When Everything Changes
Capitolo 8
Aprii titubante il messaggio leggendone il testo.
-Spero che non abbia causato problemi tra di voi. Hxx-
Senza volerlo un piccolo sorriso comparve sul mio viso a quel messaggio, e mi affrettai a rispondergli evitando di parlare della situazione in cui mi ero cacciata.
-No niente di grave, non preoccuparti. Gxx-
Ero così tesa e nervosa, e non trovai altra soluzione per sfogarmi. Cercai nella rubrica il numero di Marco, un mio vecchio amico. Anche lui era stato scelto per questa gita e riusciva sempre a procurarmi qualche pacchetto di sigarette, ed erano quelle che mi servivano in quel momento.
Dopo aver chiuso la chiamata mi sedetti sul letto aspettando che Marco arrivasse con quello che volevo. Ed i ricordi mi inondarono la mente, ricordai quando lo vidi la prima volta, sembrava il tipico ragazzo cattivo con piercing e tatuaggi, ma conoscendolo fino in fondo era molto premuroso e simpatico. C'eravamo allontanati per via di Raffaele perché non voleva che fossi amica ad un ragazzo così, e mi tenne lontana da quelle che lui chiamava 'cattive amicizie' anche se lui non conosceva affatto Marco.
Non era mai stato un vizio fumare per me, e non ero mai andata oltre a qualche sigaretta, le fumavo solo quando ero particolarmente nervosa e stressata, un po' come quel giorno.
Bussarono alla porta, e quando l'aprii trovai il solito ragazzo con la giacca di pelle nera, maglia bianca sotto, ed un jeans nero aderente. Sorrisi mentre l'abbracciai, gesto che non esitò a ricambiare.
''Ecco a te!'' sorrise lui poggiando sul tavolo due pacchetti di Marlboro rosse. ''Grazie.'' ricambiai il sorriso prendendole. ''Questa volta cos'è successo, piccola?'' Prese dalla tasca un accendino e accese due sigarette, porgendomene una. Era un ragazzo affidabile, ed avevamo un rapporto molto forte prima che arrivasse Raffaele, eravamo come fratelli e lui capiva quando qualcosa non mi andava bene.
Presi un paio di tiri e risposi. '' Raffaele'' . ''L'ho sempre detto che non era il tuo tipo.'' mi guardò prima di espirare il fumo dalla sua bocca.
''L'ho capito solo ora.'' sussurrai portando lo sguardo nelle sue iridi azzurre. Aprii il balcone e lentamente uscii fuori. Feci cenno a Marco di seguirmi, che chiuse la porta e prese il pacchetto, prima di raggiungermi.
Rimanemmo lì, ad osservare Londra in tutta la sua bellezza restando nel completo silenzio.
''A te invece, come va?'' lo guardai aspettando una risposta. ''Non mi lamento.'' fece spallucce lui sorridendo.
Ridacchiai a quell'affermazione, non era mai stato tipo da relazione seria e pensai che non lo sarebbe mai lo stato.
Accesi un'altra sigaretta e la portai alle mie labbra, come se la nicotina riuscisse a calmarmi e a rendermi più tranquilla.
* * * * * *
Dopo essere rientrati dentro Marco restò a farmi compagnia, e parlammo del più e del meno. Mi sentivo a mio agio con lui, ero me stessa, senza dover fingere o essere in imbarazzo.
La porta in seguito si aprì rivelando la figura di Vale che ci guardò confusa. ''Ciao Vale!'' la salutai sorridendo. Portò la sguardo da me al mio amico ''E lui?'' ''Non ti ricordi di Marco?'' sorrisi io ''Si ma intendo, cosa ci fa qui?'' ''Beh.. compagnia, mi ha fatto compagnia'' parlai alla fine.
''Vi lascio sole.'' parlò con voce roca lui, dandomi un bacio sulla guancia. Si alzò dal letto e si diresse verso la porta. ''Ciao dolcezza, Valentina!'' ci salutò Marco chiudendo la porta alle sue spalle.
Sorrisi innocentemente mentre la mia amica si sedette al mio fianco. Notò il pacchetto di sigarette con l'accendino sul letto ''Hai fumato ancora?'' mi guardò lei. ''Due.'' mentii io ''Non credo, dato che manca mezzo pacchetto'' l'aprì lei davanti i miei occhi.
