Capitolo 6

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-Ti prego fermati,devo almeno darti delle spiegazioni.-Non voglio spiegazioni da lui in questo momento.

Non so perché ma mi dirigo nella stanza di Leo,entro e vedo un disastro,decido di chiamarlo:

-Leo ma che cazzo è successo nella tua stanza?

-Arrivo subito e ti spiego,aspettami lì

Leo entra con un occhio nero e il labbro inferiore tutto spaccato,come se qualcuno lo avesse picchiato,e già immagino chi.

-Che cazzo ti è successo?

-Jonathan è venuto qui,mi ha sfasciato tutta la stanza e mi ha picchiato,devo ancora finire di mettere a posto.Ti prego non dirci niente,ha ragione,sono un pessimo amico

Non so che fare e le parole non riescono ad uscire quindi mi avvicino e lo abbraccio.Non so perché ma sono felice del fatto che a Jon importa ancora qualcosa di me,almeno tanto da picchiare il suo migliore amico.Esco dalla stanza,sto per piangere,vorrei spaccarcela io la faccia a Jon per quello che ha fatto a Leo.
Una mano con forza mi tira verso l'aula di scienze.

-Cazzo non potrai evitarmi in eterno,devo spiegarti come sono andate veramente le cose

-Perché hai picchiato Leo?Tu potevi divertirti con...quella e io no?

-Shhh-mi appoggia il dito sulla bocca e io glielo mordo.

-Che male!Sei diventata un cane?-alzo gli occhi al cielo incitandolo a parlare,non ho tempo da perdere.

-Giurami che non dirai mai a nessuno questo che ti sto per dire.

Per me i giuramenti sono molto importanti e lui lo sa bene,non giuro mai di starmene zitta per paura che poi non riesca a trattenermi,ma io voglio vederci chiaro in tutta questa storia.

-Te lo giuro.

-Allora,con Susan non c'ho fatto assolutamente niente.Mi ha ricattato che se non mantenevo il suo gioco avrebbe detto a tutta la scuola il mio segreto e ti prego,non chiedermi quale,sarò io a dirtelo,ma ti prego non dubitare mai dell'amore che provo per te.

-Io,mi sento una merda...

Scoppio a piangere ma lui sorride,uno di quei sorrisi per il quale vale la pena vivere.C'era solo lui con quel sorriso perfetto,e c'ero io,che morivo dalla voglia di baciarlo.

-Scusami se sono un disastro sia dentro che fuori-sto per continuare ma sta per baciarmi,lo fermo subito lasciandogli un'aria interrogativa,mi affretto a continuare

-ti prego prendiamoci una pausa,un paio di settimane,ho bisogno di riflettere per capire come sono andate veramente le cose.

-Basta dirlo,no?Perché tenere le persone sulle spine quando basterebbe dire semplicemente "non me ne fotte un cazzo di te"?

Credo che nessuna frase mi abbia mai ferito di più.Alla fine è sempre lui più forte di me.Lo è sempre stato.Perché a lui bastava una parola per farmi male.Anzi anche meno:una parola non detta,un silenzio,una pausa.Uno sguardo rivolto altrove.Si sta facendo delle idee sbagliate di me ed è proprio questa l'unica cosa che non volevo che succedesse.I miei occhi hanno incontrato i suoi e per un attimo non c'ho visto più e decido di parlare

-Scusami se ho paura di perderti,scusami se i miei dubbi ci fanno litigare,scusami se faccio solo casini e non riesco ad aprirmi completamente nei tuoi confronti.Ma nonostante tutto questo ti prego di credermi quando dico che tengo a te perché questa è l'unica cosa che conta davvero.Ti sto chiedendo una pausa per riflettere perché è davvero troppo per me tutta questa situazione.Ma tu giurami che non ti dimenticherai mai di ciò che eravamo e non dovremmo mai dubitare di ciò che saremo.

Vedo una lacrima scendere sul suo viso e finiamo per abbracciarci.

-Voglio un abbraccio che valga tutto questo tempo senza di te-dice,e io l'abbraccio ancora più forte,poi comincia di nuovo a parlare:

-Ti chiedo solo una cosa.Se arrivassimo a perderci,promettimi che nessuno prenderà mai il mio posto.Promettimi che saranno sempre un gradino indietro, un posto affianco,un abbraccio dimenticato in meno di me.Promettimi che quel posto sarà occupato sempre e solo da me .Che ci inciderai il mio nome,che non eliminerai mai il mio profumo.Prometti di non sostituirmi mai.

A quelle sue parole piango,ci stiamo perdendo davvero? Esco da quella stanza perché comincia a fare veramente troppo caldo,metto le cuffiette e cammino verso il corridoio.

-Oh Karen,amica mia!-È più fastidiosa di quando si ottura il cesso di casa

-Che cazzo vuoi Jennifer?

-Niente volevo solo ringraziarti per esserti fatta da parte con Jonathan adesso posso prendermelo tranquillamente senza intralci.

-Senti sfigatella,la troia valla a fare con qualcun'altro che non sia Jonathan.

Mi giro velocemente,vado verso Jonathan e lo bacio,era un bacio pieno di gelosia,un bacio che mi apparteneva,era mio,lui era mio e di nessun altro,interrompo il bacio e alzo il dito medio a Jennifer che sbatte un piede a terra come quando si va all'asilo.
Cammino,Jonathan è rimasto lì ancora confuso,una mano mi tira di nuovo verso lo sgabuzzino,ma oggi è la giornata del "tirate tutti Karen"?

In copertina c'è Leo!!!

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