55.Right choice?.

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When Everything Changes

Capitolo 55





''Ti prego, smettila di piangere.'' Valentina mi strinse tra le sue braccia come gesto di conforto. Eravamo nella sua camera, e ringraziai il cielo per l'assenza dei suoi genitori.

''C-come potrei? Hai sentito le parole della dottoressa?!'' Sussurrai priva di ogni forza, riuscivo solo a piangere e a singhiozzare.

FlashBack 

''Okay, so cosa ha procurato quei sintomi. Ma prima vorrei farti delle domande. -Annuii velocemente aspettando che continuasse- Hai avuto rapporti sessuali in questi due mesi?''

''Uhm.. si, l'ultimo è stato circa un mese fa.'' Morsi il mio labbro sentendomi in completo imbarazzo. ''E avete ricordato le precauzioni?'' 

''C-certo, voglio dire, credo d-di si.'' Spalancai gli occhi a quelle domande, dove voleva arrivare? E mille dubbi annebbiarono la mia testa.

''Credi? Hai avuto un ritardo, vero?'' Chiese ancora una volta la dottoressa, e a quella domanda rimasi paralizzata. Ero tanto presa dalla mancanza di Harry, da non accorgermi del ritardo del mio ciclo.

La dottoressa aspettò una mia risposta, così mi limitai ad annuire. ''Sin da quando sei venuta dicendomi i tuoi sintomi ho iniziato ad ipotizzare, e dopo averti fatto un'ecografia ed averti chiesto quelle domande, posso affermare che tu, sia incinta. Congratulazioni!'' Mi sorrise leggermente lei e la mia bocca allo stesso momento toccò il pavimento e riuscii a sentire il mondo crollarmi addosso. Non poteva essere vero, non doveva esserlo. 

''Ne è sicura?'' Balbettai ancora sconvolta. ''Si, sicurissima. Lo sei da un mese.''  La testa iniziò a girarmi e riuscii solo a pensare che dentro la mia pancia c'era un piccolo esserino che sarebbe nato. Un piccolo Harry.

''Ora dobbiamo prenotare una visita mensile, per fare le varie ecografie.'' 

''S-si. Le farò sapere io per telefono.'' Con ancora gli occhi spalancati, uscii da quello studio senza neanche aspettare che la mia amica mi raggiungesse.

Fine FlashBack

''Sta calma, fa dei respiri profondi e cerca di calmarti.'' Valentina parlò lentamente e mi intimò di fare ciò che aveva detto.

''Brava, continua così.'' Parlò ancora lei quando vide che pian piano mi stavo calmando.

''Cosa vuoi fare riguardo tutto questo?'' Sussurrò dopo pochi secondi.

''Non ho mai pensato di abortire, non potrei mai farlo.'' Rimasi per alcuni secondi in silenzio e poggiando le mani sulla mia pancia. ''Ma?''

''Ma sarà davvero difficile dirlo ad Harry, e-e credo che n-non lo farò.'' Il mio sguardo era fisso sul pavimento.

''Stai scherzando vero? Come puoi solo pensare di non dirglielo? E' anche suo figlio.'' Valentina mi guardò preoccupata alzandosi in piedi.

''Perché dovrei rovinargli la vita con un figlio? Lui è nel pieno della sua carriera e questo gli causerebbe solo problemi, soprattutto con tutta quella merda dei management.'' Raccolsi delle lacrime sul mio viso e cercai in tutti i modi di non crollare ancora in un pianto isterico.

''So che non è la cosa giusta da fare, ma so anche quanto ci tenga al suo lavoro e alla sua musica. E non voglio essere odiata da Harry, quindi lo crescerò senza di lui.''  Respirai profondamente, e mi sentii morire alle stesse parole che pronuncia, non avrei mai resistito senza di Harry. Ma era una decisione che doveva essere presa, per quanto in futuro, me ne sarei pentita.

''Ti ho sempre appoggiata in tutto. Ma ora no, non puoi dirlo davvero. Lui ha il diritto di saperlo e poi cosa farai? Lo lascerai senza dargli una spiegazione?!'' Alzò di poco la voce e mi si bloccò il respiro.

