When Everything Changes
Capitolo 1
Ho sempre pensato che tutto ciò che ci accade nella vita, accade per una ragione, ma non ho mai capito come Dio possa far avvenire tutte le catastrofi, le tragedie di ogni giorno. Ma forse è soltanto per renderci più forti e pronti a superare ogni inconveniente.
Era l'unico pensiero che invadeva la mia mente da più di tre anni ormai, ma non riuscivo a pensarla diversamente, era come se non riuscissi a scacciare quegli orribili ricordi, erano sempre lì, a ricordarmi del mio passato e egli sbagli che feci.
I raggi del sole colpirono il mio volto, e la leggera brezza mattutina spostò i miei lunghi capelli da esso, ed altri mille pensieri vennero a galla mentre ero seduta su un muretto vicino scuola in attesa di entrare.
''Ehy Gio!'' Sentii una voce in lontananza, ma riconobbi subito Raffaele. ''Buongiorno.'' mi voltai sorridendo.''C'è l'hai fatta finalmente.'' continuai ridendo. ''Molto spiritosa.'' parlò lui avvicinandosi a me e sorridendo prima di far incontrare le nostre labbra. Era da tre mesi che ci frequentavamo, e di lui avevo molta fiducia.. oltre ad essere il mio ragazzo, era anche il mio migliore amico, e con lui riuscivo a sentirmi bene.
''Sei qui da molto?'' poggiò la sua fronte con la mia ''circa 5 minuti, sono davvero in ansia. Vorrei davvero andare a Londra e non riuscirei ad accettare di non andare solo per degli stupidi voti.'' non era da me arrivare in anticipo prima delle ore scolastiche, ma ero davvero impaziente quel giorno. ''Di sicuro ci sarai'' sorrise riprendendo a baciare le mie labbra.
''Anche di prima mattina siete così sdolcinati'' riconobbi la voce odiosa di Davide dietro di me ed iniziai a ridere, ''Anche di prima mattina sei così odioso, ciao Vale!''scesi dal muretto, andando ad abbracciare la mia migliore amica, Valentina. Lei era la persona di cui potevo completamente fidarmi, era la sorella che non avevo mai avuto.''Ciao Gio, come va?'' iniziammo a chiacchierare, fin quando sentimmo la campanella suonare.
''Ci vediamo all'uscita'' sorrisi a Raffaele, lasciandogli un bacio a stampo ''A dopo!'' sorrise anche lui. Iniziai ad incamminarmi verso la mia aula seguita da Vale. Entrambi i nostri ragazzi frequentarono l'ultimo anno di liceo, mentre noi il quarto. ''Oggi annunciano gli alunni che partiranno, sono così tesa, merda!'' sospirò Vale sedendosi al suo solito banco ''Non dirlo a me.'' feci lo stesso, poggiando la borsa sul banco. Sia io che Vale andavamo bene a scuola, c'erano molte possibilità che noi potessimo andare in Inghilterra, ma c'erano molti altri studenti più bravi di noi. Speravo solo di riuscirci, era il mio sogno visitare ''La Città dei Sogni'' , fin da piccola mi aveva affascinato, ma non ero mai riuscita a trovare un qualcosa che poté farmi arrivare lì.
''Buongiorno ragazzi'' i miei pensieri furono interrotti dal professore ''Buongiorno'' la classe disse in coro. ''Come sapete, abbiamo selezionato un gruppo di studenti che premieremo per il loro impegno, con un viaggio d'istruzione a Londra'' fece una pausa prima di prendere un foglio dalla sua agenda ''Silenzio per favore!'' si schiarì la voce prima di continuare.
''Rossi, Golero, Esposito, Bianchi, Seli, Anrea, Camo, Everdeen, Votano..-'' quasi saltai dalla sedia sentendo il mio cognome, la stessa reazione fu quella di Vale che mi guardò sorridendo. Ero così eccitata di avere la possibilità di visitare Londra che non riuscivo a pensare ad altro. ''...si parte fra due settimane e domani vi verranno date altre informazioni..'' Dopo aver detto il resto dei cognomi il professore ripose il foglio nell'agenda iniziando a spiegare.
Non riuscii a concentrarmi e pensai all'enorme Big Ben disegnato sul mio foglio, ero impaziente di trovarmi lì sotto ed osservarne la bellezza. Ma se non volevo essere cacciata dalla classe dovevo liberare la mente, e così ascoltai le noiose parole del professore.
Le cinque ore erano passate in fretta, così misi velocemente tutti i materiali scolastici nella borsa ed uscii seguendo Vale fuori da scuola. Cercai con lo sguardo Raffaele, prima di notare che stava muovendo la sua mano mentre cercava di attirare la mia attenzione. ''Eccoli!'' indicai con la mano i due ragazzi. Corsi letteralmente incontro a loro mentre con ancora il fiatone chiesi ''Allora?'' sorrisi abbracciando Raffaele ''Bhè...noi..'' diede uno sguardo a Davide prima di ritornare nei miei occhi ''voi?!'' Ripetei io con gli occhi leggermente spalancati. Volevo davvero vivere quest'avventura con il mio ragazzo, sarebbe stato tutto perfetto.
''Andremmo a Londra!'' mi strinse più forte a sé ''E credo anche voi,giusto?'' aggiunse Davide ''Ovvio!'' l'abbracciò la mia amica sorridendo. Dopo pochi minuti iniziammo ad incamminarci verso le nostre case. Abitavo di fronte alla casa di Valentina, quindi quasi sempre tornavamo insieme.
Salutai la mia amica che era davanti casa sua, prima di aprire la porta.''Mamma?'' cercai di avere una risposta ''sono in un cucina!'' urlò per farsi sentire. La raggiunsi e dopo averla salutata le diedi la grande notizia ''C'è l'ho fatta! Mamma, c'è l'ho fatta, andrò a Londra!'' strinsi mia madre, aveva subito fin da quando avevo saputo di questo viaggio tutti i miei sfoghi ''Sono così felice per te!'' disse lei, era l'unica della mia famiglia che era entusiasta per il viaggio, mentre mio padre non voleva che andassi lì da sola ma ero convinta che con l'aiuto di mia madre avrebbe cambiato idea. ''Non preoccuparti per tuo padre, ci penserò io.'' Sorrise mettendo le sue mani sulle mie spalle.
Diedi la notizia anche al resto della mia famiglia, mio padre come immaginavo era contrario ma lo sguardo di mia madre mi rassicurò; invece mio fratello mi guardò con uno sguardo sorpreso ma allo stesso tempo felice.
Il resto della giornata passò in fretta, e dopo aver cenato andai nella mia camera chiamando Valentina. Ogni sera trascorrevamo ore a parlare al cellulare, era bello sentire la sua voce dopo una lunga giornata.
Dopo aver augurato la buona notte a Raffaele, presi le cuffie e schiacciai play. Il casuale portò a Half A Heart degli One Direction, non sono molto brava con le parole ma per dirla in breve.. loro mi hanno aiutato moltissimo nelle mie ore oscure, erano sempre lì, pronti a consolarmi. In parte era grazie a loro che sono andata avanti, o quasi, però mi hanno realmente aiutata.. I miei occhi si fecero sempre più pesanti, e mi lasciai trasportare dalle dolci noti di Nightingale.
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When Everything Changes [H.S]
Romance''Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non s...