Capitolo 44

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Mi lasciai cullare dalla convinzione che colui che mi stava baciando fosse Edward,ma di lui non aveva proprio nulla e il mio corpo se ne accorse:nessuna farfalla svolazzó dentro di me. Nonostante ciò  sentivo una sensazione strana,non negativa ma...familiare,il bacio si fece più passionale e il fuoco cominciò ad ardere dentro di me.
Lui mi sfiló la maglietta non staccandosi dalle mie labbra,quello sarebbe stato solo sesso,nulla di più,niente emozioni,solo passione.
Ma no.
Non potevo farlo.
Io amavo Edward.
E fu proprio questo amore a farmi staccare da lui maledicendomi per ciò che avevo appena fatto e mi rimisi velocemente la maglietta.

- È... è stato solo un grande errore John,io amo EDWARD,nessuno potrà farmi destabilizzare questa idea costante dentro di me. Non si tratta di abitudine,dovresti conoscermi a me l'abitudine non sfiora mai,perché penso che il semplice fatto che io sia qui non significa che domani sia lo stesso. Io amo i per sempre,quelli detti e dimostrati ogni giorno. Vorrei che alcune cose non finissero mai ed Edward è tra queste,adesso mi dispiace,ma vado a riprendermelo.

Nemmeno il tempo di fare 10 passi che sento John piangere,ho un cuore anch'io,non avrei potuto lasciarlo lì. Sono sempre stata protettiva con chiunque volessi bene e io non potevo non volerlo bene dopo tutto quello che avevamo passato insieme.
Mi girai e gli andai incontro per calmarlo:

-Che ti succede adesso?

-Non so cosa lui ti abbia dato in più di me

- John non lo sai perché non hai vissuto la mia situazione,sono certa che ci sarà qualcuna che ti preferirá a tutti gli altri,sei bello John,sai quante ragazze attiri?

Lui velocemente mi interrompe:

- Tutte le altre ragazze non sono te

Non posso fare a meno di sorridere

- Ci tenevo a dirti che sono stata bene stasera con te,grazie,se vuoi possiamo rifare!

Ero sincera sul fatto che fossi stata bene con lui,ma il "se vuoi possiamo rifare" era sforzato per farlo sentire un po'meglio.

-Precisamente cosa di questa serata possiamo rifare?

Sapevo che si riferisse al momento del bacio

- Magari qualche parte la saltiamo,adesso io vado,non da Edward,ci ho ripensato ho una cosa da fare prima,a domani?

- Ti passo a prendere alle 8 e ceniamo insieme

-  Ti aspetto

Avevo cambiato idea,non volevo andare da Edward,ma da chi aveva causato tutto questo,quel bastardo me la pagherà cara, avviseró anche Monika,a pensarci è da un po' che non la sento,l'ho messa da parte da quando mi sono messa con Edward ed è sempre lei a chiamarmi chiedendomi come sto,sa ovviamente della malattia,e continua a ripetermi che per qualunque cosa lei c'è.
Non le ho piú chiesto un "come va la vita?" o le sue novità sentimentali, ma continua ad esserci,sa che ho molti problemi e non vuole causarne altri,comunque stasera la chiamerò e le spiegherò tutto,lei anche poi mi dovrà spiegare un bel po'di cose soprattutto riguardo il professore.
Il professore.
Il problema di tutto ciò è lui.
Perché lo ha fatto? Vado dritta verso casa sua,varie volte avevo accompagnato Monika e la strada la ricordavo bene.
Sono indecisa sulla soglia della porta,se bussare o andarmene immediatamente di lì,poi sento una musica strana provenire da dentro l'appartamento,non mi interessa cosa sta facendo,e busso tenendo schiacciato il pulsante del citofono per almeno 10 secondi.
Poi proprio lui mi apre e mi vengono le lacrime agli occhi.

Spazio autrice: lo so che il capitolo è un po'una merda oltre che corto  ma comunque si sono capite un bel po'di cose.
P.S.in settimana riaggiorno ❤

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