When Everything Changes
Capitolo 61
Giovanna's pov
-Piccola?- Quanto poteva essermi mancato quel nomignolo?
-Harry?- Risposi ad Harry con tono preoccupato ed allarmato per una sua reazione.
-Aspettiamo davvero un bambino? - Sorrisi quando pronunciò quell'abbiamo ed ascoltai le sue successive parole-Voglio dire, sono così felice di questo che potrei esplodere, cazzo!-
-Si, Harry aspettiamo davvero un bambino, ma non dire certe parole davanti a lui o a lei.- Ridacchiai e lo sentii fare lo stesso.
-Oh giusto, scusami.- Ridacchiai ancora e continuai a mantenere quello stupido sorriso sul volto, come avevo potuto, anche solo per pochi secondi, credere di farcela senza di lui?
-Perché non mi hai detto tutto quando l'hai scoperto?- Sospirò dopo alcuni secondi di silenzio.
-Harry, te l'ho detto, la tua vita è già troppo incasinata e non avrei mai voluto farti finire nei guai.-
-Non è stata solo colpa tua, ma anche mia ed è per questo che non dovevi neanche provare a superare tutto questo da sola. Io ti amo - Trattenni il respiro a quelle parole- e riusciremo a superare anche questa, malgrado tutto e tutti.-
-Piccola, perché stai piangendo?- La voce allarmata di Harry fece alleviare i miei rumorosi singhiozzi.
-Non lo so, la gravidanza ha amplificato ogni singola emozione, e mi ritrovo a ridere senza sosta o a piangere come una fontana per la maggior parte del tempo. E' come se avessi costantemente il ciclo.- 'E soprattutto per le parole che mi hai detto' Volevo aggiungere, però mi limitai soltanto a soffiarmi il naso.
Sentii la risata di Harry espandersi nella stanza e scossi la testa seguendolo -Smettila, non è divertente.- Borbottai facendolo ridere di più.
-Okay, okay, la smetto. - Smise di ridere e continuò a parlare- Hai già fatto le ecografie vero?-
-Si, ed è una cosa fantastica. Nel primo mese era più piccolo di un fagiolo ma quella del terzo mese rappresenta perfettamente la forma del bambino, si iniziano a vedere anche le piccole manine, anche se è ancora un esserino minuscolo.- Parlai velocemente e sorridendo dalla gioia, parlare del mio bambino mi faceva sempre sentire felice.
-Si riesce già a vedere di che sesso è?- Mi chiese Harry con il mio stesso tono di voce -Si, ma ancora non lo so, volevo prima dirtelo.-
-P-posso vederle anch'io l'ecografie?- Balbettò Harry, e lacrime di felicità scesero ancora una volta dai miei occhi. -Ovvio, appena chiudiamo la chiamata te le manderò tutte e Dio, sono così emozionata per te .-
-Anch'io lo sono, non riesco ancora a credere che fra qualche mese potrò stringere al mio petto mio figlio.- Lo sentii tirare su col naso, ed iniziarono a farmi male le guance dal troppo sorridere.
-E quando dirà la sua prima parola o inizierà a camminare e a chiamarmi papà? Non vedo l'ora che tutto ciò avvenga.- Harry iniziò a fantasticare e non potevo sentirmi più felice di quello che ero, amavo quel ragazzo e sentirlo parlare di nostro figlio era così emozionante. Sentii poi un leggero ma deciso colpo alla pancia.
-Harry, il piccolo si è appena mosso, ha riconosciuto la voce del papà.- Ridacchiai accarezzando la mia pancia.
-Giuro che prenoto il prima volo per venire da te e da nostro figlio, non riesco più a stare così lontano da voi.-
-Lo vorrei tanto anch'io, eppure mi basta sapere che tu non non mi odi a morte, e che dopo tutto quello che è successo continui ad amarmi.- Morsi violentemente il mio labbro inferiore.
-Ti amo, e ti amerò per sempre e nonostante tutti i problemi e le difficoltà che avremo in futuro.- Le sue parola mi fecero calmare e riflettere, ero davvero grata a Dio di avermi fatto conoscere Harry.
-Anch'io Harry, ti amo tantissimo.- Avevo il bisogno e la necessità di dirglielo.
-Per tutto questo tempo ho creduto che tu non mi amassi più, e sentirmelo dire ora, mi fa sentire davvero bene.- Sospirò pesantemente.
-Mi dispiace così tanto per tutto ciò che ho fatto, e me ne pento tantissimo. Ma non smetterò mai, e ripeto mai, di amarti.-
-Grazie per avermelo detto, ma ora passiamo all'ecografia, quant'è la prossima?- Ci pensai per pochi secondi prima di rispondere -Fra 15 giorni, ovvero il 3 ottobre. E' sempre il 3 di ogni mese.-
-Caz- cavolo, avrei voluto esserci, ma ho un'intervista con i ragazzi.- Rimase in silenzio prima di parlare con entusiasmo -Posso annullare l'appuntamento e venire da voi, si farò così.-
-Harry, no. Non devi farlo, va bene così perché capisco che è il tuo lavoro, e poi ho letto che dovete promuovere il nuovo album questo mese, quindi sta tranquillo.-
-Ma io voglio esserci, non posso lasciarti da sola.- Sorrisi alla sua premura. -Non lo sono, sul serio. E poi ti manderò ogni ecografia e ti farò sapere ogni dettaglio di quello che la dottoressa dirà.-
-Ogni singola parola della dottoressa ed ogni movimento del bambino?- Chiese lui con voce simile ad un bimbo di 5 anni.
-Si Harry, ogni singola parola ed ogni movimento.- Lo assecondai trattenendo una piccola risata.
-Va bene, ma sappi che ti chiamerò costantemente.- Parlò ancora e potei giurare che avesse cacciato il labbro inferiore fuori. -Ovviamente non mi dispiace.- Liberai la mia risata e lo sentii fare lo stesso. Amavo la sua risata.
-Allora ci sentiamo più tardi, ti amo.- Quella volta non mi trattenni, anzi l'avrei ripetuto altre mille volte. -Ti amo Harry.-
Chiusi la chiamata e non smettendo mai di sorridere, mi buttai sul divano rilasciando un urlo di felicità.
''Ma la smetti di urlare ogni volta che sei felice?'' Stefano apparì dal nulla e si fermò davanti a me con aria preoccupata, ma si rilassò subito quando mi vide sorridere.
''No, ho appena parlato con Harry e sono troppo felice per trattenermi.'' Risi e lo vidi sgranare gli occhi e sorridere. ''Ora raccontami cos'è successo.'' Mi sorrise innocentemente lui sedendosi nel minimo spazio al mio fianco, in attesa delle mie parole.
''Beh.'' Mi misi seduta e non facendo mai sparire il sorriso sul mio viso, iniziai a raccontargli ciò era successo.
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When Everything Changes [H.S]
Romance''Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non s...