''Vuoi davvero lasciarlo senza dirgli niente? Dopo tutto quello che avete passato e dopo tutto l'amore che avete condiviso?'' 

''Valentina! Ti prego basta! Non vorrei mai farlo, ma non posso fare altrimenti. Devo mettere da parte tutto l'amore che provo per Harry e pensare a cosa sia meglio per lui e per mio figlio.'' Morsi il mio labbro inferiore e fissai la parete bianca dinanzi a me. 

''Non riuscirai a superarlo da sola, per quanto tu sia forte, non potrai farlo anche questa volta.'' La mia amica si sedette al mio fianco e mi fissò con occhi lucidi.

''Non sarò da sola, spero nell'aiuto della mia migliore amica.'' Le sorrisi leggermente prima che lei potesse stringermi in un abbraccio, facendomi così, sfogare.



*            *           *

Trascorsero quattro giorni da quando scoprii di essere incinta, ed in quel tempo misi tutta me stessa per cercar di non far capire niente ai miei genitori o a mio fratello. Ma anche se non dicevano niente, l'avevano ormai capito. 

Harry per tutto il tempo aveva provato a chiamarmi, a mandarmi messaggi, ed io feci ogni cosa possibile per non prendere quel telefono e dirgli quanto lo amavo, quanto mi mancasse e quanto non riuscivo più a sopportare la sua lontananza. Però rimasi lì a fissare lo schermo del cellulare che continuava ad illuminarsi. 

Non avevo neanche più lacrime da versare, le avevo esaurite durante quei giorni dove avevo solo pianto e cercato di non lasciarmi andare. 

In quel momento ero sul mio letto a mangiare quanto più gelato possibile, circondata da tante coperte e cuscini, fino a quando non vidi un numero che non avevo in rubrica, chiamarmi. 

Titubante presi il cellulare ed esitai per pochi secondi, prima di trascinare il dito sullo schermo e rispondere.

-Pronto?-

-Piccola..- Sussultai quando riconobbi la voce calda e bassa di Harry, e mille brividi mi percorsero la schiena. Mi era mancato troppo.

-C-ciao Harry, come va?- Cercai di mascherare il mio dolore con una risata, che uscì completamente isterica.

-Come va? Come credi che vada? E' da quattro giorni che provo a contattarti, perché mi hai ignorato?-  Harry urlò leggermente ed aprii la bocca per rispondere, ma cosa potevo rispondere? Volevo solo dirgli ogni singola cosa, e baciarlo senza mai fermarmi.

-Sono stata molto occupata in questi giorni, e-e ora dovrei andare.- Cercai di parlare con voce ferma, ma il mio tentativo fallì miseramente quando gli occhi iniziarono ad inumidirsi. 

-Stai scherzando vero? Dimmi di si, perché non puoi star dicendo davvero.-   Harry continuò con quel tono di voce, facendomi sentire ancora più male di quanto non lo fossi.-Va bene, stasera ti richiamo. E per favore, rispondimi.- Cambiò radicalmente tono, ma lo sentii sospirare.

-C-certo.- Sussurrai ed iniziai a tremare.

-A dopo, ti amo.-    Mi mancò il respiro, e sentii il mio cuore battere. 'Ti amo così tanto Harry, non dimenticarlo mai. ' Avrei voluto dirgli, ma, restai in silenzio chiudendo subito dopo la chiamata.

''Cosa ho fatto?'' Urlai lanciando con forza il cuscino contro la porta. Il dolore nel mio petto mi stava lacerando lentamente, e non l'avrei sopportato quella volta, non avrei mai sopportato l'assenza di Harry.

''Posso entrare?'' Circa 10 minuti dopo sentii mio fratello bussare alla porta, e prima che potessi rispondere, lui l'aprì.

''Ora tu mi dici cosa ti sta succedendo, perché non posso vederti neanche un giorno di più in queste condizioni.'' Stefano parlò con tono duro ma allo stesso tempo preoccupato e premuroso, ma rimasi immobile alle sue parole. Cosa avrei potuto dirgli?

When Everything Changes [H.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora