Pov's Karen
Sto cercando di preparare una bella cenetta per me ed Edward,non so perché,mi sento parecchio osservata e raramente il mio sesto senso si sbaglia. Passo oltre a questo mio pensiero e continuo a pelare le patate,poi a un certo punto non trovo più lo straccio per asciugarmi le mani e mi giro di botto vedendo una figura nascondersi velocemente dietro il muro. "È la mia testa che mi fa strani scherzi",penso,e cerco di dimenticare l'accaduto.
Non è facile.
Ho la paura che c'è qualcuno dentro casa.
E intendiamoci, Edward non mi avrebbe mai fatto questo tipo di scherzo. Sto ad un passo dal farmi coraggio e andare a vedere per la casa se c'è qualcuno e bussano alla porta.
Guardo dallo spioncino.
La polizia.
Cosa vuole?
Apro.-Buonasera,mi dica.
-Voi siete Karen Starter, giusto?
-Si,sono io
- Vostra madre è evacuata, torneremo appena ricevuto l'ordine a farle qualche domanda,tenetevi pronta
Non ho paura di mia madre libera,ma la domanda mi sorge spontanea,perché l'ha fatto?
Cerco di chiamare Edward,ma molto stranamente non risponde. Mi sta salendo l'ansia,si collega un po' tutto,prima questa strana presenza che sento dentro casa,come se stasera ci fossero un paio di occhi costanti a guardare tutto quello che faccio,poi mia madre evacuata, Edward non risponde.
Mentre ho questi pensieri, sento un piccolo rumore proveniente dalla mia stanza,riesco a sentirlo perché c'è il completo silenzio dentro casa. La porta è stata ribussata,come se i rumori strani e la porta si fossero messi d'accordo.
È di nuovo la polizia.
Non pensavo fossero venuti così presto.-La dobbiamo portare in questura,abbiamo delle domande da porle
Entro nella macchina e quando arriviamo un altro poliziotto mi fa le domande
- Quand'è l'ultima volta che ha visto sua madre?
-Molto tempo fa,con lei ci ho chiuso tutti i tipi di rapporti
-E lei prima le ha mai parlato di voler evacuare?
-Assolutamente no,anzi,voleva rimanerci, perché se lo meritava
-Dove può essere?
-Non so che dirvi,provate a vedere a casa di mio padre, oppure a casa mia,non c'è nessun problema
-Non si preoccupi casa sua già è stata controllata da cima a fondo e non c'è nessuno
Rimango un po'allibita ,mi da fastidio che abbiano potuto mettere le mani nella mia roba,anche se sono autorità e sono certa che sicuramente non sono andati a rubarmi le cose. Ma la cosa che mi da ancora più fastidio di tutte è che Edward di tutto questo non sa assolutamente niente e non mi degna nemmeno di una risposta al cellulare.
-L'ultima domanda poi la lasceremo andare,si tranquillizzi
-Si certo,mi dica
-Pensate che la libertà momentanea di vostra madre sia un pericolo molto grande,e riproverà ad uccidervi?
-Non ne ho idea,io andavo a trovarla appena entrata in carcere quasi tutti i giorni,e ogni volta mi diceva che sarebbe voluta tornare indietro nel tempo per aggiustare le cose,la vedevo molto pentita,non so se può essere un pericolo per gli altri,può darsi anche che vuole uccidermi ed è armata,ma io sul serio adesso non ho paura di lei perché sono convinta che sia pentita
-Ok,la ringraziamo signorina Starter,ci segua,la porteremo fino a casa
Passo davanti a decine di poliziotti,alcuni stressati appena venuti non so da dove,altri vicino al computer che digitano senza sosta,altri più rilassati al computer,altri al telefono,carte che arrivano,carte che si buttano. È tutto un caos e non vedo l'ora di tornare a casa.
Il viaggio per andare a casa è stato lungo e pesante,nemmeno una parola hanno detto in due di loro e correvano come matti. Appena entrata a casa mi sento libera,sto per andare ad accendere la luce,ma sento il rumore di come quando nei film polizieschi ricaricano la pistola per sparare al nemico,e mi sento qualcosa puntata alla testa.

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Era solo sesso
Teen FictionALCUNE E RARE SCENE DI SESSO INCLUSE, SE SEI CONTRO NON LEGGERE: Sono Karen Starter,bionda,occhi chiari,popolarità, ragazzi, alcol,sigarette. Non mi basta. Sto uno schifo. La mia vita è uno schifo. Se non avessi avuto lui c'ero riuscita a finirla,fi...