Capitolo 33

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Edward mi tira dal busto e mi leva da dosso a quella. Non l'ho uccisa e purtroppo per me respira ancora,ha solo perso i sensi e appena anche Edward se ne accorge tira un sospiro di sollievo. Sono certa che quando gli racconteró tutta la storia si pentirá di non avermela fatta uccidere.
Forse è vero,non l'avrei mai uccisa, è comunque mia madre,ma almeno farla soffrire un po' di più. Edward appena gli ho raccontato tutta la storia,collega al sogno con mio fratello e ne rimane scandalizzato.
Vede ancora quella a terra priva di sensi e decide di chiamare la polizia. Non so dove la portano, l'hanno presa e fatto ad Edward una serie di domande per investigare credo. Poi Edward all'ultimo ha detto "non vogliamo sapere niente di lei,di dove va,di che fine fa, è un capitolo chiuso,fate di lei quello che vuole la giustizia e stop,verremo solo a testimoniare l'evento poi non ci interessa più niente di qual'è la sua fine" mi vengono un po' i brividi a sentire quelle parole , è pur sempre mia madre,non la lascerei morire da sola...

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Sono passati 3 mesi dall'arresto di mia madre,Edward spesso è fuori casa ma quando ci sta mi riempie di attenzioni e mi va bene così. Le chemio si sono susseguite ,dicono sempre che sta avendo grandi effetti ma è stato brutto svegliarsi ogni mattina e vedere sul cuscino una ventina di capelli. Adesso non c'ho più questo problema perché capelli non me ne rimangono piu...Pensavo davvero di dover affrontare questa cosa molto peggio psicologicamente ma sto abbastanza bene perché c'ho una parrucca esattamente uguale ai capelli di prima che non mi fa sentire in soggezione, Edward mi sta vicino sempre ed è davvero l'uomo della mia vita.
Non ce la faccio proprio a chiudere il capitolo con mia madre,la vado a trovare quasi tutti i giorni,quando Edward non c'è. All'inizio mi trattava male ,diceva di andarmene e che è colpa mia se lei è in carcere per tentato omicidio,poi il rapporto si è stretto ,quando non vado per un paio di giorni,lei preoccupata mi chiede perché non sono andata i giorni prima,invecchia ogni giorno di più, forse sarà lo stress,forse la preoccupazione,il dolore,il rimpianto,ma se la vedessi adesso per la prima volta dopo essersene andata di casa non la riconoscerei più... È per questo che ho deciso di venirla a trovare,mi ha uccisa,ma è sempre mia madre e non posso abbandonarla totalmente fino a non venirla a trovare più o addirittura a non riconoscerla. Edward non sa Delle mie visite qui in carcere e non so come reagirebbe. Lei comunque è stata la persona che m'ha fatto più stare male e non mi permetterebbe di avere un rapporto con lei,ed ha ragione,mi rendo conto anch'io di essere una stupida ma non riesco a farne a meno. Mi rincuora il fatto che lei qui mangia, si lava e può dormire sicura,senza magari qualche maniaco che vuole violentarla o uccidere come può succedere in strada.
Oggi le ho portato una fetta di torta che ho fatto,e Edward curioso m'ha chiesto per chi era,ho rischiato tanto ma gli ho semplicemente detto che era per farla provare a Monika e sembra averci creduto.
Dopo una mezz'ora esco dal carcere e vedo una macchina abbastanza familiare con nessuno all'interno,mi rendo conto che è di  Edward e che potrebbe essere  nel supermercato attaccato al carcere.
Potrebbe vedermi,quindi cerco di tornare indietro ma qualcuno mi tira il braccio. Incontro i suoi occhi chiari con i miei,si sono scuriti dalla rabbia ma è sempre bellissimo.

-Cosa ci fai qui?

Più che come una domanda l'ha detto come un comando... è in questi momenti che ho paura di come possa reagire Edward, perché non so da dove prenderlo per farmi perdonare e per spiegargli la situazione.
Ma lui potrebbe sbraitare fino alla fine dei suoi giorni,ma continuerò a venire a trovare mia madre, magari più raramente per andare incontro ad entrambi,ma verrò.

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