67.Grace Kelly And Styles' family.

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When Everything Changes

Capitolo 67

*   *   *   * Un mese dopo *   *   *   *

''Papà, devo far pipì.'' Sbuffai e parlai con tono lamentoso. ''Ma ci sei andata 15 minuti fa!'' Sbuffò a sua volta mio fratello che era al mio fianco. Eravamo in macchina  da circa un'ora, diretti a Roma per prendere il Jet di Harry, che ci aspettava all'aeroporto. Già, dopo tante proteste mio padre si è arreso ed accettò la proposta di Harry. Un viaggio da niente pensavo, sono solo tre ore e mezza, ma non avevo pensato a come sarebbe stato difficile viaggiare essendo incinta.

''Ma devo riandarci!'' Misi il broncio non ascoltando le lamentele di mio fratello. ''Non puoi proprio resistere?'' Sospirò mio padre, seguito dalle lievi e divertite risate di mia madre.

''Credo di si, posso provarci.'' Annuii velocemente incrociando le braccia e canticchiando a bassa voce la canzone trasmessa alla radio cercando di distrarmi ''I try to be like Grace Kelly, but all her looks were too sad, so I try a little Freddie. I've gone identity mad! I could be brown, I could be blue, I could be violet sky, I could be hurtful, I could.. papà non riesco a resistere!'' Urlai di colpo, quando sentii di non riuscir più a trattenerla. 

''D'accordo, dovrebbe esserci un autogrill tra pochi minuti.'' A quella risposta mi illuminai, non riuscendo davvero più a resistere. ''Perfetto!'' battei le mani più e più volte.

''Questo sarà un lungo viaggio, me lo sento.'' Mio fratello brontolò ancora, ed ancora io lo ignorai.

Dopo esattamente due ore e venti minuti, quattro pause bagno in qualsiasi posto che avesse un bagno, e dopo tutti i battibecchi tra me e mio fratello, arrivammo all'aeroporto dove facemmo i vari controlli ed intercettammo velocemente il pilota che ci avrebbe accompagnato ad Holmes Chapel. ''Finalmente.'' Sorrisi come una bambina quando fui davanti all'aereo di Harry.

Quel mese era passato molto velocemente, ma al contempo sembrava non passasse mai e la mancanza di Harry aumentava giorno dopo giorno, perché sentirlo tramite cellulare non poteva essere paragonato ad un suo abbraccio o ad una sua carezza. Ed era come se il bimbo dentro di me sentisse che qualcosa non andasse, tanto che per tutti e trenta i giorni era stato irrequieto ed agitato come non mai. ''Presto rivedremo papà, sei contento piccolino?'' 

''Giovanna, siamo arrivati, svegliati!''  A quelle parole spalancai gli occhi e cercai di alzarmi di fretta dal mio sedile. ''Ehy calma ghiro, sai che se non togli la cintura non potrai muoverti?'' Sentii la risata di mio fratello espandersi al mio tentativo di uscire da lì.

''Molto simpatico -slacciai la cintura e mantenendomi al sedile riuscii ad alzarmi- e non chiamarmi ghiro.''  Mi spostai ed affiancai mio fratello pronta per scendere, non prima di specchiarmi rapidamente in uno specchietto accanto al sedile. Ero davvero felice di poter rivedere Harry dopo tutto quel tempo, e non volevo perdere neanche un minuto da passare con lui. 

''Ma ti rendi conto di quanto hai dormito?'' Stefano mi tese il braccio, che non evitai di afferrare, ed iniziammo a scendere lentamente la scale che ci portavano sulla terra ferma. ''Senti, sono incinta, non infastidirmi.'' 

''No, mi dispiace ma il fatto che tua sia incinta, -raggiungemmo i nostri genitori che erano già scesi e che stavano parlando con il pilota- non cambia molto le cose.'' 

''Stronzo, smettila.'' Presi il cellulare spingendo via Stefano, e composi il numero di Harry per avvertirlo del nostro arrivo. ''Ora chiamo Harry e gli dico di essere arrivati.''

When Everything Changes [H.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora