• Capitolo 31 •

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Mentre sono seduto sul divano con un libro in mano che leggo, improvvisamente suona il campanello. Sbuffo e mi alzo per andare ad aprire. Appena apro la porta mi ritrovo, stranamente, Ignazio davanti e rimango abbastanza stupito dall sua visita.

<< Ciao Gian. Disturbo? >> scrollo leggermente la testa.

<< No ma che, figurati. Entra pure >> si leva la giacca e l'appende al porta abiti e poi si accomoda sul divano dove poco dopo mi accomodo anche io.

<< Sei solo in casa, vero? Avrei bisogno di parlarti>> rimango sempre più perplesso dalla situazione che mi si sta presentando.

<< Solissimi. È successo qualcosa? >>

<< Non a me, ma a te. Credi che stamattina, a scuola, non avessi capito che hai fatto a botte? Mica sono scemo io. Ho notato anche da come ti muovevi che avevi dei dolori allo stomaco. Li hai ancora? >> mi chiede con un leggero tono ammonitorio ma allo stesso tempo preoccupato.

<< Ho preso degli antidolorifici e sembrerebbe stia passando >>

<< Suppongo che tu lo abbia fatto per proteggere quella squilibrata di mia cugina >> abbasso la testa e mentalmente conto fino a dieci. Non voglio discutere, non voglio più stare a perdere tempo e fiato per parole che andranno perse nell'aria. Chiudo gli occhi e rivedo la scena di stamattina e sbotto. Ho bisogno di raccontare tutto, magari lui sa qualcosa.

<< Senti Ignazio, ho dovuto. Lo avresti fatto anche tu. Era dietro la scuola con un uomo. Avrà avuto una trentina d'anni. La strattonava per un braccio e la minacciava. Sembrerebbe che lei abbia conti in sospeso con lui, come se gli ridovesse indietro qualcosa. Lui l'ha chiamata per nome e quando a Beatrice ho chiesto se lo conosceva, mi ha semplicemente risposto che non sapeva chi era e cosa voleva da lui. Era spaventata, lo ammetto. Non so come comportarmi, non vorrei fosse in pericolo e io sono qua bello tranquillo senza fare niente. Ti prego dimmi che sai qualcosa >> Ignazio non risponde. È rimasto basito dalle mio racconto.

<< No Gianlù, non vedo chi possa essere. Mia cugina è sempre stata una tipa strana ma non tanto da arrivare a mettersi nei casini con gente più grande di lei >> scrollo le spalle, mi alzo ed estraggo dalla giacca una sigaretta che inizio a fumare fuori dalla finestra; << E Gianluca, ti prego, smetti di fumare. Ti fai già troppo male >> lo guardo male, faccio cadere la cenere in eccesso e poi la spengo prima di finirla.

Devo smettere, ha ragione. Basta soffrire e farmi del male.

<< Mi aiuterai, vero? >> chiedo improvvisamente.

<< A fare cosa? >> mi domanda continuando a smanettare sullo schermo del suo smartphone.

<< A capire chi è quell'uomo >> rispondo con fare ovvio.

<< Mamma mia che palle tutte queste pubblicità che ti si aprono >> inizia ad imprecare in tutte le lingue del mondo visto che è un sito che non riesce a chiudere. Vedo che ricomincia a maneggiare fino a che non si interrompe, sgrana gli occhi e sbianca improvvisamente.

<< Ohi Igna, che succede? >> mi fa segno con la mano di andarmi a sedere accanto a lui.

<< Menomale che questo sito mi si è aperto >> inizio a leggere per capire in che sito mi trovo. Leggo il titolo in alto: "Sugar baby"; << Gianlù ti spiego io. Allora le sugar baby sono ragazze consenzienti di eta superiore ai 16 anni che si vendono ad uomo ricco più grande che le mantiene >>

<< Si e... cosa dovrei farci? Non capisco >> mi mette il telefono tra le mani e con il dito mi indica di scorrere tutte le foto di queste ragazze. Arrivo quasi in fondo e vedo un immagine.
Poi leggo il nome sotto: Beatrice Mandi.

<< Ora abbiamo capito chi era quell'uomo di stamattina. È capace ad averne combinate una delle sue. Ma come le è venuta in mente una cosa del genere? Cazzo, ma ha solo 17 anni, non si può vendere così in cambio di soldi, vestiti e altro. Io non... non ci possono credere >>
Ignazio si alza e inizia a gesticolare nervosamente. Io sono ancora fermo, seduto sul divano, con lo sguardo nel vuoto e il telefono tra le mani.

<< Dobbiamo andare a parlarle. Deve esserci una spiegazione, per forza dai >> dico per cercare di convincermi.

<< E quale Gianluca? Se non quella di divertirsi, scopare ogni giorno e avere in cambio tutto quello che vuoi da un uomo ricco. Ora ti rendi conto con che razza di persona ti sei fidanzato?! >> sta quasi urlando e a me, come sempre, si propaga uno strano senso di ansia, di panico, di colpe sullo stomaco. Non so ne che dire, ne che fare.

Io sono sicuro che una spiegazione a tutto questo ci sia.

Amabilmente odiosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora