Capitolo 13

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POV'S KAREN
-Ehm,pronto-non so cosa mi voglia dire e ne chi è,ma me l'ha passato Edward e mi fido di lui.

-Spero che tra pochi giorni ti ricorderai di me e di tutto quello che siamo stati,volevo solo dirti che sarò sempre accanto a te,come un'ombra,ti proteggerò sempre,sii felice,è l'unica cosa che voglio,me ne andrò dalla tua vita,meriti tutto ciò che c'è di bello in questo mondo,e non permettere mai a nessuno di farti del male.

Non so perché ma mi viene da piangere,a un certo punto la sua voce si blocca e lascia spazio al "tu tu tu tu tu",ha attaccato. Guardo Edward che mi guarda con una faccia amareggiata,non so cosa avevo intenzione di fare,ma mi alzo,senza pensare ai tubi che sono attaccati al mio braccio,le gambe mi cedono al primo passo,cado a terra e il respiro si fa sempre più pesante,le immagini di me e Jonathan in uno sgabuzzino cominciano a farsi spazio nella mia mente,non respiro,non riesco,poi il buio,di nuovo.

***

Riesco a sentire la voce di Edward.

-Edward-dico con un filo di voce

-Amore,come stai?

-Adesso ricordo tutto-sorride, è contento che abbia fatto dei progressi dall'ultima volta che mi ha visto con gli occhi aperti.

-Mia madre dov'è?-è la prima domanda che mi viene in mente.

-È andata a casa per riposarsi, è rimasta molto male prima,ma infondo sapeva che non era colpa tua,non avresti dovuto alzarti.

-Volevo venire ad abbracciarti,e ringraziarti,io...credo di essermi innamorata di te-non ho mai detto una cosa piu giusta in vita mia.

Lui si avvicina e mi bacia,in quel momento riesco solo a pensare che da oggi,la storia con Jonathan sarà solo un ricordo.

Una settimana dopo...
Finalmente sono tornata a scuola e Jonathan non mi fa assolutamente nessun effetto.Ha cambiato anche i corsi nostri in comune,quindi ci vediamo solo nei corridoi.L'ho appena visto baciarsi con Jennifer,non provo gelosia,sembra lo faccia apposta,ma sono felice per loro.Io ho Edward e mi basta lui per essere felice,abbiamo anche gli armadietti vicini quindi ci vediamo ogni ora.Mentre mi preparo per la lezione di matematica lo vedo da lontano insieme a una ragazza,mi avvicino già accecata dalla gelosia ma non lo do a vedere.

-Angelo mio-alzo la voce sul "mio",ma chi è questa?

-Amore,lei è Samantha,la mia vicina di banco-lei mi allunga la mano,io la scanso e me ne vado via,non degnando neanche di uno sguardo a Edward.

Cammino finché una voce mi chiama da lontano:
-Karen!-Io e Leo continuiamo a essere ottimi amici,lo voglio davvero troppo bene e so che nonostante ho detto più volte a Edward che siamo solo amici, continua ad essere terribilmente geloso di lui.

-Leo!-Lo abbraccio, è da prima del coma che non lo vedo,Edward m'ha detto che mi è venuto varie volte a trovare.-Mi sei mancato!

-Anche tu!

Lo prendo per mano come due bambini e cominciamo a correre senza nessuna meta,mi diverto a stare con lui,mi sento come quando ero bambina,Edward mi vede mentre sistema i libri nell'armadietto,i suoi occhi cadono sulle nostre mani,lo vedo stringere la mascella ed è terribilmente bello ma non mi importa della sua reazione e continuo a correre mano nella mano con Leo.Andiamo nella sua stanza e mi sdraio sul letto,lui si mette affianco a me dopo aver messo un film,parte e lo riconosco subito "colpa delle stelle ",il mio film preferito,quanto mi conosce bene questo ragazzo?Appena finisce il film,ai titoli di coda mi addormento,con il braccio di Leo che mi stringe.

Quando mi sveglio Leo non è più vicino a me ma il posto dove stava lui è ancora caldo quindi dovrebbe essersene andato da poco. Sono le 18:12 però ed è tardissimo!Esco dal dormitorio,vedo Leo che cammina tranquillo, gli vado contro da dietro senza farmi sentire e gli salto addosso stringendo le gambe sui suoi fianchi e le braccia intorno al suo collo.Lui mi guarda e sorride,continua a camminare come se io non ci fossi e mi tiene con le mani le gambe schiacciate sui suoi fianchi. Mi squilla il cellulare,un messaggio.

Angelo mio:ma che cazzo stai facendo?

Era solo sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora