Capitolo 42

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Vado a casa e mi siedo sul letto a riflettere su tutto quello che è accaduto oggi.
Susan.
Mamma.
Edward.
Vorrei scrivergli che mi manca già.

"Prendiamoci una pausa" sono le parole che mi rimbombano nella testa. Me lo ricordo ancora quel giorno quando mi ha sorriso tra la gente e tutt'intorno si è spento per un po'.
Adesso gli sto scrivendo un messaggio anche se mi sono ripromessa di non farlo. Se non gli scrivo io lui non lo fa. E io voglio stare bene. Lui mi fa stare bene. Digito velocemente le prime parole che mi passano per la testa:
"La verità è che io ho bisogno di te anche se non te lo dico mai.
Cerco le tue mani quando sei con me, cerco l'amore e non te lo do a vedere.
Tu sorridi, io mi arrabbio.
Tu sei il sole, io la luna.
Tu sei tranquillo, io sono una bomba a orologeria.
Mi accarezzi piano i fianchi e io prendo la tua testa fra le mani e ti studio.
Guardo gli occhi, le labbra, le cicatrici perché voglio ricordarmi ogni dettaglio di te.
Mi dici che sono bellissima e io sorrido come una bambina.
Ti tocco le labbra mentre mi parli e tu mi mordi il dito.
Soffri il solletico, è la mia arma.
Mi baci il collo, quella è la tua invece.
Mi allontano e mi riprendi, ti allontani tu e io  ti lascio stare.
Ho un carattere strano, sono diversa dalle altre e te lo dico sempre per ricordarti che nonostante tutto io sono qua.
Io sono tua.
Non sono mai stata brava a dosare le emozioni, il cuore è fragile e non fa il passo più lungo della gamba.
Quando non ci sei mi manchi, sospiro e mi guardo le nostre foto.
Tu le odi, io le amo e te lo dico sempre, voglio dei ricordi di noi.
Te lo dico con un leggero tono malinconico perché io non ti voglio perdere.
Io non voglio immaginarmi senza di te, ora che siamo così tanto, che mi dai così tanto.
E io ti amo, anche se te lo dico poco, io ti amo e non posso stare senza di te.
Ho bisogno di te."
Invio.
Mi arriva un messaggio,ma non è lui.
Lo leggo:
"Piangevo così tanto quando te ne sei andata perché sapevo che sarebbe arrivato questo giorno. Il giorno in cui, se ripenso ai tuoi occhi, non me li ricordo più."
Jonathan.
Io: " perché sei tornato quando ho imparato di nuovo a sorridere? Non era meglio lottare per me quando eri tu la causa del mio sorriso? Non ci riuscirò a guardarti in faccia,fare finta di niente,no,non è da me,devo tornare al mio primo amore che purtroppo ho dimenticato,quello verso me stessa."

Spazio autrice:
Sono consapevole che il capitolo oltre ad essere corto fa schifo,la prossima volta farò meglio! 💕

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