''Non sono cose che ti riguardano!'' sbuffai togliendole dalle mani il pacchetto.
Sapevo di esagerare a volte, Vale voleva solo aiutarmi ed io mi comportavo in quel modo.. non riuscivo a gestirlo, e finivo sempre per ferire le persone che amavo. Era come se in questi ultimi anni mi fossi preparata a qualsiasi ostacolo, reagendo con freddezza per non mostrare agli altri le mie debolezze.
''Smettila di fare la bambina, a me importa di te!'' mi abbracciò lei. Ricambiai dopo pochi secondi il gesto stringendola forte a me ''scusa.'' sussurrai ''Non è niente.'' accarezzò la mia schiena lei.
Adoravo il modo in cui potevo contare su di lei, su come potevo sfogarmi e lei ascoltava davvero, come poche persone che avevo intorno. Non meritavo una persona così, che sopportava tutte le mie merdate, ma eccola qui.
''Che c'è fra voi due?'' sorrise lei sciogliendo il mio abbracciò. ''Fra chi?'' risi io ''Te e Marco.'' sorrise lei. La guardai per pochi secondi prima di rispondere ''niente, non c'è niente, è solo un buon amico.'' sorrisi io. ''Certo.'' rise lei.
''Non è venuto a pranzo.'' portò lo sguardo su di me. Sapevo chi intendeva anche se non aveva pronunciato il suo nome. ''Davide ha detto che stava male.'' continuò lei ancora ''come se io stessi bene, come se fossi felice di ciò che è successo e di averlo perso.'' scossi la testa.
''Domani parlerò con lui e gli spiegherò tutta questa merda. Voglio riaverlo come amico perché noi possiamo essere solo amici.'' sospirai io scuotendo la testa.
Il resto della giornata passò in fretta, anche perché Valentina restò con me tutto il pomeriggio, fin quando non dovette scendere per la cena. Non evitò di portarmi un pezzo di torta al cioccolato, lei sapeva che l'amavo e finii per divorarla in pochi minuti.
Presi il cellulare prima di andare a dormire, e notai un messaggio da Harry.
-Sono felice che vada tutto bene,a presto. Hxx-
-Anch'io:), buonanotte. Gxx-
'Andava tutto a meraviglia' scossi la testa per l'ennesima volta a quel pensiero, e chiusi gli occhi cercando di dormire.
- - - - -
'Urla, fu tutto quello che riuscii a sentire. Intorno a me era tutto buio e riuscii a vedere solo il mio riflesso su un grande specchio. Ero diversa, del sangue scese lungo la mia pancia per finire sulle gambe.
Ero coperta di lividi, ed avevo un 'ematoma sulla faccia e sullo stomaco abbastanza grandi. Non riuscii a pensare a nient'altro che non fosse il sangue sul mio corpo e sul pavimento.
Qualcuno mi prese con violenza il braccio facendomi sbattere con forza sullo specchio. ''Oh bambolina, come mi sei mancata.'' sussurrò quell'uomo al mio orecchio. Quell'uomo che ho sempre odiato, era ritornato ed era lì davanti a me. Non riuscii a crederci ed iniziai a piangere. Ma ad ogni lacrima che versavo Luca, era il suo nome, mi tirò degli schiaffi sul mio volto.'
I miei occhi si spalancarono e raccolsi le lacrime dal mio viso, ero sudata e tremavo, avevo paura, tanta paura.
''Finalmente sei sveglia!'' disse preoccupata e mi abbracciò forte, Vale.
N/A
Scusate per il ritardo, ma non avevo del tempo per aggiornare, ma eccomi qua! ❤
Spero che questo capitolo vi piaccia, si iniziano a capire alcune cose del passato della protagonista, di quel passato che l'ha tormentata per tre anni.
Questa sera posterò il prossimo capitolo, per scusarmi del ritardo.
Commentate e votate in tante!❤
Seguitemi anche su IG : giovanna_ciarmoli 🌹
A presto!:)❤
Gioxx
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When Everything Changes [H.S]
Romance''Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non s...