When Everything Changes
Capitolo 2
Al suono della sveglia aprii gli occhi strofinandoli poco dopo. Presi poi il cellulare sotto le coperte e controllai l'ora, erano le 7:18, così decisi di alzarmi e mettere in carica il cellulare. Andai in bagno e dopo essermi lavata e truccata mi diressi verso l'armadio prendendo una maglia a maniche corte a strisce nere e bianche, un jeans blu, accompagnati dalle mie Vans bianche.
Dopo aver messo dentro la borsa i libri per la giornata scolastica, presi il cellulare e scesi in cucina, salutando la mia famiglia. ''Mamma, io vado a fare colazione fuori.'' le dissi abbracciandola ''Va bene, ma prima vieni un attimo.'' rispose lei uscendo dalla cucina. ''Per quanto riguarda il viaggio, considera tuo padre convinto!'' sorrise ammiccando ''Grazie mamma, non so cosa farei senza di te.'' l'abbraccia stringendola forte. ''Si si, ora vai, a dopo'' . Salutai un'ultima volta tutti ed uscii di casa felice come non mai.
* * * Due settimane dopo * * *
Il resto dei giorni passarono velocemente, fino a mancarne soltanto uno. Ero impaziente di volare per quasi un mese a Londra . In quel momento ero a casa dato che la scuola aveva dato quel giorno libero a tutti gli studenti scelti per il viaggio, in modo che fossimo pronti e riposati per la partenza del giorno successivo, così avevo colto l'occasione per stare del tempo con la mia famiglia.
Quella notte andai a letto presto, intorno alle 10.30 per via dell'aereo che avrei dovuto prendere fra poche ore. Chiusi gli occhi e cercai di lasciare la mente vuota provando a dormire.
La sveglia impostata per le 5.30 suonò rumorosamente, facendomi svegliare. Alzai il busto sbadigliando e mi alzai diretta al bagno cercando di svegliarmi completamente con una doccia.
Quando ebbi finito legai i capelli umidi in una treccia disordinata, misi infine una maglia senza maniche bianca mentre sopra una camicia a quadri rosa e bianchi, ed un jeans chiaro. Scesi in cucina trovando tutta la mia famiglia sveglia ''Buongiorno!'' sorrisi euforica sedendomi a tavola. ''Giorno.'' sentii mia madre seguita da mio padre. Presi un cornetto iniziando a mangiarlo e dopo poco vidi scendere anche mio fratello Stefano, che mi diede una pacca sulla spalla ''Buongiorno anche a te'' risi io. Aveva una faccia da zombie, e tutto ciò mi fece solo ridere di più. ''Smettila di ridere di me!'' rise anche lui ''Non è colpa mia se sembri uno zombie!'' detto quello, mi alzai dalla sedia ed uscii dalla cucina.
Salii in camera e mi lavai i denti, misi poi un po' di matita sugli occhi e delle passate di mascara. Controllai l'orologio e vidi che erano le 6.30, così diedi un'ultima occhiata alla mia camera e mi assicurai di aver preso tutto il necessario per il viaggio. Infine presi la borsa e lo zaino per poi chiudermi la porta alle mie spalle.
Appena scesi notai le valigie davanti la porta ''Siete tutti pronti?''urlai guardandomi intorno. ''Tuo padre sta mettendo in moto la macchina.'' uscì mia madre dalla cucina ed io annuii aspettando mio fratello, che dopo pochi minuti scese dalle scale ''Finalmente! Adesso muoviamoci!'' ''Già è tanto che sono sveglio.'' rispose lui spingendomi leggermente. Il nostro legame è sempre stato molto forte, lui c'è sempre stato per me come io per lui. A volte non dimostrava i suoi 21 anni ma ne dimostrava 13, a parte questo, dovevo tutto a mio fratello. ''Dai che sono le 6.43!'' diedi un'occhiata al cellulare.
Mio fratello prese due delle mie valigie, mentre mio padre l'altra ed il beauty-case, che successivamente misero nel portabagagli della macchina. Dopo essere saliti tutti sulla macchina ci avviammo in aeroporto, ed arrivammo dopo circa 20 minuti.
In aeroporto c'erano pochi studenti, e non mi meravigliai quando non vidi Valentina, era sempre in ritardo. Mi sedetti aspettando il suo arrivo e nell'attesa mandai un messaggio a Raffaele. ''Stai ancora insieme a quello?'' disse mio fratello sedendosi vicino a me ''Quello ha un nome, e si sto ancora insieme a lui.'' Era sempre stato molto geloso e protettivo nei miei confronti, ma tutto peggiorò 3 anni fa. Da quel giorno cambiai io, cambiò il nostro rapporto, cambiò ogni cosa. Ma come biasimarlo? Ero soltanto una ragazzina di 14 anni quando persi in un solo giorno ogni mia certezza e sicurezza, Stefano era diventato il mio punto di riferimento e non sarei riuscita mai a ringraziare mio fratello per quello che fece per me.
Ad interrompere i miei pensieri fu la voce di Stefano ''Uh! Guarda chi è arrivato.'' alzai la testa e vidi il mio ragazzo venirmi incontro con un sorriso stampato in faccia. L'abbracciai velocemente inalando il suo profumo, sentendo poi le sue mani stringermi i fianchi. Gli lasciai un bacio sulle labbra prima di iniziare a parlare ''Ci pensi che fra poche ore saremmo a Londra?!'' ''Si, finalmente non dovrò più sentire le tue continue lamentele!'' ridacchiò lui. ''Ehy, non è vero!'' gli tirai un leggero schiaffo sul petto, mettendo un finto broncio. ''Amore, lo sai che scherzo.'' rispose lui sorridendomi dolcemente mentre mi accarezzò la guancia.
''Ciao!'' sentii una voce dietro le mie spalle e sospirai mentre Raffaele salutò mio fratello.''Dove sono i tuoi?'' chiesi cercandoli con lo sguardo. ''A prendere i biglietti molto probabilmente.'' ''Okay.'' sorrisi abbracciandolo.
Dopo pochi minuti vidi all'entrata Valentina insieme ai suoi e a sua sorella. Ancora con le borse in mano corse verso di me, rischiando di cadere. ''Potevi anche camminare io rimanevo qui.'' ridacchiai abbracciandola. ''Molto divertente.'' rise anche lei prima di staccarsi da me. Arrivò anche Davide che dopo aver salutato Vale con un bacio, e me con un abbraccio iniziò a parlare con Raffaele.
Vidi i miei genitori tornare con un paio di biglietti in mano, con loro riconobbi anche i genitori del mio ragazzo. Li salutai educatamente, e prima che potessi aggiungere qualcos'altro la professoressa chiamò tutti gli studenti ''Ora che ci siete tutti, possiamo anche andare a fare il check-in, per fare gli ultimi controlli.'' tutti annuirono ed iniziarono ad incamminarsi seguendo la professoressa.
Strinsi i miei in un grande abbraccio annuendo ad ogni loro raccomandazione. ''Stai attenta e non fare cazzate, mi sono spiegato nana?'' Rise mio fratello mentre mi stinse in uno dei suoi abbracci, e anche non riuscendo a vedere il suo volto riuscii a sentire il suo tono della voce che era divenò terribilmente serio. ''Non preoccuparti gigante.'' Baciai una sua guancia prima di sorridere un'ultima volta alla mia famiglia. Andai verso il mio gruppo di amici ed insieme ci mettemmo in fila.
Passarono circa 15 minuti quando finalmente ci diedero il permesso di salire in aereo. E dopo aver preso tutti posto l'hostess ci annunciò che l'aereo stava per decollare. Allacciai la cintura e sorrisi come una cogliona, mi sentivo felice in un modo assurdo. Guardai Raffaele e notai che ebbe alcuni problemi a chiudere la sua cintura, così ridacchiai mentre la presi e la chiusi. ''Così.'' gli baciai una guancia e presi la sua mano intrecciandola con la mia. Sentimmo un forte rumore prima di decollare, e ci alzammo pian piano fino ad arrivare sopra le nuvole.
N/A
Ringrazio tutti coloro che stanno iniziando a leggere la mia storia,s pero che man mano che la storia vada avanti,aumenterete! :) Fatemi sapere il vostro parere sul capitolo,vi anticipo che i capitoli successivi saranno migliori! A presto!
Gxx
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When Everything Changes [H.S]
Dragoste''Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non s...