When Everything Changes [H.S]

Epilogo.

When Everything Changes

Epilogo

Delle forti voci rimbombano nella mia mente, sono lontane, ed in preda al panico per qualcosa di cui non conosco il motivo. Voglio solo che la smettono di urlare.

I miei muscoli sono indolenziti, paralizzati, non permettendomi alcun movimento. I miei occhi sono come sigillati, impedendomi di vedere il volto di chi mi stava toccando e parlando. La mia testa non smette di pulsare dal dolore insopportabile, come se qualcuno mi stesse prendendo a pugni.

Cerco di respirare ma qualcosa mi frena, facendomi quasi affogare con il mio stesso respiro, sento sempre di più le forze abbandonare il mio corpo.

''Sta reagendo, ma se non trova la forza di svegliarsi tutto questo sarà inutile.'' Una voce preoccupata parla con tono grave.

''Tieni d'occhio i battiti, il respiro e la pressione arteriosa, e preparate il defibrillatore per ogni evenienza.'' Un'altra voce si sovrappone alla prima, ma non capisco ciò che stanno dicendo.

''Signore, esca, è un reparto intensivo, non può rimanere qui.'' La voce di una donna spicca tra quella degli altri e la voglia di capire cosa succede e di aprire gli occhi aumentava.

''La prego, voglio solo controllare come sta.'' Questa voce so a chi appartiene, e in quei mesi ho imparato a conoscerla bene.

''Harry! Amore, sto bene!'' Grido con tutta la voce in corpo, ma nessun suono riesce ad uscire dalla mia bocca.

Perché è tutto buio? Perché non riesco a muovermi o semplicemente parlare? Urlo con forza, fino a sentire la gola bruciare. Che mi sta succedendo?

''Non può rimanere qui, e non può far prevalere il senso di colpa per ciò che ha fatto.''

''Vi prego, voglio solo assistere qui, non vi disturberò.'' Harry sussurra quelle parole, e sento la sua voce che lentamente si spezza. ''Fatemelo vedere, per favore!'' Continuo ad urlare, in preda al dolore, Harry è l'unica persona che voglio avere al mio fianco.

Un urlo straziante lascia le mie labbra, il dolore alla testa è diventato insopportabile, quasi come se mi avessero diviso in due il cervello. Delle lacrime involontariamente scendono dai miei occhi a tutte quelle fitte, troppo forti da sopportare.

Cerco di alleviare il dolore tirando i miei capelli e urlando a più non posso, e forse è grazie a questa forza che finalmente i miei occhi si aprono.

''Cazzo, si è svegliata.'' Focalizzo l'immagine di Harry poco lontano da me, ma che in pochi secondi mi guarda.

''How are you?'' E' l'ultima cosa che dice, prima di essere spinto lontano, lontano da me.

''La paziente Giovanna Everdeen, dopo 62 giorni di coma profondo causato da un trauma cranico di grave entità, procurato dallo scontro con l'autovettura di Harry Styles, si sveglia con degli stabili parametri vitali. Si può ufficialmente affermare che sia fuori pericolo di vita. ''

Fine.