Capitolo 15

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Un mese dopo...
Ho una tosse tremenda,non so cosa mi prende,dovrei andare da un medico ma fa niente,è solo semplice tosse,con uno sciroppo passerà.Adesso devo andare a fare educazione fisica,poi vado da Edward dato che ha la febbre e non è venuto a scuola.

-Signorina a cosa sta pensando?

-A niente prof,ho una tosse tremenda e non potrò fare attività fisica purtroppo,vado via prima (tossisco) 

-Ok ma riguardati che mi sembra una tosse abbastanza grave

-Va bene prof,arrivederci.

Maledetti prof e che non si fanno mai i cazzi loro.
Invio un messaggio a Monika per avvisarla,sta ancora male per il professore di matematica e spero con tutta me stessa che passi questo periodo di merda per lei.
Intanto arrivo da Edward e lo vedo sul letto che dorme,sembra un bambino piccolo ha un po di occhiaie ma è bellissimo.Gli scatto una foto ma la sfiga mi accompagna e mi accorgo di aver dimenticato di togliere il flash!

-Che sei venuta a fare?-mi dice con la voce ancora mezza addormentata

-È questo il modo? Cioè io vengo a trovarti e mi tratti... (tossisco e tossisco più forte,che mi prende?)

-Amore che hai?Amore ti prego parla.

-Niente è solo un colpo di tosse,tranquillo è passato,rimettiti nel letto

-Ok ma vieni vicino a me tanto non ne ho quasi più febbre.

Mi metto vicino a lui e ci addormentiamo abbracciati.Giuro che lo amo troppo.

POV'S MONIKA
Devo andare da Karen,come si è sentita male?Mi sta prendendo in giro?La chiamo,non risponde.Dov'è?
Provo a chiamare Edward.Non risponde.Neanche lui. Ma come? Vado verso casa sua ma qualcuno mi blocca

-Dove vai?

-Senta prof oggi non è giornata se ne vada per favore

-Calma ragazzina.Volevo chiederti come stai,e scusarmi di tutta questa situazione,come fai a non capirlo che muoio dalla voglia di baciarti?-Mi sta accarezzando il collo,vuole baciarmi e non posso permetterglielo,non sono una marionetta,ci sono i miei sentimenti di mezzo e non voglio calpestarli ancora una volta.

-Lasciami stare-cerco di essere il più sgarbata possibile ma cazzo è difficile con lui,gli guardo le labbra per un secondo e in un attimo sono sopra le mie,non ho neanche il tempo di fermarle,non ce la faccio e non voglio.

-Adesso vado,è troppo tutto questo,ci vediamo domani...-non dovevo permetterglielo,non...io non ce la faccio più,devo cercare Karen il prima possibile per risolvere questa storia con lei.

Provo di nuovo a richiamarla ma niente.Vado a casa sua.
Busso ma nessuno mi apre,so dove nascondono il doppione della chiave ed apro senza pensarci due volte,se non ci sta me ne andrò.Entro non c'è nessuno ma sento dei rumori,come se qualcuno stesse spostando qualcosa al piano di sopra.Salgo il più silenziosamente possibile così non mi sente nessuno,vado in camera di Karen ma niente,i rumori non ci sono più.Controllo se sta nel bagno,provo in camera di sua madre anche se lei odia andare lì non so perché.
Merda!

-Mi fate schifo,e tu...ma non ti vergogni?Sei una troia,meriti il peggio,sei il peggio, merda!

Corro per le scale,mi viene da piangere, sento qualcuno che mi segue ma sono talmente ferita che sto correndo e non credo di aver mai corso così,mi chiudo la porta alle spalle e comincio a correre. Nessuno mi segue fortunatamente altrimenti non avrei risposto di me, devo scaricare un po di tensione e riflettere accuratamente su tutto.
Merda.

Ehii scusate per il ritardo del capitolo,è breve ma intenso!Sempre grazie,vi adoro

Era solo sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora