..."
No cavolo, no. E io che pensavo che facendo così, sarei riuscito ad avvicinarla di più a me, e invece alle mie spalle se ne scopa degli altri.
Ha ragione Ignazio sono un coglione, mi sto facendo prendere per il culo e mi sto facendo usare.<< Oh ma ci sei? >> mi prende per le spalle e mi scrolla leggermente. Ed ecco come tutta la mia gioia e felicità di stamattina sono svanite.
<< Si si ci sono >>
<< Hai capito tutto quello che ti ho detto? >>
<< Si Ignazio, si. Ho capito di essere un coglione. Al ritorno dalle vacanze sistemerò questa situazione, mollerò tutto. Te lo prometto >>
<< Ma non lo devi promettere a me. Non me ne frega una minchia, puoi fare quello che vuoi. A me da solo fastidio il modo in cui ti tratta, senza che tu te ne renda conto >> annuisco.
<< Si ok grazie. Ora lasciami in pace >>
Vi prego non voglio più sentire niente, non voglio più sentire parlare di Beatrice.
Voglio solo che questa giornata di scuola finisca per andarmene via da qua e raggiungere casa mia, Roseto, mio nonno, i miei amici, il mio lungomare, il mio pallone...
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Amabilmente odiosa
RomanceSe pensate che la protagonista della storia possa essere la classica ragazza presa di mira, magari anche bruttina e che arriva il bellissimo ragazzo a salvarla innamorandosi di lei, vi sbagliate! Una storia dove i ruoli saranno ribaltati. Lei: Beat...