Capitolo 24 "caro diario"

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FRASE
"Ma ogni tanto te lo chiedi io come ci son stata?Quanto il tuo ignorarmi mi abbia devastata?"

Caro diario,
Domani sarà Natale,sono forse anni che non ti scrivo,ma ti tenevo sempre conservato,sai non mi dimentico delle persone che mi hanno capita senza poter parlare.Mi hai ascoltato su queste pagine anche se a rileggerle mi sembrano cose abbastanza imbarazzanti e stupide.
Sono passati esattamente 3 giorni,3 giorni da quando la mia vita è cambiata,non in meglio.3 giorni di continuo litigare con Edward,vuole che mi faccia questa maledetta chemioterapia,non voglio,voglio godermi questi ultimi mesi,tanto morirò lo stesso,voglio vedermi queste ultime volte bella,con i capelli,truccata,spensierata,non passare i pomeriggi in ospedale per chemio e controlli,ma in discoteca,voglio vivere da ragazza normale "siamo ancora all'inizio, il tumore non è esteso,guarirai se ti curi" sono le parole che mi dice continuamente, ma la chemio non è una cura,è una sperimentazione,non ci credo che può guarirmi,e se dovessi arrivare a farmela,è solo per non far perdere l'ultima fiamma di speranza ad Edward,mio padre l'ha saputo,è straziato,non vuole perdere anche me.Ma almeno mio papà dovrebbe saperlo, la vita fa schifo e nessuno può cambiare il proprio destino.Siamo di passaggio qui,tutti,chi prima chi dopo,tutti dobbiamo morire.
Mi accendo una sigaretta,è completamente sbagliato,ma giuro se potessi sparirei in quella nuvola di fumo,risparmierei tutti i miei problemi e non farei soffrire persone che non c'entrano niente.Distruggo tutto ciò che tocco, e sto rischiando di distruggere anche Edward,e non posso permetterlo
      
                                     
Caro diario,
È Natale,e io e Edward non ci siamo neanche dati gli auguri,anzi c'ho appena litigato,è deluso da me,e gli ho detto che mi sarei fatta la chemio,ha detto che non mi lascerà per dei fottuti capelli,lui non mi lascerà andare,ne sono sicura, ma  mi lascerò andare io...

Caro diario,
È capodanno e tra due giorni mi dovrò fare la prima chemioterapia,io ed Edward non ci siamo dati gli auguri,adesso lui non c'è,io sono in pace con me stessa,sul bordo della finestra del bagno,con te in mano e una penna,è alto e il vento freddo mi smuove i capelli,le lacrime mi scendono e cadono giù,vedo da lontano una coppietta felice,come lo eravamo io ed Edward,proprio così,mi ricorda tanto noi,tutto ciò che eravamo.Sto portando nella mia campana di tristezza,indifferenza,menefreghismo,a lui,che non se lo merita,mio padre mi viene a trovare tutti i giorni,e mi sorride sempre,come quando ero bambina,i suoi sorrisi però non sono più gli stessi, non sono più veri,mi guarda come se provasse compassione,e io compassione non l'ho mai provata per nessuno in 17 anni e non voglio che qualcuno la provi per me.Vorrei che qualcuno entrasse dentro di me e riuscisse a mettermi a posto. È alto qui,giù c'è la strada,ma passano poche macchine,forse perché fa molto freddo,o perché staranno tutti mangiando abbondantemente per festeggiare.Sento aprire la porta d'ingresso.Devo muovermi prima che Edward  apra.O adesso o mai più, la mia vita finisce qui.Saranno le mie ultime parole.Devo smetterla di pensare agli altri e pensare prima a me,beh io voglio che finiscano tutte queste sofferenze.Edward,in questo momento stai bussando alla porta,cercando di entrare,sicuramente leggerai queste mie parole.Ti amo amore.

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